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LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITI

Come scrivere una convincente lettera di benvenuto per i nostri ospiti 

Nell’era del Covid-19 abbiamo la necessità di rimodulare la comunicazione con i nostri ospiti.

Prima dell’arrivo del virus, ciò che caratterizzava l’accoglienza era la richiesta di “vicinanza” da parte nei nostri clienti: sentirsi riconosciuti, accolti e trattati in modo esclusivo. Il Covid-19 ha annullato tutto questo. Ed ecco che dobbiamo “ritarare la macchina”.

Assicurare e offrire un’esperienza indimenticabile agli ospiti, è oggi uno degli obiettivi più importanti per ogni albergatore. Per poter raggiungere questo obiettivo, gli operatori dell’accoglienza devono conoscerne bisogni e desideri, così da personalizzare, proprio su questi, la loro esperienza.

Tra le tante cose da fare, una piccolissima risulta molto importante, e cioè scrivere una personale lettera di benvenuto per ogni ospite, che si sentirà preso in considerazione sin dal primo momento.

Oggi parleremo insieme di come e di cosa scrivere in questi messaggi di benvenuto per i nostri ospiti, cosa non può mancare nella nostra lettera di benvenuto?

LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITI 1

Messaggio personalizzato

Scrivere un messaggio personalizzato verso gli ospiti è la prima cosa da fare. Niente di meglio che aprire la lettera dando il benvenuto all’ospite per nome, ma non solo; sfruttando le registrazioni dati memorizzate all’interno dei nostri sistemi PMS o CRM potremmo, per esempio, riuscire a riconoscere un cliente nuovo da un cliente affezionato e dar loro due diversi livelli di saluto e importanza, per rafforzare l’idea di vicinanza ad ognuno di loro tramite il ricordo.

Un vecchio cliente che ritorna è una grande ricchezza per la struttura, ed è sinonimo che il lavoro svolto deve continuare in una direzione sempre più mirata alla fidelizzazione. Per fare ciò, nella lettera potrebbero essere inserite offerte speciali o benefit aggiuntivi per ringraziare l’ospite per il suo ritorno e la continua fiducia prestata nei nostri confronti.  

Il valore economico dell’offerta, a questo punto, non avrà importanza per l’ospite che sarà già soddisfatto e contento di aver scelto noi. 

Creare delle lettere personalizzate sembra un lavoro complesso, ma non lo è. Una volta impostati i parametri e le varie offerte non ci resta che mixare e comporre a nostra discrezione i pacchetti specifici per ogni ospite, tenendo conto di vari fattori tra cui: fattore anagrafico, culturale, ecc. per mirare dritti ai diversi bisogni.

Incoraggiare l’utilizzo dei Social Media 

I Social media sono oggi un ago fondamentale a favore dello sviluppo economico di ogni impresa, comprese quelle alberghiere. Non è possibile pensare ad una strategia di marketing e pubblicità senza considerare la potenza di queste piattaforme.

La nostra lettera è un ottimo veicolo per incoraggiare gli ospiti a seguire le nostre pagine social, ma anche e soprattutto, per indurre loro a  produrre contenuti (foto e video) contenenti i nostri tag diretti, così da far girare sul web le nostre pagine social a costo zero! 

Non è un lavoro semplice, richiede tempo e tanta creatività per realizzare concorsi oppure omaggi per incentivare la produzione di contenuti da parte degli utenti, ma il risultato nel lungo tempo sarà sicuramente molto soddisfacente!

Rendersi facilmente raggiungibile 

Molti viaggiatori del nuovo secolo sanno che, per fare qualsiasi richiesta possono chiamare la reception dalla loro stanza con un tasto, ma se in un momento di relax fuori dalla loro camera, dovessero aver bisogno di un servizio imminente, come potrebbero fare? 

La risposta oggi grazie ad Internet, è semplice. Basta fornire loro un numero di cellulare da poter contattare rapidamente via Messaggio o Whatsapp per ogni necessità, richiesta o bisogno.

Implementare la funzionalità di messaggistica diretta con i propri ospiti, è il miglior modo per coinvolgerli e renderli protagonisti di un servizio utile e soprattutto compreso nei servizi della struttura.

Come per i social media, inserire nella lettera la presenza di questo servizio, metterà i nostri ospiti nelle condizioni di sentirsi in buone mani e in un posto pronto a comunicare e a soddisfare ogni loro desiderio.

LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITICome impostare la nostra lettera

La lettera deve essere breve, coincisa ed esaustiva… dritta al punto senza giri di parole.

Ricordiamo che i nostri ospiti non sono in hotel per leggere le nostre dediche, ma per vivere un’emozione e che, la nostra lettera deve essere utile ad informarli in modo diretto e sincero su chi siamo e cosa offriamo loro.

Il formato è molto semplice ed include: una parte di saluti in apertura, una parte centrale contenente informazioni, pacchetti e messaggi più importanti, e una conclusione che rimanda alle nostre pagine social e indica tutti i numeri utili in caso di qualsiasi necessità.

Il Post Scriptum possiamo sfruttarlo per inserire offerte promozionali importanti, o messaggi che non possono essere trascurati. Solitamente la parte iniziale e finale di una lettera sono quelle maggiormente memorizzate, sfruttiamo questa cosa a nostro favore!

Come ben sappiamo, oggi gli ospiti sono molto più esigenti rispetto al passato e soprattutto, hanno aspettative molto alte rispetto all’esperienza che vivranno nel viaggio.

La chiave del successo è non lasciare indietro nessun particolare, per riuscire a fare bene e meglio dei nostri competitor di zona e non. 

L’idea di una lettera personalizzata è un piccolo ma importante fattore per fidelizzare gli ospiti; risulteremo attenti, empatici ed indimenticabili, offriremo quel valore aggiunto che i nostri clienti desiderano!

ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ NON PUÒ ESSERE SOTTOVALUTATO

ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ É IMPORTANTE?

Perché non deve mai essere sottovalutato ai fini di una comunicazione efficace?

La lista di perché, che interessano il discorso dell’ascolto attivo è lunghissima, e contiene per lo più domande utili ad analizzare noi stessi, il nostro modo di comunicare e valorizzare ciò che ci viene detto.

La scorsa settimana abbiamo affrontato insieme il discorso dell’empatia, ed insistito sulla sua efficacia ed importanza nelle comunicazione; oggi per proseguire il discorso toccheremo un altro punto indispensabile : l’ascolto attivo.

Nel mettere in atto qualsiasi tipo di comunicazione, non è importante solo la capacità di esprimersi nei confronti dei nostri interlocutori, ma anche il saper comprendere in modo efficace il loro pensiero e ciò che vogliono comunicarci.ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ NON PUO ESSERE SOTTOVALUTATO

Nella maggior parte delle situazioni, tendiamo a dare una grande rilevanza alla formulazione del nostro discorso/pensiero, e sbagliando, molta meno attenzione alla nostra capacità di recepire i messaggi che l’interlocutore ci invia.

Siamo abituati a sentire e non ad ascoltare, sottovalutiamo ciò che ci viene detto correndo il rischio di fraintendere i messaggi che ci vengono inoltrati, e questo costituisce la base di conflitti che possono diventare più o meno animati.

L’ascolto attivo contiene un insieme di azioni involontarie che, se ben controllate, possono aumentare il livello della comunicazione così da rendere sia noi, sia i nostri interlocutori più incentivati a parlare, discutere e scambiare informazioni.

Ascolto attivo significa anche riuscire a leggere messaggi non detti, quali per esempio, la mimica facciale, il tono di voce, la gestualità e le posizioni del corpo, e tutta la sfera del LNV ( Linguaggio non verbale);  riusciremo a leggere la nostra relazione a pieno.

Tra i tanti vantaggi dell’ascolto attivo

  • Con il tempo diventiamo abili nel guidare la comunicazione verso i nostri obiettivi/ interessi;
  • Innalziamo le nostre abilità di percezione del mondo che ci sta attorno;
  • Entriamo in contatto diretto con il  nostro interlocutore, con ciò che dice e ciò che prova, le sue intenzioni oltre a ciò che afferma;
  • Acquisiamo più consapevolezza e autorevolezza nei confronti del nostro interlocutore;
  • Acquistiamo informazioni più complete
  • Invogliamo il nostro interlocutore a parlare ed esprimersi in maniera più esaustiva.

Sviluppare l’ascolto attivo è importante per tutte quelle persone che, sia per lavoro sia per motivi più intimi e personali, devono intrattenere relazioni con il prossimo e quindi,  in poche parole è utile a tutti noi!

EMPATIA COME ABILITÀ DELL’INTELLIGENZA UMANA

L’EMPATIA É UNA RICCHEZZA PER LA MENTE DELL’UOMO

É TRA LE PRINCIPALI ABILITÀ DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA

L’Enciclopedia Treccani definisce empatia la capacità di porsi nella situazione di un’altra persona, e  di comprenderne immediatamente i processi psichici.

Una breve definizione è così potente da farci capire quanto, l’empatia, sia efficace nelle relazioni tra individui e nel nostro caso nei rapporti lavorativi, sia interni tra collaboratori sia esterni nel rapporto con clienti ed ospiti.EMPATIA COME ABILITÀ DELL'INTELLIGENZA UMANA

Spesso chiacchieriamo di formazione, consapevolezza e comunicazione con sé stessi e con gli altri, ed è importante a questo punto, ritagliare del tempo per parlare anche di  questa importante abilità emotiva che può essere allenata al miglioramento.

Tutti noi nasciamo con questa abilità, ma non sempre troviamo o viviamo situazioni che ci permettono di allenarla e svilupparla al massimo. Riuscire ad avere un’atteggiamento empatico, soprattutto nei confronti dei nostri clienti, è un’arma che non possiamo lasciare inutilizzata.

Nel comunicare un messaggio promozionale, piuttosto che nel vendere un prodotto o servizio, non c’è niente di più efficace che parlare al cuore e alle sensazioni di chi ascolta.

Questo motivo è alla base dei tanti cambiamenti nel mondo della comunicazione che ormai, non è più incentrata sul marchio o prodotto, ma sui valori etici e aziendali utili a colpire proprio con empatia il pubblico.

In senso pratico, l’empatia può far sentire a casa e al sicuro un cliente che è appena entrato nel nostro albergo, che si sentirà subito a suo agio, perfettamente compreso senza il bisogno di fare domande.

Questa sensazione potrebbe sopperire ad una possibile mancanza della struttura e lasciare il nostro ospite con un bellissimo ed insostituibile ricordo.

Giocare su questi tasti delicati non è semplice, ma se ben utilizzati rappresentano una caratteristica difficile da copiare, sulla quale i competitor non potranno mai fare una cosa uguale alla nostra, perché vengono comunicati valori altamente personali dell’azienda.

Nell’ambito lavorativo, come in quello più intimo, la prima impressione conta più di tutto il resto; investiamo nello sviluppo della nostra empatia per stare bene con noi stessi e far sentire bene gli altri, anche con un piccolo sorriso, che mai come in questo momento è di vitale importanza!

CONOSCENZA AZIENDALE: EVOLUZIONE E GESTIONE

L’EVOLUZIONE E LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA AZIENDALE

Innovazione continua e sviluppo di nuove capacità cognitive

La gestione della conoscenza aziendale, anche riconosciuta come Knowledge Management, è una metodologia organizzativa che nell’ultimo decennio è cresciuta molto rapidamente e pare non abbia voglia di fermarsi proprio ora.

L’obiettivo di questa evoluzione è quello di massimizzare il valore di un’organizzazione, sia questa un’azienda o un altro contesto lavorativo, attraverso lo sviluppo delle capacità e delle conoscenze dei soggetti che ne fanno parte.

Tante volte vi ho parlato di formazione del personale, ormai sapete che ci tengo tanto perché può essere utile sotto molti punti di vista, nel quale rientra anche questo tipo di innovazione aziendale. Rappresenta inoltre, un ottimo modo per riuscire ad adattarsi in modo elastico alle difficoltà dell’ambiente esterno.CONOSCENZA AZIENDALE: EVOLUZIONE E GESTIONE

L’evoluzione attraversata nel mondo economico e aziendale, che ha sostituito il sistema di valori basato sulla produzione, gli impianti e le macchine con un nuovo sistema valoriale improntato sulle capacità intellettuali e le competenze e ricchezze delle menti dei dipendenti, ha determinato la necessità di investire sempre più nel rispetto dei collaboratori aziendali, nonché su sé stessi come figure manageriali.

Nell’era di Internet, in cui siamo ormai parte viva, il valore aggiunto aziendale è sempre più espresso dalle capacità di ideare, innovare, invertire il senso di marcia in modo rapido e a favore del mercato, per riuscire a soddisfarlo prima che arrivi la concorrenza.

Questo aspetto di Internet viene spesso classificato in modo negativo, ma l’innovazione tecnologica porta con se molti lati positivi tra cui, il costringere le persone ad in investire continuamente sulla propria intelligenza.

Il talento di un imprenditore oggi, sta nello svecchiare i valori fino ad oggi perseguiti ed aprire la mente per poter rispondere alle esigenze del mercato che, sempre più saturo, ha bisogno di continui nuovi stimoli.

AUTO-SVILUPPO UMANO E PROFESSIONALE

AUTO-SVILUPPO DELLE PROPRIE CAPACITÀ

Cosa significa e come fare

Molti ritengono di conoscersi molto bene, di sfruttare tutte le proprie carte e di aver sviluppato al meglio le proprie capacità sia in ambito umano e personale sia in quello professionale, ma è davvero così? 

La risposta è: ASSOLUTAMENTE NO, e in questo breve articolo andremo ad approfondire il perché.

La maggior parte di noi tende ad utilizzare solo una piccola parte delle proprie capacità e potenzialità, pur sapendo di averne tante altre nascoste, mentre solo una piccolissima parte non è in grado di scavare a fondo e scoprire le competenze nascoste.

Coloro che sanno di avere capacità nascoste, non agiscono tutte allo stesso modo;

– Un piccolo numero di persone si attiva per esplorare,  visualizzare e dare una dimensione a  queste potenzialità, che possono essere punti forti o deboli.

– Un numero ancor più ristretto, una volta visualizzate le potenzialità, sarà in grado di intraprendere azioni concrete per sviluppare i punti forti a proprio vantaggio, e convertire i punti deboli.

– Tra questi, solo 1 persona su 10 si adopera alla realizzazione di un vero e proprio progetto, scritto e formalizzato, per raggiungere in modo concreto gli obiettivi di miglioramento personale e professionale.

L’auto-sviluppo, come suggerisce la parola stessa, deve partire da ognuno di noi, soprattutto per migliorare le proprie capacità e conoscenze.

Nella maggior parte dei casi l’apprendimento delle nostre abilità, dipende dall’ambiente esterno e non dalla nostra voglia di miglioramento. Per ambiente esterno possiamo far riferimento ai valori trasmessi dalla famiglia, alla mentalità con il quale ci relazioniamo nel privato, oppure alle conoscenze acquisite mediante l‘istruzione scolastica/universitaria.AUTO-SVILUPPO UMANO E PROFESSIONALE

É importante sottolineare che, le conoscenze e le abilità apprese nell’ambiente esterno, soprattutto nell’istruzione scolastica,  sono fondamentali ma devono essere continuamente allenate, altrimenti si rischia un regresso che ci porterebbe ad utilizzare solo abilità di base conseguite al titolo di scuola inferiore.

Per esempio, un laureato che non esercita le competenze acquisite, dopo qualche anno sarà in grado di sfruttare al 100% solo quelle apprese nel proprio diploma di maturità.

Dal punto di vista tecnico-professionale, ma anche personale, ci sono dei fattori che possono indurre ad un impoverimento delle proprie conoscenze , come:

– Assenza di criticità verso se stessi, considerandosi sempre giusti;

– Assenza di confronto con superiori o persone che rivestono il nostro stesso ruolo in ambiti diversi;

– Assenza di stabilità nel mondo del lavoro, causata dai continui cambiamenti scientifici e tecnologici, oltre che culturali.

Per tutti questi fattori, che rappresentano solo una piccola finestra sul mondo, è necessario che il miglioramento parta da un serio progetto di auto-sviluppo personale, un modo di identificare un modello ideale di noi stessi.

Un corretto auto-sviluppo prevede che ci sia una consapevolezza di se stessi, adeguata al ruolo che si esercita sia sul posto di lavoro che nell’intimità, una continua voglia di imparare e implementare le proprie conoscenze con letture focalizzate e sempre aggiornate, voglia di mettersi in discussione mediante confronti pianificati e più in generale, è prevista la voglia e la necessità di investire quanto più è possibile nella propria mente.

Le basi dell’auto-sviluppo sono essenzialmente due: progettare e migliorare se stessi, per vivere e lavorare meglio sfruttando tutte le nostre capacità.

Per fare questo è molto utile seguire dei corsi di formazione mirati e per ricordarci come funzionano le fasi dell’apprendimento, possiamo tornare indietro di qualche articolo, così il quadro sarà completo!