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CONTENT MARKETING HOTEL: COME RACCONTARSI

CONTENT MARKETING HOTEL: COME RACCONTARSI PER PROMUOVERE LA STRUTTURA

Negli ultimi anni i settori del turismo e dell’ospitalità, hanno iniziato a muoversi e ad approcciarsi al content marketing, che consiste nella creazione, produzione e condivisione di materiale informativo e di intrattenimento, con lo scopo di avvicinare gli utenti della rete al brand.

Creare contenuti sembra fin troppo facile, la situazione si complica quando ci dobbiamo sforzare ad avere idee vincenti, creative e di qualità, che non puntano a vendere qualcosa ma “solo” a raccontare.

Raccontarsi è l’arma per vincere in questo complesso mercato in cui viviamo, non tutti lo sanno ma un preciso piano di content marketing in hotel, potrebbe risollevare molto la reputazione e la fidelizzazione degli utenti.

Ma se ancora non sei convinto dell’efficacia del content marketing, ti lascio leggere 5 motivi per cui la condivisione dei contenuti per gli hotel rappresenta una grande opportunità di crescita.

1. Il content marketing per gestire consapevolezza ed esigenze dei pubblici

I consumatori diventano sempre più consapevoli, informati ed esigenti, soprattutto quando devono acquistare qualcosa o usufruire di un servizio.

Ecco quindi che, se prima bastava saper vendere, oggi è necessario sapersi raccontare ed entrare in contatto umano e diretto con ospiti o potenziali nuovi clienti, in modo autentico e creativo.

Il content marketing degli hotel dovrebbe essere frizzante, divertente ed emozionante così raggiungere con empatia gli utenti, i quali potranno sentirsi già parte di una community e pronti a vivere il tuo valore aggiunto.

La produzione di contenuti di qualità, indirizzerà gli ospiti sul tuo sito web e sui canali Social, invogliando la prenotazione.

Sfrutta bene i colori e le immagini per avvicinare maggiormente il pubblico, ricorda che oggi viviamo proprio di immagini!

2. Il content marketing per costruire fiducia

Raccontarsi attraverso il content marketing, ti permette di parlare apertamente con i pubblici, di consigliare e dare loro delle informazioni privilegiate che possono contribuire alla creazione della tua credibilità come brand, e di conseguenza a costruire un rapporto di fiducia.

Offrendo consigli sul territorio che ti circonda, organizzando tour guidati o raccontando di come arrivi a pensare ad un servizio da offrire, puoi aumentare la nuova clientela, avvicinare e fidelizzare gli ospiti e aumentare il coinvolgimento del marchio online.

Ricorda che il focus del content marketing è proprio quello di entrare in contatto e creare relazione con gli utenti, per poi convertire il tutto con l’acquisto finale da parte degli stessi.

3. Il content marketing come mezzo indispensabile al dialogo

Il content marketing ha saputo sostituire la pubblicità unilaterale tradizionale, con un dialogo a due vie vero e proprio.

Il dialogo e l’interazione sono alla base di una pubblicità 2.0 volta a coinvolgere gli utenti.

La condivisione di contenuti creativi e innovativi, diversi dalla massa, rappresentano un’arma vincente. É sempre bene puntare alla creazione di contenuti condivisibili volontariamente dal pubblico tanto da diventare virali.

4. Il content marketing per i tassi di conversione

Come già detto, uno dei focus del content marketing è quello di aumentare il tasso di conversione, cioè di conquistare così tanto gli utenti da convincerli ad acquistare da te, battendo la concorrenza.

Avere bene in mente l’obiettivo e il target idi riferimento, consente la creazione di contenuti specifici che hanno il potere di motivare l’acquisto degli utenti.

Le giuste strategie di marketing possono portare un aumento nel tasso di conversione, ma anche un aumento nella qualità del traffico verso il tuo sito.

PRENOTAZIONI DIRETTE AL SITO WEB DELL’HOTEL

COSA FARE PER AUMENTARE LE PRENOTAZIONI ED IL TRAFFICO AL SITO WEB DI UN ALBERGO

Quante volte ci capita di pensare a prima della nascita di piattaforme come Booking, a quando gli introiti e le prenotazioni  dirette in struttura erano tante e non bisognava inseguire continuamente la concorrenza? … Rispondo per te, tantissime volte !

Più del 40% dei viaggiatori infatti, utilizza le OTA e i loro servizi per prenotare una camera nel TUO albergo, perché non mettere in pratica qualche consiglio ed ottenere quelle prenotazioni direttamente sul TUO sito web?

Ho già parlato di questo argomento diverse volte, rientra tra i miei preferiti, ma soprattutto per la ripresa del turismo post Covid 19, voglio condividere altre 4 idee per aumentare le prenotazioni dirette in albergo, attraverso il digitale e con un basso investimento.

Ottimizza il sito web della struttura per i Device mobili

Siamo continuamente immersi nel digitale, attraverso gli smartphone oggi è persino possibile pagare la spesa, esistono app per ogni cosa, e tu ancora non hai un sito web ottimizzato che permettere agli utenti di navigare in maniera rapida ed intuitiva?

Ottimizza, ottimizza ed ottimizza… subito!

In poche mosse potrai capire se il tuo sito viaggia bene sui device mobili, basta fare una prova dal tuo smartphone o Tablet e provare ad effettuare test con false prenotazioni diretta in struttura, e assicurarti che il tutto avvenga in maniera lineare.

Spazi, caratteri e layout devono essere puliti e possibilmente senza grazie, per permettere una lettura più rapida e non fastidiosa per lo sguardo.

Se il sito è fermo da anni, ti consiglio di investire nella sua ripresa perché, oggi più che mai, è la comunicazione diretta più efficace che puoi adottare ed intrattenere con i tuoi pubblici.

Rendi interattive le planimetrie della struttura

Internet ci permette di viaggiare prima con gli occhi, e di pianificare con esattezza tutto ciò che faremo una volta in viaggio.

Ci si aspetta sempre un effetto “WOW“, un’emozione in più rispetto a ciò che tutti vogliamo preventivamente vedere prima di partire. Ecco perché potrebbe essere interessante ai fini di un maggior engagement, mettere a disposizione delle planimetrie interattive della struttura che, oltre che generare stupore negli utenti, permette loro di fare prenotazioni dirette e mirate alla stanza di cui hanno bisogno.

Con funzionalità 3D puoi offrire un servizio innovativo e funzionale, che ti permetterà di coinvolgere molto di più il pubblico.PRENOTAZIONI DIRETTE AL SITO WEB DELL'HOTEL

Consenti ai visitatori prenotazioni dirette con la realtà virtuale

Come al punto due, dobbiamo capire che la realtà virtuale, è la nuova frontiera del digitale, non puoi non cavalcarla!

Consente di posizionarti più in alto delle OTA, e l’investimento ritorna in fidelizzazione, entusiasmo e prenotazioni dirette e continue da parte degli utenti.

Inserire, oltre alle planimetrie, un tour guidato delle camere e degli spazi a disposizione per ospiti, coinvolge e convince. Una semplice bella foto può colpire, ma mai come sentirsi virtualmente in struttura.

Se la realtà virtuale è troppo avanzata o troppo costosa per il momento di ripresa post emergenza sanitaria tranquillo, puoi semplicemente iniziare con la condivisione sulla pagina web e sulle tue pagine social, di video dove in prima persona mostri i lati più invidiabili della struttura.
Parola d’ordine: Coinvolgere!

Raccogli i contenuti generati dall’utente e maneggiali con cura

Gli UGC sono materiale prezioso per te e il tuo business.

I contenuti generati dagli utenti, attraverso video, foto e post di apprezzamento, possono e devono essere ricondivisi e utilizzati come contenuti speciali per la strategia di marketing in hotel, forniscono la prova ufficiale e a mezzo social che qualcuno ha vissuto un’esperienza così piacevole da te, che ha sentito il bisogno di mostrarla al mondo digitale, ormai più sensibile di quello reale!
La prova social crea “paura” di non vivere quell’esperienza di tendenza, che nel nostro caso porta a prenotazioni dirette.

L’ottimizzazione della tua strategia di marketing alberghiero è un investimento utile per qualsiasi albergatore moderno che desidera aumentare le entrate e il dialogo con i pubblici esterni, fonte essenziale per captare e prevenire opportunità e minacce.
Prenditi il ​​tempo per gestire online il marchio del tuo hotel e investi per fidelizzare e avvicinare i clienti al tuo innovativo approccio, sicuramente meno freddo ed impersonale delle OTA.

Strumenti di marketing per alberghi e strutture ricettive

Strumenti di marketing per alberghi e strutture ricettive

La gestione di un albergo e più in generale di una qualsiasi struttura ricettiva, richiede tanti sforzi e soprattutto, attenzione e concentrazione su mille fattori differenti, e talvolta in competizione tra loro.

Capita quindi, di ritrovarsi in difficoltà nel percepire il ritorno effettivo di queste tante azioni, e il come massimizzare l’effetto per aumentare la percezione e il rafforzamento del brand.

Il marketing è composto da un ventaglio di strumenti per gli albergatori molto vasto, ma vediamo insieme i 4 di base che possiamo subito applicare alla nostra strategia.

1- Strumenti per la gestione delle attività

La regola di base per ricevere un ritorno reale e concreto negli investimenti fatti in comunicazione e marketing, è quella di pianificare attentamente ciò che andremo a dire, scrivere o generalmente a comunicare, ai nostri possibili clienti.

Riuscire a gestire il piano editoriale e le campagne di marketing quindi, è davvero importante, per tracciare risultati che possono aiutarci in futuro per migliorare la nostra programmazione.

Esistono una serie di strumenti di marketing alberghiero per aiutarci nella gestione delle attività, posso citarvi Trello e Asana, ma vi assicuro che sul web è possibile trovarne molte altre, che permettono di tracciare ogni mattoncino che aggiungiamo al nostro progetto, così da rendere più intelligente e rapido il nostro modo di commercializzare la struttura e di risparmiare tempo prezioso.Strumenti di marketing per alberghi e strutture ricettive

2- Strumenti per l’analisi e l’ascolto dei Social Media

Se siamo considerati un mondo continuamente ONLIFE, è perché tutti noi siamo continuamente connessi, pronti a dare feedback o recensioni su prodotti, servizi ed esperienze che viviamo quotidianamente.

Proprio perché siamo i primi a farlo, dobbiamo essere curiosi di sentire ciò che gli utenti del web dicono di noi e del nostro marchio sui Social Media, piattaforme sempre più complementari a qualsiasi tipo business.

Esistono dei Tools – strumenti- con i quali possiamo ascoltare tutte le conversazioni della rete, trovare le parole chiave, le citazioni o gli hashtag con cui ci menzionano sui Social.

Un Tag ricevuto su un social ormai frequentatissimo come Instagram, può metterci in contatto diretto con l’autore, con il quale potremmo confrontarci e che potremmo ringraziare per la buona recensione.

Le conversazioni e i tag sono talmente tanti online, che questi strumenti ci aiutano a rintracciarli e a capire quali contenuti sono più o meno apprezzati e, cosa non da meno, permette una comunicazione diretta volta alla creazione di una community per il brand.

Tra i tanti strumenti che è possibile trovare sul web, posso citare volentieri Buffer e Hootsuite.

3- Strumenti di controllo per il sito web

Avere un sito web e non conoscere gli strumenti giusti per capirne il rendimento, è come avere una macchina e non avere la patente per guidare!

Google fornisce molti strumenti gratuiti, tra questi Google Analytics, che ci mettono a disposizione tutte le analisi della quale un’azienda ha bisogno per capire quali sono i punti di contatto con gli utenti; ciò che i clienti della struttura vedono e incontrano di noi mentre navigano sul web.

Capire come e quando gli utenti incontrano il nostro sito web, ci permette di pianificare una strategia sempre più attenta e mirata, per colpirli ed ottimizzare il traffico.

Con Google Analytics possiamo verificare il traffico sul sito web, su ogni singola pagina, da quale pagina sono stati indirizzati sul sito, il tasso di lettura e da quale parte del mondo sono arrivati, oltre che altri indicatori molto importanti e specifici per il business.

4- Strumenti di sondaggio

Abbiamo già detto che tutti esprimono pareri ed opinioni sul web, perciò avere degli strumenti per sondare il “terreno”, se pur virtuale, è conveniente per ottenere feedback dei clienti in maniera rapida e onesta, e per condurre una sensata ricerca di mercato.

Con le giuste domande, potremmo andare ad indagare su ciò che i clienti apprezzano o meno di noi; così da ottenere la possibilità di rafforzare i punti positivi e di migliorare i punti negativi.

Muoversi sul web senza conoscere le persone alla quale ci proponiamo, è solo una grande perdita di tempo ed energie. Iniziare un percorso consapevole invece, porterà i suoi frutti, con pazienza e perseveranza.

EMAIL MARKETING: COSA MIGLIORARE

EMAIL MARKETING: COSA MIGLIORARE PER RENDERLO FUNZIONALE

Uno tra gli strumenti più utili allo sviluppo di una campagna marketing mirata ai target di riferimento per attirare e fidelizzare ospiti e clienti.

L’email marketing, rientra in quei semplici ma funzionali canali marketing utili a colpire il cliente nell’intero processo di acquisto;  prima nella fase di valutazione di opportunità, durante la scelta della tua struttura a discapito della concorrenza,  e soprattutto dopo, quando vissuta l’esperienza, dovrà essere fidelizzato.

Questo veicolo di comunicazione è un’arma a doppio taglio; da un lato risalta la sua economicità e semplicità di utilizzo, dall’altro invece la sua pericolosità o scarsa efficacia se non gestito con professionalità.EMAIL MARKETING: COSA MIGLIORARE

La saturazione delle cartelle di posta elettronica, portano spesso e-mail direttamente nella cartella spam, oscurandole automaticamente agli utenti.

La cosa più complessa quindi, è seguire accurate regole per non essere “spammati” e poter rendere questo canale realmente funzionale; ecco qui qualche semplice spunto sul quale poter lavorare subito!

1- Inserisci un titolo accattivante

Sembra banale ma non lo è affatto, il titolo è quasi sempre scelto senza ragionare più di qualche secondo.

Nel nostro scenario lavorativo, gli albergatori hanno poche chance per colpire, ottenere l’attenzione  e il contatto email dei clienti. Un buon titolo semplice ma esplicativo, può aiutare a capire di chi e cosa stiamo parlando ed aiuterà anche il web a non classificare insignificante la nostra comunicazione.

Nella maggior parte dei casi il titolo è anche l’oggetto che viene mostrato in anteprima, quindi la prima cosa che dobbiamo fare è studiare bene come articolare l’intestazione, cercando di inserire le parole chiave per attirare il clic.

2- Inserisci elementi visivi distintivi

L’occhio vuole sempre la sua parte quindi,  dopo aver ottenuto il clic per aprire l’email, è tempo di mettere in campo la nostra creatività ed aggiungere elementi visivi distintivi del nostro marchio, ma soprattutto innovativi ed utili a spezzare la monotonia di un testo piatto.

Anche in molti pacchetti di email marketing gratis, vi è la possibilità di aggiungere grafiche, immagini, banner e video interattivi che possono attirare l’attenzione dei lettori.

È molto importante fare dei test per valutare il formato migliore da inserire nel corpo del messaggio, per assicurarci la lettura sui diversi dispositivi mobili, e soprattutto inserire sempre contenuti coerenti e in linea con la comunicazione di testo.

3- Sii chiaro e diretto

Evitiamo giri di parole, frasi complicate e poco chiare. Gli utenti della rete hanno bisogno di cose semplici e veloci perché  leggono le loro email mentre corrono tra i loro mille impegni, perciò, bisogna essere specifici e diretti.

Utilizziamo colori diversi e caratteri subito leggibili e senza grazie, ma soprattutto, sfruttiamo la potenza dei collegamenti ipertesuali ed inseriamo link o pulsati collegati a quello che è il passaggio subito successivo che il destinatario può fare.

4- Diventa mobile- friendly

Come abbiamo detto poco prima, oggi le persone hanno poco tempo da destinare alla lettura di email lunghe e poco specifiche, che di conseguenza finiscono subito nel dimenticatoio.

Ormai tutto è visibile da dispositivi mobili piccoli, leggeri e sempre a portata di mano: gli smartphone.

Diventare mobile – friendly significa testare come l’email sia  perfettamente leggibile da cellulare, e soprattutto che sia leggibile da tutti i sistemi operativi da iOS, Android e Windows, ma anche la fruibilità su diverse app di posta elettronica come Mac Mail, Gmail, Outlook, e tutte le tantissime altre esistenti.

Ci sono tante altri piccoli accorgimenti da prendere in considerazione, ma in questo testo ho voluto esprimere i più basilari e che tutti noi possiamo subito mettere in pratica.

L’email marketing, come tutte le tecniche di marketing, ha bisogno di tempo per portare risultati tangibili della sua efficacia, perciò continuano a migliorare, apprendere nuovi importanti tasselli di questo innovativo puzzle, e aspettiamo.

Impieghiamo il nostro tempo con diversi tentativi per capire come comunicare al meglio con il nostro pubblico; possiamo fare test A/B per capire quale grafica, struttura o messaggio sia più adatta al nostro messaggio e al pubblico in ascolto.

POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA

MARKETING E POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA

Uno degli strumenti più importanti per attrarre verso la propria struttura gli utenti della rete, è il marketing sviluppato sui motori di ricerca. Google in primis e a seguire tutti gli altri, utilizzano particolari algoritmi che determinano il posizionamento di una pagina web sulla SERP.

I risultati che troviamo nella prima pagina di ricerca, e maggiormente quelli posizionati tra i primi cinque, ricevono quasi il 95% di tutto il traffico di ricerca. Essere tra questi è molto importante per garantire un traffico ed un click diretto alla pagina web.

Con alcune modifiche e pochi piccoli passi, che andremo ad analizzare insieme, è possibile migliorare il posizionamento della nostra pagina sui motori di ricerca e garantirci una maggiore visibilità. 

Il posizionamento può essere organico, determinato dalla selezione di keyword, o a pagamento tramite sponsorizzazioni ed annunci sui motori di ricerca, un buon mix può portarci al successo. Ecco i passi che possiamo fare per migliorare il posizionamento.

Aggiorna regolarmente le pagine social

Avere un profilo social è ormai indispensabile, tutti ne hanno almeno uno e lo utilizzano non solo per passare il tempo, ma anche per fare ricerche ed analizzare i pensieri e feedback della rete.

Per questo motivo capita che alcuni tra i migliori risultati di ricerca siano proprio indirizzi che riportano direttamente alle pagine social di un hotel; tra le piattaforme più utilizzate ed aggiornate compare Facebook.

Vista la loro importanza quindi, è indispensabile che le pagine social siano ben preparate, ricche di informazioni, collegamenti attivi al sito web della struttura ed immagini curate ed aggiornate.POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA

Per risultare attivi agli occhi non solo dei motori di ricerca ma anche agli occhi degli utenti della rete, è bene organizzare un piano editoriale regolare e ben pianificato. 

Tenere aggiornarti i profili social è un modo economico ma efficace per condividere, comunicare ed interagire con ospiti e potenziali nuovi ospiti della nostra struttura, rendendo disponibili voucher sconto e promozioni personalizzate e last minute.

Sfrutta i feedback e le recensioni dei clienti e della rete

Tra i fattori più importanti ai fini di un buon posizionamento sui motori di ricerca, ci sono i feedback della rete che, in maniera smart, vanno a sostituire il classico passaparola.

Le recensioni rilasciate dagli utenti sulla struttura, sul sito web diretto o su altre piattaforme come Booking o Tripadvisor per esempio, sono importanti ai fini di una costruzione reputazionale dell’azienda.

Inoltre, è possibile incentivare il passaparola per poi utilizzare le recensioni per far parlare di noi, infatti, le recensioni più positive vengono poi visualizzate nella prima pagina di una ricerca per parola chiave.

Prova sponsorizzazioni e annunci a pagamento per aumentare la consapevolezza aziendale

Il traffico organico è molto importante ed un modo ideale per generare prenotazioni dirette al sito web, tuttavia per organizzare un flusso di traffico organico ci possono volere anche diversi mesi. A questo proposito il posizionamento a pagamento può aiutarci nell’indirizzare gli utenti verso il sito web tramite annunci che vanno alla “ricerca” del nostro target di utenti.

Il modo migliore per sfruttare gli annunci pubblicitari è fare degli A/B test con budget limitato, per capire quale approccio può essere più efficace. Gli annunci a pagamento sono utilizzabili anche per far conoscere il nostro marchio e/o sensibilizzare gli utenti verso un’offerta speciale.

Capire e saper sfruttare gli annunci a pagamento, può essere un’ottima arma a nostro favore, per raggiungere e fidelizzare un buon numero di pacchetto utenti.

RIAPERTURA DELLE STRUTTURE POST EMERGENZA

Strategie di riapertura per coinvolgere gli ospiti online

L’emergenza COVID-19 ha costretto tutto il mondo a fermarsi, e con lui anche il settore del turismo e dell’ospitalità per oltre tre lunghi mesi.

L’allentarsi delle restrizioni in tutto il mondo però, potrebbe permettere di vedere quella famosa luce in fondo al tunnel, e di pianificare una strategia utile ad una riapertura smart e in sicurezza. 

Il distanziamento sociale ha già trasformato l’idea di ospitalità fino ad ora conosciuta; è indispensabile cercare innovazione per reinventare le esperienze offerte e l’interazione con gli ospiti.

Oggi più che mai, l’esperienza di un ospite inizia nel momento in cui atterra sul sito web della struttura, questo canale diretto deve essere potenziato prima della grande riapertura, per permettere all’utente di vivere dal primo momento un’emozione personalizzata. 

Un buon piano di riapertura prevede attenzione, analisi ed ottimizzazioni delle seguenti 5 aree di interesse. Conoscerle e saperle gestire può condizionare il tasso di prenotazioni dirette dopo la riapertura, ed il successo dopo la sconfitta causata dall’emergenza.RIAPERTURA DELLE STRUTTURE POST EMERGENZA 1

1. Concentrarsi sul mercato interno

La riapertura dei confini tra le regioni italiane è molto vicina, e tra alcune è già possibile spostarsi, questo significa che si deve lavorare sodo per ricordare e far conoscere le meraviglie del territorio italiano.

Spesso noi italiani siamo più propensi a viaggiare in terre lontane, dimenticando quanto  il nostro Paese sia ricco e pieno di cose da offrire. Bisogna concentrare gli sforzi sulla promozione della destinazione di riferimento della struttura, citando tutte le attrazioni che possono essere convenzionate o visitate nelle vicinanze.

La geolocalizzazione del target, permette di individuare gli utenti residenti nelle zone limitrofe alla struttura e iniziare proprio da questi a creare offerte e pacchetti personalizzati, per soddisfare il bisogno di cambiamento e ritorno ad una quasi normale forma di relax per il loro corpo e la loro mente.

2. Condividere le informazioni

La riapertura di questi tempi è importante sia per la struttura sia per i tanti ospiti fidati che ritrovano la speranza di un ritorno alla normalità, dopo quasi tre mesi di isolamento. 

Per questo motivo una riapertura efficace prevede che, la struttura, debba comunicare tutte le informazioni in modo specifico, chiaro e diretto per aggiornare gli ospiti e gli utenti che accedono al sito web (anche solo per curiosare); creare un senso di condivisione e interazione generando curiosità su quella che sarà la nuova disposizione, o semplicemente mostrare un countdown per i momenti antecedenti al momento in cui, finalmente, staff e ospiti potranno nuovamente incontrarsi, anche se da lontano!

Può sembrare cosa da poco ma se si lavora bene, generando e costruendo una buona reputazione, gli utenti stessi saranno pronti a soffrire e gioire per qualsiasi cosa riguardi un traguardo della loro azienda preferita.

Una  riapertura soddisfacente è sicuramente quella in sicurezza, che rispetta tutte le norme in fatto di pulizia e sanificazione degli spazi, oltre che il distanziamento. Tutto ciò che riguarda le misure preventive adottate dalla struttura, non possono non essere comunicate. Includere, per esempio, all’interno del piano di igiene pubblicato sul web, anche un vademecum che gli utenti possono consultare per avere ancora informazioni aggiuntive.

Condividere immagini, spazi, idee, recensioni e tutto ciò che potrebbe generare entusiRIAPERTURA DELLE STRUTTURE POST EMERGENZA 2asmo e voglia di prenotare una esperienza in struttura, e soprattutto curare l’aspetto della flessibilità, assicurare la possibilità di cancellazione o modifica delle prenotazione senza costi aggiuntivi.

Questo investimento, permetterà un aumento delle prenotazioni dirette in totale trasparenza.

3. Sfruttare i dati del mercato

Una strategia di riapertura efficiente deve basarsi su dati reali, non fittizi o fake news. Il web è pieno di informazioni più o meno reali, e per lavorare nel modo giusto è necessario svolgere una ricerca di dati credibili e pertinenti al settore dell’ospitalità, per evitare di organizzare piani di risanamento prima del tempo.

La situazione si aggiorna di giorno in giorno, spesso anche più volte al giorno e ciò rende impossibile organizzare il lavoro senza una base di informazioni affidabili.

Oltre che sul mercato e sui decreti di riapertura varati dal governo o dalle singole regioni, è molto importante cercare di capire quale sarà l’intenzione e la domanda degli utenti per muoversi durante questa prima stagione di emergenza. 

Con dispositivi specifici si possono effettuare delle ricerche di mercato che permettono di individuare cosa cerca o filtra il target di riferimento, così da pianificare strategicamente prezzi, promozioni ed incentivi.

Avere un sito web e non saper leggere i dati che riporta è molto negativo, perché si potrebbero perdere delle buone possibilità. Oggi i format utilizzati sono tanti e gli utenti possono trovare un sito web a partire dalla ricerca su Google, Tripadvisor, Instagram, Facebook e chissà da quale delle tante altre piattaforme di condivisione presenti.

Sapere da dove proviene il click ed il traffico, consente di progettare in maniera accurata le campagne di  promozione della struttura.

4. Essere creativi nella comunicazione

Le campagne di promozione in ambito turistico, sono spesso molto simili tra loro. Per battere la concorrenza bisogna investire in creatività, sviluppare idee lontane dalla normalità per offrire sempre valore aggiunto agli ospiti.

Gli utenti della rete si aspettano sempre qualcosa di nuovo e di etico oggi, e per questo motivo che bisogna trovare un modo per restituire alla rete delle informazioni e  dei valori importanti che possono andare anche lontano dalla struttura. Fare campagne sociali a sostegno di iniziative, dei medici o delle strutture sanitarie, è un buon esempio per mostrare amore e impegno alla comunità.

Sempre in ottica sociale, ma discreta, è bene indicare in maniera sobria ed elegante le iniziative riguardanti gli impegni sociali, per evitare di scadere nella rete commerciale.

La chiave di tutto è l’utilizzo dell’empatia, e dell’attenzione personalizzata verso ogni utente; mezzo potentissimo per captare i sentimenti ed i bisogni e soddisfarli in maniera mirata.

5. Coinvolgere e fidelizzare

Siamo ancora in battuta iniziale perciò, le prenotazioni potrebbero essere ancora relativamente basse; i visitatori della rete infatti, stanno ancora girovagando per esplorare e soddisfare il bisogno di colori, profumi del mondo, repressi fino ad oggi.

È il momento giusto per aumentare il bacino di utenti del database, per acquisire nuovi clienti e investire sulla fidelizzazione di vecchi clienti.

Richiedendo un indirizzo e-mail, in maniera non invasiva, è possibile fidelizzare gli utenti con promozioni dirette nella casella di posta, da poter utilizzare e perché no, condividere con amici.

La possibilità di fare delle dirette sulle diverse piattaforme, offre poi la possibilità di poter condividere valori, momenti della giornata e pensieri. Sfruttare questi canali permette alla struttura di legarsi alle persone e viceversa, e di  generare nuovi stimoli per eventi futuri.

PIANO DI ONBOARDING EFFICACE

Consigli utili per un efficace piano di Onboarding nel settore turistico e dell’ospitalità

Immagina questo scenario, James è il nuovo receptionist del tuo hotel, ed ha svolto un corso di formazione di appena 2 giorni. Si ritrova in tarda serata da solo in postazione quando, arrivano due famiglie, e per lui arriva il momento di svolgere per la prima volta un check-in da solo, facendo affidamento unicamente a ciò che gli è stato insegnato nella breve formazione.

Tutto procede secondo la scaletta, fino a quando si rende conto che l’hotel è al completo, che non sa come gestire questa situazione del tutto nuova, e che lo dovrà fare da solo perché nessuno dei suoi superiori è in sede.

Conoscendo il potere della prima impressione, James è preoccupato che le due famiglie possano pubblicare sul web un feedback negativo sull’intera struttura, in quel caso avere una seconda possibilità sarebbe difficile. La causa di tutto questo però, non sarebbe del ragazzo alle prime armi, ma di un programma di onboarding inefficace.PIANO DI ONBOARDING EFFICACE

Come ben sappiamo il settore del Turismo e dell’ospitalità si basano sull’interazione tra gli ospiti e il personale, che ha quindi, una grande responsabilità di rappresentanza della struttura come fosse lui stesso il brand.

Il primo sguardo, che arriva agli ospiti dalla reception, è decisivo per trasmettere l’impronta della struttura, ed è per questa ragione che gli addetti a questa postazione, devono essere formati alla perfezione per saper gestire il contatto con gli ospiti.

Negli ultimi anni il tasso di ricambio del personale è aumentato, e non di poco. Questo incremento sottolinea come è indispensabile per una struttura organizzare un efficiente programma di onboarding, in modo che i nuovi membri dello staff siano pronti il prima possibile.

L’aumento increscioso del tasso di ricambio di personale, può essere causato da tanti fattori, tra cui i 5 punti che seguono:

  • Lavoro poco qualificato e poco remunerativo;
  • Vita lavorativa squilibrata;
  • Lavori stagionali;
  • Mancanza di formazione, impegno e interesse nello sviluppo della carriera del proprio personale;
  • Mancanza di attenzione e rispetto per il valore del lavoro.

Riuscire ad organizzare un piano di onboarding efficace, si traduce in abbattimento dei costi e dei tempi per l’ azienda, oltre che in valore aggiunto per chi entrerà in contatto con la stessa.

Il processo di onboarding deve iniziare nel momento esatto in cui un manager, o chi per lui, sceglie chi entrerà a far parte del suo team, e quando possibile, anche prima dell’inizio ufficiale del lavoro, così da poterlo formare in maniera più completa.

Come dovrebbe essere un piano Onboarding efficace?

ONBOARDING EFFICACE PER IL NUOVO ASSUNTO

  • Orientamento: inviare al nuovo dipendente una lettera di benvenuto con annessi consigli su programma aziendale, orari, codice di abbigliamento e tutte le informazioni utili
  • Organigramma: inviare al nuovo dipendente l’organigramma aziendale, ciò lo aiuterà a famigliarizzare con gli altri membri dello staff, con i loro volti, nomi e ruoli.
  • Presentazione: Introduci il nuovo membro dello staff presentandolo al gruppo, permettigli di presentarsi e parlare di se, in modo che i nuovi colleghi possano avere un primo assaggio della sua personalità prima di iniziare. Talvolta è bene far scrivere ai neoassunti una lettera di presentazione. 
  • Condivisione del piano lavorativo: inviare una descrizione dettagliata del lavoro da svolgere e delle responsabilità, con obiettivi annessi. Realizzare un piano smart, chiaro, intelligente, misurabile e con obiettivi realistici e raggiungibili basati sul tempo.  
  • Conoscenza degli ospiti: assicurarsi che il nuovo assunto conosca provenienza, richieste, bisogni e altre informazioni utili degli ospiti della tua struttura, così che possa fin dal primo giorno assicurare loro, la miglior esperienza possibile.
  • Branding: Comunicare con il nuovo membro del team  con il tono e la personalità del marchio fin dal principio, specificando quali sono le frasi o i gesti specifici da utilizzare per fa si che gli ospiti percepiscano la struttura..
  • Disponibilità: dimostrarsi sempre aperto e disponibile ad essere contattato per dubbi o bisogni dei dipendenti, sia nuovi che vecchi.

Dopo aver seguito questa breve lista, è bene dare priorità alla comunicazione interpersonale tra i colleghi, permettendo loro di conoscersi e di stringere un primo rapporto.

COME DOVREBBE SVOLGERSI IL PRIMO GIORNO DI LAVORO? 

Il primo giorno è sempre il più difficile ed impegnativo, ci sono tante cose nuove da fare e molti dettagli che, ancora non meccanici, sono tutti da controllare e considerare per rendere ottimale l’interazione con gli ospiti.

Sbagliare qualche piccolo ma fondamentale dettaglio, potrebbe pregiudicare la percezione dell’ospite nei nostri confronti.

Dopo le presentazioni inter-staff, i responsabili della struttura dovrebbero : 

  • Assegnare al nuovo assunto un mentore o un tutor, al quale sarà libero di fare domande e con il quale instaurerà un primo rapporto di fiducia e rispetto.
  • Mostrare l’intera struttura e tutte le pratiche di sicurezza
  • Mostrarsi generosi, preparare per il nuovo assunto un piccolo gadget che lo faccia sentire il benvenuto a bordo
  • Mostrarsi entusiasta per il tuo nuovo acquisto, ciò è fondamentale per rompere il ghiaccio
  • Si può considerare l’idea di offrire un pranzo o una merenda al nuovo assunto nel ristorante della struttura, così da approfondire la conoscenza dal punto di vista personale e caratteriale e, nello stesso momento, sperimentare l’esperienze del cliente.

Al termine della prima giornata lavorativa, è indispensabile che il nuovo dipendente abbia un incontro individuale con un superiore, in modo da potersi liberamente esprimere sulla giornata, ed eventualmente risolvere dubbi o problemi riguardo alla giornata.

QUALI SONO I PASSI SUCCESSIVI PER UN CORRETTO ONBOARDING? 

La prima settimana deve essere orientata alla cura del nuovo assunto, assicurandosi che si senta a suo agio e coinvolto sia dai colleghi che dall’atmosfera aziendale.

É importante comprendere eventuali errori ed allenarsi sempre ad una critica costruttiva, e mai distruttiva in modo che passi il messaggio che: migliorare è sempre possibile, come lo è passare gradualmente a compiti sempre più impegnativi.

Come responsabile è necessario preoccuparsi sempre nel primo periodo, di coinvolgere il personale in incontri individuale durante i quali, oltre che il chiarimento dei dubbi, riguardo alla grande mole di informazioni acquisite, potrebbero emergere spunti ed idee per l’azienda.

Un buon responsabile deve sviluppare sempre un’ ascolto attivo nei confronti dello staff, così potrà costruire valore aggiunto per la struttura.

Nella seconda settimana, è tempo di dare modo al neo assunto di passare all’azione, di esibirsi davanti allo staff per mettere in pratica le nozioni apprese, così da verificare lo stato di avanzamento e motivazione.

Organizzare un buon piano di onboarding è importante perché, assicurerà che i dipendenti si formino in corrispondenza del marchio e del tono della struttura, consentirà una formazione efficace ed efficiente che si tradurrà in un eccellente servizio clienti.

LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITI

Come scrivere una convincente lettera di benvenuto per i nostri ospiti 

Nell’era del Covid-19 abbiamo la necessità di rimodulare la comunicazione con i nostri ospiti.

Prima dell’arrivo del virus, ciò che caratterizzava l’accoglienza era la richiesta di “vicinanza” da parte nei nostri clienti: sentirsi riconosciuti, accolti e trattati in modo esclusivo. Il Covid-19 ha annullato tutto questo. Ed ecco che dobbiamo “ritarare la macchina”.

Assicurare e offrire un’esperienza indimenticabile agli ospiti, è oggi uno degli obiettivi più importanti per ogni albergatore. Per poter raggiungere questo obiettivo, gli operatori dell’accoglienza devono conoscerne bisogni e desideri, così da personalizzare, proprio su questi, la loro esperienza.

Tra le tante cose da fare, una piccolissima risulta molto importante, e cioè scrivere una personale lettera di benvenuto per ogni ospite, che si sentirà preso in considerazione sin dal primo momento.

Oggi parleremo insieme di come e di cosa scrivere in questi messaggi di benvenuto per i nostri ospiti, cosa non può mancare nella nostra lettera di benvenuto?

LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITI 1

Messaggio personalizzato

Scrivere un messaggio personalizzato verso gli ospiti è la prima cosa da fare. Niente di meglio che aprire la lettera dando il benvenuto all’ospite per nome, ma non solo; sfruttando le registrazioni dati memorizzate all’interno dei nostri sistemi PMS o CRM potremmo, per esempio, riuscire a riconoscere un cliente nuovo da un cliente affezionato e dar loro due diversi livelli di saluto e importanza, per rafforzare l’idea di vicinanza ad ognuno di loro tramite il ricordo.

Un vecchio cliente che ritorna è una grande ricchezza per la struttura, ed è sinonimo che il lavoro svolto deve continuare in una direzione sempre più mirata alla fidelizzazione. Per fare ciò, nella lettera potrebbero essere inserite offerte speciali o benefit aggiuntivi per ringraziare l’ospite per il suo ritorno e la continua fiducia prestata nei nostri confronti.  

Il valore economico dell’offerta, a questo punto, non avrà importanza per l’ospite che sarà già soddisfatto e contento di aver scelto noi. 

Creare delle lettere personalizzate sembra un lavoro complesso, ma non lo è. Una volta impostati i parametri e le varie offerte non ci resta che mixare e comporre a nostra discrezione i pacchetti specifici per ogni ospite, tenendo conto di vari fattori tra cui: fattore anagrafico, culturale, ecc. per mirare dritti ai diversi bisogni.

Incoraggiare l’utilizzo dei Social Media 

I Social media sono oggi un ago fondamentale a favore dello sviluppo economico di ogni impresa, comprese quelle alberghiere. Non è possibile pensare ad una strategia di marketing e pubblicità senza considerare la potenza di queste piattaforme.

La nostra lettera è un ottimo veicolo per incoraggiare gli ospiti a seguire le nostre pagine social, ma anche e soprattutto, per indurre loro a  produrre contenuti (foto e video) contenenti i nostri tag diretti, così da far girare sul web le nostre pagine social a costo zero! 

Non è un lavoro semplice, richiede tempo e tanta creatività per realizzare concorsi oppure omaggi per incentivare la produzione di contenuti da parte degli utenti, ma il risultato nel lungo tempo sarà sicuramente molto soddisfacente!

Rendersi facilmente raggiungibile 

Molti viaggiatori del nuovo secolo sanno che, per fare qualsiasi richiesta possono chiamare la reception dalla loro stanza con un tasto, ma se in un momento di relax fuori dalla loro camera, dovessero aver bisogno di un servizio imminente, come potrebbero fare? 

La risposta oggi grazie ad Internet, è semplice. Basta fornire loro un numero di cellulare da poter contattare rapidamente via Messaggio o Whatsapp per ogni necessità, richiesta o bisogno.

Implementare la funzionalità di messaggistica diretta con i propri ospiti, è il miglior modo per coinvolgerli e renderli protagonisti di un servizio utile e soprattutto compreso nei servizi della struttura.

Come per i social media, inserire nella lettera la presenza di questo servizio, metterà i nostri ospiti nelle condizioni di sentirsi in buone mani e in un posto pronto a comunicare e a soddisfare ogni loro desiderio.

LETTERA DI BENVENUTO PER GLI OSPITICome impostare la nostra lettera

La lettera deve essere breve, coincisa ed esaustiva… dritta al punto senza giri di parole.

Ricordiamo che i nostri ospiti non sono in hotel per leggere le nostre dediche, ma per vivere un’emozione e che, la nostra lettera deve essere utile ad informarli in modo diretto e sincero su chi siamo e cosa offriamo loro.

Il formato è molto semplice ed include: una parte di saluti in apertura, una parte centrale contenente informazioni, pacchetti e messaggi più importanti, e una conclusione che rimanda alle nostre pagine social e indica tutti i numeri utili in caso di qualsiasi necessità.

Il Post Scriptum possiamo sfruttarlo per inserire offerte promozionali importanti, o messaggi che non possono essere trascurati. Solitamente la parte iniziale e finale di una lettera sono quelle maggiormente memorizzate, sfruttiamo questa cosa a nostro favore!

Come ben sappiamo, oggi gli ospiti sono molto più esigenti rispetto al passato e soprattutto, hanno aspettative molto alte rispetto all’esperienza che vivranno nel viaggio.

La chiave del successo è non lasciare indietro nessun particolare, per riuscire a fare bene e meglio dei nostri competitor di zona e non. 

L’idea di una lettera personalizzata è un piccolo ma importante fattore per fidelizzare gli ospiti; risulteremo attenti, empatici ed indimenticabili, offriremo quel valore aggiunto che i nostri clienti desiderano!

ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ NON PUÒ ESSERE SOTTOVALUTATO

ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ É IMPORTANTE?

Perché non deve mai essere sottovalutato ai fini di una comunicazione efficace?

La lista di perché, che interessano il discorso dell’ascolto attivo è lunghissima, e contiene per lo più domande utili ad analizzare noi stessi, il nostro modo di comunicare e valorizzare ciò che ci viene detto.

La scorsa settimana abbiamo affrontato insieme il discorso dell’empatia, ed insistito sulla sua efficacia ed importanza nelle comunicazione; oggi per proseguire il discorso toccheremo un altro punto indispensabile : l’ascolto attivo.

Nel mettere in atto qualsiasi tipo di comunicazione, non è importante solo la capacità di esprimersi nei confronti dei nostri interlocutori, ma anche il saper comprendere in modo efficace il loro pensiero e ciò che vogliono comunicarci.ASCOLTO ATTIVO, PERCHÉ NON PUO ESSERE SOTTOVALUTATO

Nella maggior parte delle situazioni, tendiamo a dare una grande rilevanza alla formulazione del nostro discorso/pensiero, e sbagliando, molta meno attenzione alla nostra capacità di recepire i messaggi che l’interlocutore ci invia.

Siamo abituati a sentire e non ad ascoltare, sottovalutiamo ciò che ci viene detto correndo il rischio di fraintendere i messaggi che ci vengono inoltrati, e questo costituisce la base di conflitti che possono diventare più o meno animati.

L’ascolto attivo contiene un insieme di azioni involontarie che, se ben controllate, possono aumentare il livello della comunicazione così da rendere sia noi, sia i nostri interlocutori più incentivati a parlare, discutere e scambiare informazioni.

Ascolto attivo significa anche riuscire a leggere messaggi non detti, quali per esempio, la mimica facciale, il tono di voce, la gestualità e le posizioni del corpo, e tutta la sfera del LNV ( Linguaggio non verbale);  riusciremo a leggere la nostra relazione a pieno.

Tra i tanti vantaggi dell’ascolto attivo

  • Con il tempo diventiamo abili nel guidare la comunicazione verso i nostri obiettivi/ interessi;
  • Innalziamo le nostre abilità di percezione del mondo che ci sta attorno;
  • Entriamo in contatto diretto con il  nostro interlocutore, con ciò che dice e ciò che prova, le sue intenzioni oltre a ciò che afferma;
  • Acquisiamo più consapevolezza e autorevolezza nei confronti del nostro interlocutore;
  • Acquistiamo informazioni più complete
  • Invogliamo il nostro interlocutore a parlare ed esprimersi in maniera più esaustiva.

Sviluppare l’ascolto attivo è importante per tutte quelle persone che, sia per lavoro sia per motivi più intimi e personali, devono intrattenere relazioni con il prossimo e quindi,  in poche parole è utile a tutti noi!

EMPATIA COME ABILITÀ DELL’INTELLIGENZA UMANA

L’EMPATIA É UNA RICCHEZZA PER LA MENTE DELL’UOMO

É TRA LE PRINCIPALI ABILITÀ DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA

L’Enciclopedia Treccani definisce empatia la capacità di porsi nella situazione di un’altra persona, e  di comprenderne immediatamente i processi psichici.

Una breve definizione è così potente da farci capire quanto, l’empatia, sia efficace nelle relazioni tra individui e nel nostro caso nei rapporti lavorativi, sia interni tra collaboratori sia esterni nel rapporto con clienti ed ospiti.EMPATIA COME ABILITÀ DELL'INTELLIGENZA UMANA

Spesso chiacchieriamo di formazione, consapevolezza e comunicazione con sé stessi e con gli altri, ed è importante a questo punto, ritagliare del tempo per parlare anche di  questa importante abilità emotiva che può essere allenata al miglioramento.

Tutti noi nasciamo con questa abilità, ma non sempre troviamo o viviamo situazioni che ci permettono di allenarla e svilupparla al massimo. Riuscire ad avere un’atteggiamento empatico, soprattutto nei confronti dei nostri clienti, è un’arma che non possiamo lasciare inutilizzata.

Nel comunicare un messaggio promozionale, piuttosto che nel vendere un prodotto o servizio, non c’è niente di più efficace che parlare al cuore e alle sensazioni di chi ascolta.

Questo motivo è alla base dei tanti cambiamenti nel mondo della comunicazione che ormai, non è più incentrata sul marchio o prodotto, ma sui valori etici e aziendali utili a colpire proprio con empatia il pubblico.

In senso pratico, l’empatia può far sentire a casa e al sicuro un cliente che è appena entrato nel nostro albergo, che si sentirà subito a suo agio, perfettamente compreso senza il bisogno di fare domande.

Questa sensazione potrebbe sopperire ad una possibile mancanza della struttura e lasciare il nostro ospite con un bellissimo ed insostituibile ricordo.

Giocare su questi tasti delicati non è semplice, ma se ben utilizzati rappresentano una caratteristica difficile da copiare, sulla quale i competitor non potranno mai fare una cosa uguale alla nostra, perché vengono comunicati valori altamente personali dell’azienda.

Nell’ambito lavorativo, come in quello più intimo, la prima impressione conta più di tutto il resto; investiamo nello sviluppo della nostra empatia per stare bene con noi stessi e far sentire bene gli altri, anche con un piccolo sorriso, che mai come in questo momento è di vitale importanza!

CONOSCENZA AZIENDALE: EVOLUZIONE E GESTIONE

L’EVOLUZIONE E LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA AZIENDALE

Innovazione continua e sviluppo di nuove capacità cognitive

La gestione della conoscenza aziendale, anche riconosciuta come Knowledge Management, è una metodologia organizzativa che nell’ultimo decennio è cresciuta molto rapidamente e pare non abbia voglia di fermarsi proprio ora.

L’obiettivo di questa evoluzione è quello di massimizzare il valore di un’organizzazione, sia questa un’azienda o un altro contesto lavorativo, attraverso lo sviluppo delle capacità e delle conoscenze dei soggetti che ne fanno parte.

Tante volte vi ho parlato di formazione del personale, ormai sapete che ci tengo tanto perché può essere utile sotto molti punti di vista, nel quale rientra anche questo tipo di innovazione aziendale. Rappresenta inoltre, un ottimo modo per riuscire ad adattarsi in modo elastico alle difficoltà dell’ambiente esterno.CONOSCENZA AZIENDALE: EVOLUZIONE E GESTIONE

L’evoluzione attraversata nel mondo economico e aziendale, che ha sostituito il sistema di valori basato sulla produzione, gli impianti e le macchine con un nuovo sistema valoriale improntato sulle capacità intellettuali e le competenze e ricchezze delle menti dei dipendenti, ha determinato la necessità di investire sempre più nel rispetto dei collaboratori aziendali, nonché su sé stessi come figure manageriali.

Nell’era di Internet, in cui siamo ormai parte viva, il valore aggiunto aziendale è sempre più espresso dalle capacità di ideare, innovare, invertire il senso di marcia in modo rapido e a favore del mercato, per riuscire a soddisfarlo prima che arrivi la concorrenza.

Questo aspetto di Internet viene spesso classificato in modo negativo, ma l’innovazione tecnologica porta con se molti lati positivi tra cui, il costringere le persone ad in investire continuamente sulla propria intelligenza.

Il talento di un imprenditore oggi, sta nello svecchiare i valori fino ad oggi perseguiti ed aprire la mente per poter rispondere alle esigenze del mercato che, sempre più saturo, ha bisogno di continui nuovi stimoli.

AUTO-SVILUPPO UMANO E PROFESSIONALE

AUTO-SVILUPPO DELLE PROPRIE CAPACITÀ

Cosa significa e come fare

Molti ritengono di conoscersi molto bene, di sfruttare tutte le proprie carte e di aver sviluppato al meglio le proprie capacità sia in ambito umano e personale sia in quello professionale, ma è davvero così? 

La risposta è: ASSOLUTAMENTE NO, e in questo breve articolo andremo ad approfondire il perché.

La maggior parte di noi tende ad utilizzare solo una piccola parte delle proprie capacità e potenzialità, pur sapendo di averne tante altre nascoste, mentre solo una piccolissima parte non è in grado di scavare a fondo e scoprire le competenze nascoste.

Coloro che sanno di avere capacità nascoste, non agiscono tutte allo stesso modo;

– Un piccolo numero di persone si attiva per esplorare,  visualizzare e dare una dimensione a  queste potenzialità, che possono essere punti forti o deboli.

– Un numero ancor più ristretto, una volta visualizzate le potenzialità, sarà in grado di intraprendere azioni concrete per sviluppare i punti forti a proprio vantaggio, e convertire i punti deboli.

– Tra questi, solo 1 persona su 10 si adopera alla realizzazione di un vero e proprio progetto, scritto e formalizzato, per raggiungere in modo concreto gli obiettivi di miglioramento personale e professionale.

L’auto-sviluppo, come suggerisce la parola stessa, deve partire da ognuno di noi, soprattutto per migliorare le proprie capacità e conoscenze.

Nella maggior parte dei casi l’apprendimento delle nostre abilità, dipende dall’ambiente esterno e non dalla nostra voglia di miglioramento. Per ambiente esterno possiamo far riferimento ai valori trasmessi dalla famiglia, alla mentalità con il quale ci relazioniamo nel privato, oppure alle conoscenze acquisite mediante l‘istruzione scolastica/universitaria.AUTO-SVILUPPO UMANO E PROFESSIONALE

É importante sottolineare che, le conoscenze e le abilità apprese nell’ambiente esterno, soprattutto nell’istruzione scolastica,  sono fondamentali ma devono essere continuamente allenate, altrimenti si rischia un regresso che ci porterebbe ad utilizzare solo abilità di base conseguite al titolo di scuola inferiore.

Per esempio, un laureato che non esercita le competenze acquisite, dopo qualche anno sarà in grado di sfruttare al 100% solo quelle apprese nel proprio diploma di maturità.

Dal punto di vista tecnico-professionale, ma anche personale, ci sono dei fattori che possono indurre ad un impoverimento delle proprie conoscenze , come:

– Assenza di criticità verso se stessi, considerandosi sempre giusti;

– Assenza di confronto con superiori o persone che rivestono il nostro stesso ruolo in ambiti diversi;

– Assenza di stabilità nel mondo del lavoro, causata dai continui cambiamenti scientifici e tecnologici, oltre che culturali.

Per tutti questi fattori, che rappresentano solo una piccola finestra sul mondo, è necessario che il miglioramento parta da un serio progetto di auto-sviluppo personale, un modo di identificare un modello ideale di noi stessi.

Un corretto auto-sviluppo prevede che ci sia una consapevolezza di se stessi, adeguata al ruolo che si esercita sia sul posto di lavoro che nell’intimità, una continua voglia di imparare e implementare le proprie conoscenze con letture focalizzate e sempre aggiornate, voglia di mettersi in discussione mediante confronti pianificati e più in generale, è prevista la voglia e la necessità di investire quanto più è possibile nella propria mente.

Le basi dell’auto-sviluppo sono essenzialmente due: progettare e migliorare se stessi, per vivere e lavorare meglio sfruttando tutte le nostre capacità.

Per fare questo è molto utile seguire dei corsi di formazione mirati e per ricordarci come funzionano le fasi dell’apprendimento, possiamo tornare indietro di qualche articolo, così il quadro sarà completo!

Risorse Umane patrimonio aziendale

RISORSE UMANE IN AZIENDA

Alla base del patrimonio aziendale

Da molti anni ormai, alle risorse umane è riconosciuta una posizione di rilevanza all’interno di tutti i sistemi economici, e molti sono gli studi in merito alle caratteristiche che permettono loro di resistere, nonostante i repentini cambiamenti della nostra società.

Nelle imprese moderne, le risorse umane hanno bisogno di maggiori attenzioni e di una gestione caratterizzata da nuovi valori, molto distanti da quelli del passato.

Con maggiori attenzioni possiamo intendere che, non è più possibile avere una politica di gestione delle risorse umane univoca per tutti; ogni impresa è sempre più suddivisa in piccole imprese interne, interconnesse fra loro ma tendenzialmente autonome, all’interno delle quali ciascuna reagisce e metabolizza gli stimoli del cambiamento in maniera diversa.

Adottare un nuovo modello di gestione, prevede di abbandonare i valori e i requisiti che caratterizzavano il passato aziendale, quali: esaltazione del singolo, territorialità, individualismo, lavoro orientato solo alla moneta e  fedeltà assicurata per lungo periodo, per fare spazio ad una nuova consapevolezza.Risorse Umane patrimonio aziendale1

Consapevolezza che contiene una produzione di valori aziendali nuovi quali: accettazione dell’altro e del cambiamento continuo, disponibilità alla collaborazione, abolizione dell’ “io” e un approccio imprenditoriale qualunque sia la posizione nell’organigramma aziendale.

Per le risorse umane, quindi per tutti i dipendenti, è fondamentale sviluppare questa nuova consapevolezza per poter sorreggere le aziende nel vortice del cambiamento continuo.

Riteniamo scontato che i primi a dover credere nel nuovo modello di gestione delle risorse umane, siano i manager e i superiori; questi dovrebbero essere sempre più propensi a riequilibrare  il proprio organigramma evitando l’espulsione di risorse che potrebbero impoverire di saggezza l’impresa.

Per evitare di perdere personale altamente qualificato, ma non in linea con i nuovi valori del mercato, è possibile ricorrere a due metodi alternativi:

– Studiare azioni di formazione mirate e pianificate, per sviluppare le capacità mancanti a queste figure professionali;

– Mettere a punto un metodo di gestione per rivedere il tradizionale sistema dei ruoli e il sistema premiante, in modo da valorizzare il patrimonio di competenze acquisito nel tempo e magari abbandonato o non utilizzato dalle risorse umane presenti in azienda.

Un sistema premiante ben regolarizzato e con principi volti al miglioramento del clima aziendale, può migliorare il lavoro del singolo e la produttività complessiva dell’azienda, ridurre la perdita di valore ed energie, ma soprattutto motivare positivamente il personale.

La soluzione perfetta per il sistema premiante non esiste, l’importante è non tralasciare il rispetto di ogni singola risorsa umana, il suo desiderio di essere un tassello indispensabile e mai sostituibile per l’impresa.

FORMAZIONE E CRESCITA PROFESSIONALE

FORMAZIONE PER LA CRESCITA PROFESSIONALE

I quattro stadi per arrivare ad una maggiore consapevolezza di se stessi

Negli ultimi anni, l’organizzazione di corsi di formazione all’interno di aziende è aumentata molto rispetto al passato.

Manager, capi, dipendenti e lavoratori in genere, sono arrivati ad avere “fama” e successo grazie alle proprie capacità, conoscenze e/o attitudini ma grazie anche ad un progetto di autosviluppo basato sul confronto, il dialogo e la programmazione di un percorso formativo volto al miglioramento.

La formazione è un punto di partenza per sviluppare le proprie capacità professionali, oltre che quelle personali che sono sempre fondamentali, predisporsi al cambiamento e ad una presa di consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza.

Gli stadi che si attraversano con la formazione sono così riassunti :

– PRIMA FASE

Questa, la fase che precede l’inizio di un corso di formazione.

In questo primo step, soprattutto chi non ha esperienze pregresse, presenta un livello di consapevolezza molto basso dei propri punti di forza e debolezza e il modo di accogliere la formazione può prendFORMAZIONE E CRESCITA PROFESSIONALEere tre strade diverse:

  • Reazione negativa :  il professionista crede poco nelle sue capacità e vive nel terrore di ricevere critiche; il soggetto si considera tra i più scarsi dell’azienda e sarà predisposto a sfruttare poco e male questa possibilità di crescita.
  • Reazione positiva  :  il professionista crede in se e vede nella proposta di formazione l’interesse, da parte dei superiori, di investire sulla sua persona; l’estrema fame di miglioramento lo renderà predisposto ad una partecipazione attiva e ad un continuo processo di autosviluppo verso l’incremento delle sue capacità.
  • Reazione di evitamento : il professionista è predisposto ad evitare il confronto con gli altri e in primis con se stesso; questo soggetto per proteggersi pecca di presunzione e addita sempre gli altri come sbagliati e bisognosi di aiuto/ formazione.

– SECONDA FASE

In questa fase, terminata la formazione, il professionista che ha preso coscienza dei suoi punti deboli crolla in uno stato di insicurezza e disagio. In questo stadio compromesso capita che il soggetto risulti meno performante rispetto al passato, e potrebbe voler tornare al suo vecchio comportamento.

Per ottenere risultati occorre essere pronti, resistere e superare questo momento; Tutte le cose belle richiedono tempo e pazienza.

La padronanza dei comportamenti acquisiti con la formazione avviene solo con tenacia ed allenamento.

– TERZA FASE FORMAZIONE E CRESCITA PROFESSIONALE1

In questo stadio  la padronanza dei nuovi comportamenti dovrebbe essere stata raggiunta, tuttavia, al soggetto formato è richiesto di effettuare un ulteriore sforzo per il perfezionamento dei concetti consolidati.

– QUARTA FASE

Stadio finale, a questo punto la rigidezza e gli sforzi compiuti per il miglioramento, hanno trasformato il nuovo comportamento in una seconda natura del soggetto formato.

Per arrivare a questa fase è necessario avere un approccio maturo verso il percorso di formazione; avere propensione al miglioramento e nell’accettare il rischio di vedere cadere in frantumi i pilastri sulla quale si era basata la professionalità sino a quel momento.

COMUNICARE AL PUBBLICO, SUPERARE IL FALLIMENTO

COMUNICARE AL PUBBLICO

Allenarsi nella comunicazione orale per arginare il fallimento

Uno dei temi a cui riservo particolare attenzione è come arginare e superare il fallimento.

 Infatti, la scorsa settimana, abbiamo parlato dell’ atteggiamento giusto per trasformare un errore in una grande ricchezza,  sia per la sfera personale e sia per quella professionale.

Come molti di noi già sanno, la cosa fondamentale nel mettersi alla prova con capi e dirigenti, è quella di saper comunicare le proprie idee e progetti in modo efficace e persuasivo.COMUNICARE AL PUBBLICO, SUPERARE IL FALLIMENTO

L’errore che spesso porta al fallimento è quello di prepararsi in modo egregio solo sul contenuto, tralasciando tutte quelle tecniche di comunicazione che aiutano ad attivare un clima di consenso e di partecipazione attiva.

La cosa fondamentale dunque, è quella di lavorare su se stessi e le proprie capacità di public speaker, ossia di oratori in pubblico.

Sia che si tratti di una conferenza uno a molti, sia che si parli  di un semplice colloquio a due, è importante comunicare nel modo più corretto per convincere e acquisire consenso da chi, dall’altra parte, ci ascolta.

Tra i fattori che accomunano una debolezza comunicativa troviamo, per esempio:

  • Incapacità di avere controllo epitestusale, ossia un filo logico per convincere gli uditori;
  • Poca preparazione nell’esposizione dei contenuti con propensione alla spontaneità;
  • Incapacità di comportarsi in modo adeguato al contesto, cioè incentivare un negativo impatto personale, dovuto al modo di porsi, all’abbigliamento, al modo di esprimersi e di presentare le proprie idee.
  • Mancanza di supporti visivi ben preparati, che hanno lo scopo di ispirare interesse e mantenere più alta l’attenzione degli uditori.

Saper comunicare, oggi più che mai, è importante per avere successo; chi è predisposto al miglioramento, è consapevole che anche il miglior prodotto, idea o progetto sono destinati al fallimento se non vengono proposti e “venduti” in modo persuasivo.

Il professionista orientato al miglioramento, deve allenarsi ad acquisire capacità tecniche -con studio e preparazione dei contenuti-  indispensabili per ideare, programmare e gestire il proprio intervento; e capacità psicologiche volte al miglioramento di autorevolezza in aula, motivazione del pubblico, controllo nelle situazioni difficili e molto altro.

COMUNICARE E CONTROLLARE LE EMOZIONICOMUNICARE AL PUBBLICO, SUPERARE IL FALLIMENTO1

Alla base delle capacità psicologiche c’è quella di riuscire a gestire lo stato emozionale del cervello.

Congestionare le emozioni è indispensabile per abbattere la barriera che si frappone fra chi parla e chi ascolta e apparire autorevoli, sicuri di se stessi e persuasivi.

Controllare le emozioni permette di utilizzare al meglio le espressioni verbali e soprattutto quelle non verbali, che sono fondamentali per aumentare la potenza della comunicazione; inoltre aumenta la capacità di riflessione e decisione, indispensabile nei momenti più difficili.

Dimostrarsi capaci, pacati e convincenti a 360° aumenta le probabilità di ottenere i risultati attesi e di arginare il temuto fallimento.

Comunicare in modo consapevole non è impossibile, basta solo attitudine al miglioramento personale e tanta voglia di mettersi in gioco!

FALLIMENTO : IMPARIAMO A REAGIRE

FALLIMENTO CHE FORTUNA!

Se impariamo come reagire, ogni fallimento sarà precedente ad una grande vittoria

All’inizio della mia carriera, come tanti di noi, ho ricevuto porte in faccia, rifiuti e ho dovuto superare tante avversità.

Non sempre ho reagito bene al fallimento, ma quando ho imparato a farlo sono arrivati i veri risultati, quelli che mi hanno portato fino a qui oggi.

LA NEGATIVITA’

Il fallimento è tale se nei suoi confronti mettiamo in pratica un atteggiamento mentale negativo.

Questa è la strada più semplice da percorrere. Reagire al fallimento con frustrazione, rabbia e rancore nei confronti di chi ha interrotto il nostro sogno o progetto, ci porta ad un futuro di delusione e FALLIMENTO : IMPARIAMO A REAGIRE1mancanza di autostima verso noi stessi e tutto ciò che ci circonda.

Coloro che non riescono a “incassare il colpo” spesso sfogano la rabbia nelle mura domestiche,  rovinando la propria carriera lavorativa nonché la sfera più intima e personale.

LA POSITIVITA’

La soddisfazione e  la crescita come persone,  prima che come lavoratori, arriva solo con un atteggiamento mentale positivo;

Se pur sembra scontato, affrontare il fallimento in maniera positiva non è facile. Questa strada è faticosa da percorrere perché prevede un lungo viaggio di introspezione e analisi del proprio operato che non tutti sono pronti a svolgere.

Una delle cose più deprimenti nella vita è non riuscire a raggiungere i propri obiettivi e fallire. Il solo modo per riuscire a raggiungere la vetta, è cambiare il modo di interpretare gli errori trasformandoli in opportunità per uscirne più consapevoli e forti di prima.

L’errore da non commettere mai è guardare chi vince sempre e  chi non riceve mai porte in faccia. La fortuna è amica dell’uomo, ma la ruota gira e può capitare che chi vince sempre, davanti alla prima sconfitta si autodistrugga.

La vittoria sistematica porta per pigrizia gli individui a non analizzarsi mai in modo critico e di conseguenza a crollare davanti ai fallimenti inaspettati.

LA PAURA

Alla base del nostro atteggiamento mentale c’è lei : la paura di sbagliare.FALLIMENTO : IMPARIAMO A REAGIRE

La paura di commettere errori è capace di paralizzare e intimidire gli individui tanto da mettere in piedi, già prima di iniziare un progetto, numerose scusanti per il fallimento.

Molti manager, dirigenti, venditori e professionisti pur di non sbagliare si prefissano obiettivi ridicoli – che sono sicuri di raggiungere- o impossibili – così nessuno potrà condannare il loro fallimento- un modo poco maturo per nascondere l’insicurezza dietro un atteggiamento di grande presunzione.

Gli insuccessi, gli errori e i fallimenti sono fondamentali per raggiungere il successo in maniera consapevole.

La paura di sbagliare deve essere sana e portare a fare del nostro meglio, deve riuscire a trasformare gli errori in opportunità per il nostro futuro.

PROCESSO CREATIVO E FATTORI DI BLOCCO

Il processo creativo e i fattori di blocco

Cosa può causare la mancanza di creatività in ambito professionale

Come accennato nel precedente articolo, che consigliava lo sviluppo della creatività come rimedio per un migliore apprendimento, oggi vorrei riportare e argomentare quelli che sono i blocchi che l’uomo pone al proprio processo creativo, soprattutto in ambito imprenditoriale.

Dal punto di vista lavorativo, oltre che personale, riuscire a superare i blocchi creativi è molto importante per rendere al meglio e sopravvivere in questa difficile era di mercato in cui viviamo, che non a caso, è definita l’era dello Squalo.

Viviamo in un mercato dove l’offerta supera la domanda e per essere vincenti è necessario investire in creatività e innovazione.

PROCESSO CREATIVO E FATTORI DI BLOCCOTra i tanti fattori sfavorevoli allo sviluppo creativo possiamo citare, per esempio:

– Esagerato bisogno di vedere il mondo bianco o nero, senza sfumature;

Scarsa fiducia in se stessi ;

– Eccessiva paura di responsabilità e del fallimento;

Negatività nei confronti del nuovo o del diverso;

– Propensione alla superficialità.

Gli ostacoli principali allo sviluppo creativo sono strettamente legati ai primi anni di vita di ogni individuo, coloro che non sono stati stimolati al gioco, al disegno piuttosto che alle relazioni con altri bambini, saranno da grandi elementi diffidenti, rigidi  e non predisposti al cambiamento.

Allo stesso modo coloro che sono cresciuti nell’esaltazione e nell’esibizionismo, saranno sempre più impegnati a proteggere la propria immagine anzi che convergere energie attivando il processo creativo.

I blocchi creativi possono essere raggruppati sotto categorie quali i fattori emotivi o culturali.

Nella prima categoria rientra la paura di commettere errori, il bisogno di dipendenza dalle decisioni altrui e l’ansietà. Mentre tra i blocchi culturali rientrano le conoscenza e l’educazione individuale sul come affrontare novità, problemi e sfide.

Il buon processo creativo aiuta a fornire valore aggiunto a ciò che comunque andrebbe fatto e aiuta a completarlo in modo migliore, inoltre è possibile dare risposte nel presente conoscendo già come si muoverà il futuro, sulla base di dati, studi e intuito.PROCESSO CREATIVO E FATTORI DI BLOCCO

In campo imprenditoriale è difficile riconoscere l’importanza dell’ascolto attivo; tra colleghi e collaboratori, manager o semplici impiegati.

I pensieri che girano in un’azienda sono importanti e possono fornire spunti per guardare al futuro.

Il team di un’impresa rappresenta la vera fonte di idee che può dare vita ad un processo creativo vincente nel settore di riferimento e non solo.

CREATIVITÀ: RIMEDIO MIGLIORE PER L’APPRENDIMENTO

LA CREATIVITÀ CHE IRROMPE LA NOIA

Come e perché svilupparla

Essere creativi è il primo passo per sviluppare un approccio positivo nei confronti della propria vita, che grazie alla creatività risulterà più piena, stimolante e interessante, tanto da poter essere vissuta con grande entusiasmo.

La creatività riguarda ogni aspetto della vita di un individuo, dal modo di concepire se stessa e le relazioni con il prossimo, al modo di reagire a problemi, gioie o paure, e più in generale la sua cultura personale a 360 gradi.

Come fosse un muscolo, la nostra mente deve essere allenata costantemente alla curiosità, all’apprendimento e al problem solving, così da permettere ai neuroni di vivere in salute e più a lungo possibile.CREATIVITÀ: RIMEDIO MIGLIORE PER IMPARARE QUALCOSA

Il filosofo tedesco Erich Fromm ha individuato delle condizioni necessarie allo sviluppo della creatività e condividendole in prima persona dalla prima all’ultima, ho deciso di inserirle in questo articolo per voi.

1- Capacità di rimanere perplessi

Crescendo l’uomo perde la capacità di restare stupito, ammaliato e perplesso davanti a ciò che non conosce. Molti pensano che esprimere sorpresa verso qualcosa che non si conosce sia segno di ignoranza, mentre invece, la capacità di imbarazzarsi e appassionarsi a qualcosa di diverso dal conosciuto, è il primo passo per lavorare allo sviluppo della scoperta e della creatività.

2- Capacità di rinascere

Una condizione basilare per sviluppare la creatività e aprirsi a nuove esperienze, è quella di avere il coraggio di abbandonare qualcosa che si considera vitale, per l’ignoto, il nuovo e il diverso. Affrontare una rinascita richiede coraggio e consapevolezza di se stessi.

3- Capacità di accettare il conflitto

I conflitti e le dinamiche di sfida, sono una grande fonte di ispirazione per la creatività personale di ogni individuo. Chi rimane neutrale ed evita i conflitti, rischia di perdere la capacità di emozionarsi e di apprendere dal “nemico” cose nuove e sconosciute.

Saper sperimentare, gestire e accettare i conflitti, rende capace la mente e lo spirito di ampliare le proprie vedute.

4- Capacità di concentrazione

Riuscire a mantenere un’alto livello di concentrazione non è facile. Concentrarsi significa vivere a contatto con ciò che si sta facendo in un determinato momento, con i 5 sensi e con la propria mente.

Con la giusta dose di attenzione è possibile apprendere e sviluppare qualcosa di creativo e autentico in ogni momento della nostra vita.

27 febbraio 2020 0 Commenti Articoli, Download

COLLABORATORI DIFFICILI: IL GIUSTO APPROCCIO

Collaboratori difficili da gestire?

Qualche spunto per riuscire a gestirli

L’aggregazione in gruppi è da sempre indispensabile per l’individuo, in quanto l’unione fa la forza e così è più semplice raggiungere gli obiettivi prefissati.

Lavorare in gruppo può rendere il lavoro più performante, ma spesso è facile scontrarsi con collaboratori difficili e poco attenti ai vantaggi che possono derivare da questa unione.

Affinché un gruppo possa lavorare in modo organizzato, è bene che venga eletta la figura del leader; colui che si occuperà di gestire al meglio le dinamiche interne al gruppo e soprattutto quelle derivanti dai cosiddetti “membri difficili”.

Il leader è colui che dovrà rispondere in prima persona del suo lavoro e del risultato complessivo e finale raggiunto dal gruppo e dagli altri collaboratori.

Deve, in poche parole, prendersi tutte le responsabilità che ne derivano.

Chi sono i collaboratori difficili?COLLABORATORI DIFFICILI: IL GIUSTO APPROCCIO

I collaboratori difficili sono quei soggetti che, non per problemi di apprendimento, non riescono a raggiungere i livelli di prestazione concordati e richiesti dal leader.

In ambito aziendale molti leader non sanno bene come gestire questi inconvenienti e, ricorrono alla cessazione sbrigativa del rapporto di collaborazione con l’individuo difficoltoso.

Licenziare in tronco un collaboratore in evidente difficoltà, senza andare in suo soccorso, può portare risvolti negativi quali :

  • la caduta di fiducia da parte degli altri collaboratori;
  • un irrigidimento del clima
  • perdita di tempo e denaro per inserire un nuovo membro al team del progetto

Come accorgersi che qualcosa non va?

Il leader attento al suo gruppo, deve riuscire a riconoscere le tensioni della sua squadra attraverso la lettura dei segnali d’allarme.

Tra i più comuni sentori di crisi:

  • – Calo della qualità del lavoro svolto
  • – Assente spirito di iniziativa o collaborazione
  • – Aumento di lamentele
  • – Cessazione di relazioni comunicative tra i membri del team
  • – Aumento di tensione e stress

Davanti a questi sensori d’allarme, molti dirigenti operano “sperando nel tempo” o “minacciando i collaboratori” e tra le due scegliere la peggiore è davvero una bella sfida!

Il tempo né cambia né migliora le cose, i collaboratori che hanno preso la strada sbagliata non riusciranno a tornare da soli sulla retta via;

Allo stesso modo esprimere dissenso e malcontento attraverso urla e minacce, non invoglierà lo stesso collaboratore a investire su se stesso e migliorarsi.

Come aiutare i propri collaboratori?

I leader realmente interessati al raggiungimento di obiettivi e alla salute psicofisica dei propri collaboratori, devono attivare un processo di apprezzamento e interesse nei confronti dei propri collaboratori, in sintesi possiamo definirlo un vero e proprio processo di fidelizzazione.

Ogni intervento deve essere mirato al miglioramento delle attività e mai alla sua demolizione.

Ciò può essere realizzato con piccoli accorgimenti quali:

  • costruzione di una comunicazione fluida, rispettosa  e assertiva, senza provocazioni o subordinazioni
  • definizione chiara del problema e di ciò che non va bene
  • esplicitazione degli impatti negativi causati da prestazioni inadeguate in modo realistico e particolareggiante

Buona comunicazione e capacità di comprensione dei collaboratori può portare ad ottimi risultati in termini di lavoro di squadra e come leader non puoi che iniziare ad allenarti per dare il meglio !

20 febbraio 2020 0 Commenti Articoli, Download

LAVORO: QUANDO DIRE DI “NO” E QUANDO DELEGARE

Dire di “NO” e capire quando delegare il Lavoro

non sempre sono due azioni facili da compiere

La scorsa settimana ho condiviso con voi una breve scaletta per imparare a gestire il tempo e trovare il giusto equilibro tra lavoro e cura di voi stessi.

Oggi vorrei ampliare l’argomento e consigliarvi come, quando e perché riuscire a dire “no” e come sviluppare la capacità di delegare il proprio lavoro agli altri.

A causa dei tempi difficili di oggi, in cui lavoro e  soldi non bastano mai, spesso siamo propensi ad accettare più incarichi possibili, rischiando di continuare a lavorare per ore ed ore anche una volta tornati a casa. 

Se i contratti di lavoro non superano quasi mai  le 8 ore lavorative c’è un motivo, infatti, prolungare questo periodo può portare ad uno squilibrio mentale in termini di stanchezza e stress.

La tentazione di prendere più lavori possibili è difficile da annientare, come libero professionista ho combattuto e combatto ogni giorno con la propensione ad accettare tutto ciò che mi viene proposto a livello lavorativo.

Non si è mai abbastanza esperti per riuscire ad  organizzare le proprie attività e riuscire a dire di “no”.

Dire di “no”, oltre che per una migliore organizzazione del tempo, è importante per migliorare la propria figura di professionista.

Accettare qualsiasi lavoro potrà portarti denaro, ma ti potrebbe far perdere la cosa più importante: la professionalità agli occhi degli altri, che siano tuoi clienti, colleghi o superiori.

L’ARTE DI DELEGARE AI PROPRI COLLABORATORI

Dopo aver allenato la propria professionalità a dire di “no” quando il lavoro non è alla vostra altezza o quando siete già oberati di impegni, è bene preoccuparsi di imparare l’arte del delegare.

Quando si parla di delegare esistono due tipi di persone: quelle che sono capaci e quelle che non sono capaci.

La persona che non è capace, troverà sempre un buon pretesto per fare tutto da sola e non riuscirà mai a valutare concretamente il valore aggiunto di ogni sua attività.

Coloro che non si sentono propensi alla delega ne sottovalutano le soddisfazioni in termini di crescita, poiché sono intimoriti dall’idea di vedere crescere un proprio collaboratore a proprio discapito.

Molti professionisti investono più energie nel tappare le ali ai propri collaboratori, piuttosto che controllare il proprio sviluppo lavorativo e professionale.

Tutto ciò si traduce in sintomo e complesso di inferiorità.

I vantaggi della delega sono importanti, tra i principali:

  • induce ordine e sistematizzazione del problema, in modo che delegante e delegato possano comprendersi a pieno
  • Costringe delegante e delegato ad una pianificazione di obiettivi, modalità e risorse
  • Costringe il delegato a scegliere le persone giuste, e il delegato a non tradire la fiducia dando il meglio di sé
  • La delega è uno dei modi migliori per sviluppare le capacità professionali del delegante, dei collaboratori e più in generale dell’organizzazione nel suo complesso.
  • Libera tempo per il delegante
  • Instaura un rapporto solido e leale tra le due parti
  • Riduce stress e stanchezza al delegante.
13 febbraio 2020 0 Commenti Articoli, Download

TEMPO: COME IMPARARE A GESTIRLO

IMPARARE A GESTIRE IL TEMPO E SFRUTTARLO COME ALLEATO

Se ben gestito il tempo può diventare nostro amico e permetterci di raggiungere obiettivi a lungo o breve termine.

Mi capitava spesso, in passato, di arrivare a fine giornata stanco, affaticato e con il rimpianto di non essere riuscito a concludere tutto ciò che mi ero prefissato di fare.

Un giorno mi sono svegliato e ho domandato a me stesso :” come posso imparare a gestire il mio tempo e a dare il giusto peso al lavoro e ai miei cari? “.TEMPO: COME IMPARARE A GESTIRLO

L’unica risposta che ho trovatoè stata:   “Piergiorgio, prepara una tabella di marcia per priorità e responsabilità e impegnati a seguirla!”.

Così ho fatto, e da quel giorno è stato tutto più semplice.

Visti gli ottimi risultati ottenuti, credo possa essere utile proporre la breve scaletta organizzativa che mi accompagna quotidianamente, che mi permette di trovare il tempo per dedicarmi al lavoro, alla mia salute, alla mia amata famiglia e di superare la comune “ossessione da orologio” .

1- PREPARARE UN PIANO

Il primo step, quello fondamentale nella gestione del tempo, è sostituire l’improvvisazione con una pianificazione di  tutte le attività, definendo fini, tempi, mezzi e modalità.

Pianificare il proprio lavoro quotidiano permette di tenere conto anche delle situazioni imprevedibili che possono interrompere le nostre attività lavorative.

Molto utile è riuscire a distinguere il ruolo professionale da quello personale, così da non perdere la padronanza di se stessi, dei propri interessi e della propria figura “non manageriale”.

Considerare di organizzare solo la sfera lavorativa potrebbe risultare negativo e deprivante per se stessi e per la propria famiglia e portare alla difficoltà di non riuscire ad abbandonare i “panni professionali” nemmeno a Natale!

2- ESSERE FLESSIBILI

Per migliorare la propria pianificazione è bene concedersi una discreta tolleranza e flessibilità in relazione alla complessità del lavoro.

Essere flessibili significa considerare sempre possibili gli imprevisti, che potrebbero incidere sul raggiungimento degli obiettivi.

Gli effetti positivi dell’essere flessibile possono essere tanti, principalmente:

  • Si ha più  sicurezza di poter raggiungere gli obiettivi nel tempo prestabilito, in quanto sono già calcolati ritardi improvvisi;
  • Se il tempo risulta adeguato o si conclude in anticipo i clienti ne rimarranno piacevolmente sorpresi;
  • Si ha la possibilità di prevedere eventuali ritardi e di riformulare i tempi di consegna.

3- DEFINIRE LE PRIORITA’TEMPO: COME IMPARARE A GESTIRLO

Per ridurre ansia e stress, nel momento in cui trascriviamo le attività che prevediamo di concludere entro un certo periodo, è bene ripartire le attività importanti dalle attività urgenti.

Personalmente preparo più liste  in ordine di priorità ed importanza, così sono più propenso a raggiungere tutti gli obiettivi.

Per sfruttare al massimo il tempo è bene svolgere le attività più complesse nel momento di massima concentrazione e attenzione della nostra giornata, tralasciano quelle meno importanti, urgenti o di routine ai momenti dove è più facile perdere la concentrazione.

Nonostante sia sempre di corsa con questi schemi tutto è più semplice, ora ho equilibrio tra le mie due vite: quella professionale di formatore e consulente e quella di padre di famiglia.

Alla prossima vi svelerò qualche trucchetto per imparare a dire NO e a delegare il più possibile lavoro ai propri collaboratori.

IL LEADER DEL FUTURO E DEL CAMBIAMENTO

Il leader del futuro e del cambiamento

Il futuro è sempre in movimento, come può un bravo leader anticiparlo?

La velocità con il quale cambia il mondo oggi, è veramente spaventosa.IL LEADER DEL FUTURO E DEL CAMBIAMENTO

Ogni minuto che passa si sviluppa  un cambiamento che andrà poi a toccare l’economia, gli stili di vita e le tendenza di tutto il resto del Mondo.

Il dinamismo dei nostri giorni, causato in modo particolare da Internet e i nuovi media di comunicazione, è positivo per la crescita, l’evoluzione e la costruzione del nostro futuro, ma è a tratti negativo per il mondo lavorativo.

La sfera lavorativa, infatti,  deve risultare sempre più elastica e modificabile, talvolta anche dal giorno alla notte. In queste dinamiche il ruolo dell’imprenditore, di colui che ha la leadership ed ha a carico dei lavoratori è costantemente sotto attacco.

Per correre ai ripari il Leader del futuro deve prepararsi al cambiamento allenando delle nuove particolarità e caratteristiche.

  • Allineamento, condivisione e integrazione delle visioni e dei valori aziendali:

Un buon leader per essere competitivo sul mercato, deve riuscire a formare un vero e proprio gruppo di lavoro e sviluppare al suo interno la cultura dell’organizzazione e delle condivisione degli obiettivi, dei metodi e dei processi.

  • Rafforzamento della cultura di gestione della conoscenza

Il patrimonio conoscitivo del singolo, deve avere la capacità e la possibilità di uscire per arricchire il gruppo.Quindi impone l’introduzione di modelli organizzativi e competenze basati sul continuo potenziamento sia delle conoscenze stesse sia delle competenze di persone singole e gruppi.

  • Migliorare la propria flessibilità

Per flessibilità, si intende quella mentale, che deve necessariamente allenarsi a distaccarsi dal metodo imposto dalla società industriale che prevedeva un lavoro totalmente macchinoso.

Oggi la società si basa sulla conoscenza, sul sapere, il saper fare e il saper essere, ed è necessario che i leader a “vecchio stampo” siano totalmente aperti al cambiamento; non cercandolo solo negli altri ma in primis su se stessi.

Spesso capita che un leader, durante la ricerca di nuovo personale, richieda flessibilità, curiosità e spirito di adattamento ai candidati; quando molto spesso son tutte caratteristiche che mancano a lui in prima persona.

Su questo ultimo punto è bene soffermarsi per crescere in positivo.

Il leader del futuro non può più incarnare la figura del capo-padrone ma deve mettersi lui in prima linea per poter trasmettere i giusti valori sia all’interno che all’esterno dell’azienda.

Un buon leader nel suo cambiamento, deve imparare l’ascolto attivo nei confronti di:

collaboratori, quando fanno proposte, giudicano o suggeriscono modifiche;

–  clienti, quando fanno apprezzamenti, commenti o critiche;

concorrenti, quando sono migliori o diversi ascoltarli può suggerire  da portare dalla propria parte.

COMUNICAZIONE EFFICACE

La comunicazione efficace contro le situazioni critiche:

Come sviluppare le capacità utili a renderla vincente

Valutare la capacità di comunicazione non è né semplice, né scontato…proviamo insieme ad individuare dei punti chiave per migliorarne l’efficacia.

In media ogni individuo passa il 75% del suo tempo da sveglio, a comunicare con il prossimo. Spesso però, la comunicazione non segue delle regole e delle logiche ben precise.

Durante i corsi di formazione, dedico tanto tempo a questa tematica per me fondamentale a tutte le figure professionali che operano nel settore dell’ospitalità o in quei campi dove c’è la necessità di rapportarsi con il pubblico.COMUNICAZIONE EFFICACE

Il tempo che ogni persona dedica alla comunicazione durante la giornata, dipende dal suo ruolo e quindi dalle responsabilità che ricopre.

Non sempre la comunicazione va intesa verso individui estranei, molto spesso questa avviene tra le persone di uno stesso team, con un superiore o un dipendente; persone che si conoscono.

Nell’atto di comunicare, tutti si  trovano almeno una volta al giorno in situazioni scomode, imbarazzanti o sgradevoli, nelle quali non si sa bene come comportarsi.

Soprattutto in ambito professionale queste situazioni sono all’ordine del giorno, quindi è necessario placare la naturale voglia di fuggire dell’uomo, e combattere con noi stessi per riuscire ad affrontare tutte le situazioni, anche quelle scomode.

Ripeto spesso a me stesso che fuggire dai problemi è la scelta migliore per perdere.

Allenare la  comunicazione interpersonale

Per riuscire a comunicare con il prossimo, deve avvenire in primis una buona comunicazione con noi stessi; occorre essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, solo così sarà possibile riuscire ad identificare vantaggi e criticità dei nostri interlocutori e dell’ambiente con il quale comunichiamo.

Questa analisi, detta analisi SWOT, è utilizzata proprio per riuscire a fare una valutazione oggettiva che permette di fronteggiare il contesto in cui l’oggetto o la persona in analisi si trova.
COMUNICAZIONE EFFICAC

Se conosciamo i nostri punti di forza, sapremo come persuadere, influenzare, convincere e non deludere il nostro interlocutore;

Se conosciamo le nostre debolezze, sapremo come evitare argomenti che sappiamo di non poter affrontare e potremo gestire meglio il filo della nostra comunicazione.

Se ci conosciamo avremo la possibilità di avere la meglio sul nostro interlocutore in quelle situazioni critiche e scomode.

Lavorare sulla lucidità mentale

La comunicazione non avviene sempre con toni pacati, spesso, è facile rapportarsi con persone arrabbiate e poco educate che non sanno comunicare in modo civile quando si trovano in situazioni sgradevoli.

In questi casi saper gestire la propria lucidità mentale è indispensabile per evitare di rovinare rapporti lavorativi, professionali e/o di amicizia.

Allenare la propria mente a respirare fino a dieci e non reagire di pancia può salvare anche le situazioni più estreme. Ogni occasione di “pericolo” rappresenta una nuova sfida per conoscere a pieno le nostre capacità di relazione umane.

Per essere vincenti dobbiamo conoscerci a 360°, iniziamo da questi due punti per lavorare bene sulla nostra comunicazione.

I CANDIDATI IDEALI, I 5 PUNTI CHIAVE

I candidati giusti e come trovarli?

Come formatore voglio dare il mio contributo per questa difficile ricerca!

L’inizio del nuovo anno, è sempre periodo di scelte, selezioni e ricerche circa i candidati che entreranno a fare parte dei team nelle diverse strutture alberghiere, e non solo.I CANDIDATI IDEALI- I 5 PUNTI CHIAVE

Ho pensato di stilare questa breve guida per aiutarvi a delineare i candidati eccellenti in fase di selezione, e perché no, una lista di elementi che possono caratterizzare anche venditori e impiegati di qualsiasi altro settore.

Nel selezionare personale per le strutture, tengo sempre in considerazione 5 punti chiave, strettamente legati tra loro, che oggi voglio condividere con voi. Questa guida può tornare utile a chi, come me, deve fare una selezione per il personale, e allo stesso modo chi, invece, deve prepararsi per essere selezionato.

1. Stima di sé

Nell’intervistare un candidato, è importante captare la sicurezza e la stima che ogni individuo ha di se stesso. Una persona che si dimostra sicura di sé, infatti, saprà gestire nuove ed imprevedibili situazioni, comprese quelle poco piacevoli; come lamentele dei clienti, problemi relativi a prenotazioni e via dicendo.

Essere consapevoli delle proprie doti aumenta la capacità nel Problem Solving aziendale.

Va da sé che la sicurezza non deve essere confusa con la sfacciataggine.

2. Elevato dinamismo 

I candidati che dimostrano sicurezza, dimostrano altresì una grande energia e capacità di lavorare in modo assiduo, serio e continuativo senza mostrare la propria stanchezza. Avere un team composto da impiegati instancabili è una grande forza per ogni azienda.

3. Capacità di gestire lo stress

Mediante l’utilizzo di semplici test, è buona cosa testare la capacità di gestione dello stress dei candidati; Coloro che si dimostrano in grado di saperlo gestire, sono dotati di una incredibile lucidità mentale che permette loro di rimanere particolarmente equilibrati in situazioni “scomode”.

4. Limpidezza ed Onestà

I candidati onesti non sono sempre facili da intercettare. Si differenziano tra gli altri perché sono semplici e spontanei, esprimono senso etico e di dovere; già dal primo incontro tengono a mettere in mostra questo lato del carattere sia come pre-requisito professionale, sia come scelta fondamentale della propria vita.

5. Ottimismo I CANDIDATI IDEALI, I 5 PUNTI CHIAVE

I candidati ottimisti hanno sempre una visione positiva di ciò che li circonda, nonostante le avversità che ci possano essere.

Una persona ottimista all’interno di un team porta tranquillità e può aiutare a vedere i lati positivi anche in situazioni difficili. Un direttore d’albergo che può fare affidamento su impiegati ottimisti, avrà la certezza di poter affrontare con serenità le avversità che possono capitare durante i servizi.

Potrei continuare a scrivere tantissime doti da ricercare nel candidati ideali, ma mi fermo a queste cinque fondamentali caratteristiche che non possono mancare.

Provate nelle prossime selezioni a leggere tra le righe dei comportamenti e delle parole che pronunciano i vostri candidati, trovate il modo di far loro dei test e vedrete che con un po’ di pratica sarà sempre più facile trovare le persone giuste per il team della vostra azienda!

COME ASSICURARSI OSPITI SODDISFATTI

Dalla soddisfazione degli ospiti dipende l’andamento della tua struttura.

Sembrerò banale e ripetitivo, ma credo molto in questo tema e ci tengo a riproporlo affinché il concetto arrivi e non venga dimenticano da nessuno. La soddisfazione degli ospiti è un punto cruciale per l’andamento della struttura ed oggi grazie alle nuove tecnologie possiamo anticipare con astuzia i desideri e i bisogni dei nostri ospiti e sorprenderli con il nostro valore aggiunto.

I nuovi media e le nuove tecnologie sono però un arma a doppio taglio; se da una parte il loro utilizzo consente all’ Hotel o all’impresa di ricevere importanti informazioni sugli ospiti, dall’altra permette agli ospiti stessi di avere molte più alternative e quindi farsi scegliere diventa, per le strutture, sempre più complicato a causa delle azioni della concorrenza.

Con questa brevissima premessa vi invito a leggere qualche consiglio per puntare ad una Customer Care incentrata totalmente sul cliente!

1. Sviluppa un ascolto attivo COME ASSICURARSI OSPITI SODDISFATTI

I viaggiatori moderni prendono ormai spunto dai  Social Network per organizzare i loro viaggi. Guardare le immagini e le esperienze vissute da altri utenti, fa viaggiare loro prima di essere effettivamente in vacanza.Per questa ragione è fondamentale che una struttura investa nel migliorare i propri canali per riuscire ad ascoltare e identificare i bisogni e i desideri dei futuri ospiti e capire cosa influenza la loro digital customer journey.

2. Ricorda di essere alternativo

Uno dei più importanti elementi per avere una struttura al passo con i tempi, è la continua innovazione e ricerca di originalità, sia per quanto riguarda la struttura in se, sia per quanto riguarda la formulazione di pacchetti e offerte dedicate e personalizzate per gli ospiti. Per poter personalizzare la tua offerta è essenziale conoscere il tuo segmento di mercato alla perfezione ed è importante attuare strategie mirate che permettono di individuarlo.Differenziarsi dalla concorrenza permette agli ospiti di rendersi conto del tuo valore aggiunto, e perciò di sceglierti con consapevolezza.

3. Cattura il tuo target

Con le condivisioni istantanee e i rapidi cambiamenti di mercato, catturare il proprio target e quindi, i propri futuri ospiti non è semplice. Sappiamo bene quanto la scelta di immagini accattivanti possa incidere nel processo decisionale di ogni individuo. Infatti, secondo gli studiosi esperti dei processi mentali, gli uomini tendono a dimenticare circa il 90% di ciò che viene mostrato loro, perciò è opportuno rimanere impressi proprio in quel piccolo 10% restante. Scegli immagini e fotografie di qualità che possono far innamorare di te i futuri ospiti.

4. Mantieni le promesseCOME ASSICURARSI OSPITI SODDISFATTI1

Ricordati che l’esperienza offerta dovrà sempre essere in linea con le tue promesse in modo da non deludere mai le aspettative generate degli ospiti.
Ogni persona prima di partire per il suo viaggio, si crea delle aspettative grazie alle immagini e le proposte offerte dalla struttura, tradire le aspettative è il miglior modo per perdere la propria clientela e per generale un passaparola negativo.

5. Regala esperienze memorabili

Con la globalizzazione e l’ampia diffusione della digitalizzazione, il turismo ha cominciato a seguire l’ottica dell’economia dell’esperienza. Il segreto è di creare appunto, un’esperienza indimenticabile attorno alla propria proposta, in modo da differenziarlo il più possibile e rendersi competitivi sul mercato.
Numerose ricerche hanno dimostrato che il turista di oggi non è fedele a nessun tipo di brand o marchio specifico, ma solamente all’esperienza che possono trarre da una determinata offerta o prodotto. Solo grazie all’esperienza offerta i clienti saranno ben lieti di tornare nel vostro Hotel e saranno più propensi a consigliarlo ad amici e conoscenti.

19 dicembre 2019 0 Commenti Articoli, Download

IL PROFESSIONISTA DELL’OSPITALITÀ

Come facciamo a riconoscere un professionista? Cosa lo caratterizza rispetto ad altre figure non professionali?IL PROFESSIONISTA DELL'OSPITALITÀ

Nel settore dell’ospitalità e più in generale in quello alberghiero , non esiste una singola qualifica o uno step dopo il quale un individuo possa ritenersi un vero e proprio professionista.

Quando non c’è un foglio di carta a definire la professionalità di un professionista (scusate il gioco di parole!), bisogna affidarsi all’osservazione delle caratteristiche e dei comportamenti adoperati nel contesto lavorativo e non solo.

Sembra banale ma osservare è una forma d’arte, e per noi professionisti è quanto basta per riconoscere già da lontano chi ha le qualifiche giuste da chi, ancora non ha sviluppato le conoscenze e le esperienze necessarie. Capita spesso di emettere sentenze senza mai aver parlato direttamente con il soggetto in analisi.

Membri di una professione o professionisti della professione?

Anche se sembra, non è uno  scioglilingua!

A differenza di altri settori e altre professioni dove il certificato di laurea e/o di un master possono definire la preparazione di un individuo, come anticipavo prima, nel settore dell’ospitalità non vi è una certificazione cartacea che differenzi il professionista della professione. Tuttavia lavorare in questo campo richiede una preparazione ed un livello di conoscenza di qualifiche formali consistenti che vengono testate continuamente dall’organismo al quale l’individuo ha deciso di voler appartenere.

L’elemento sul quale possiamo basarci per giudicare la professionalità di un impiegato è la fiducia, che è dimostrata attraverso il comportamento dell’individuo nei confronti dei colleghi, degli ospiti,  dei clienti e delle situazioni e ambienti nel quale si interfaccia.

La fiducia di un professionista deriva dalle abilità e le conoscenze apprese nel trattare svariati contesti, dai più ai meno familiari.

Tra le altre caratteristiche. possiamo prendere in considerazione: la capacità dell’individuo di prendere decisioni sensate in autonomia, quella di saper lavorare in team per raggiungere gli obiettivi previsti non per ultima la capacità di fornire un servizio di altissima qualità.

Le domande in apertura sono perciò giuste e legittime da fare. Non esiste, però, una risposta specifica e cercare di definire come riconoscere la professionalità è molto complesso proprio perché non possono essere seguite linee guida o esami di certificazione specifici.

12 dicembre 2019 0 Commenti Articoli, Download

I COMPETITORS: COME INDIVIDUARLI

Come possiamo analizzare il nostro ambiente competitivo?

In un mondo sempre più frenetico e dinamico i “giocatori” sono spinti a trovare modi e mezzi sempre più innovativi per competere con il proprio mercato/settore di appartenenza.

Internet e la web Analytic danno oggi la possibilità di monitorare e ascoltare l’attività della concorrenza, di analizzare e capire quali sono le strutture che possono infastidire il nostro successo e perché, soprattutto con i KPI (Key Performance CONCORRENTI DI SETTORE: COME INDIVIDUARLIIndicators), possiamo evidenziare degli indicatori per monitorare le prestazioni della struttura e tenere sotto controllo l’andamento del nostro business nei confronti degli obiettivi definiti nella fase iniziale del nostro piano strategico.

Tornando ai nostri concorrenti, mapparli e identificarli non è così semplice come sembra. Sbagliare l’individuazione dei nostri competitor può portare ad una perdita di ricavi e tempo prezioso.

Proverò in questo articolo, a fornire qualche spunto per valutare in modo obiettivo e mirato l’ambiente competitivo che ci circonda per guadagnare una posizione di vantaggio rispetto ai nostri avversari del settore alberghiero.

♦ ANALISI DELLA WEB REPUTATION

Internet oggi è alla portata di tutti. Attraverso il web, le piattaforme di Social Network e le community è possibile ascoltare le conversazioni tra gli utenti.

Con l’attività sempre più diffusa delle recensioni, dei commenti e del passaparola possiamo leggere tra le righe ciò che gli utenti pensano della nostra struttura ma anche dei nostri concorrenti che si trovano vicini alla nostra attività, per tipologia o localizzazione. Abbiamo la possibilità di conoscere tariffe e offerte che possono influenzare gli ospiti a scegliere altre soluzioni rispetto alla nostra e capire cosa spinge loro nel processo decisionale di acquisto.

♦ ANALISI DEL POSIZIONAMENTO DEI CONCORRENTICONCORRENTI DI SETTORE: COME INDIVIDUARLI

È fondamentale saper riconoscere in quale dei sette posizionamenti rientrano i tuoi “vicini”. Per definirli concorrenti dobbiamo capire su che livello di struttura e servizio lavorano: Economy, Budget, Midscale, Upper Midscape, Upscale, Upper upscape o Luxury ;  di conseguenza è utile prendere in considerazione solo quelli che lavorano al nostro stesso livello.

Molto spesso capita che alberghi con classificazione più bassa offrono servizi, camere e spazi molto competitivi rispetto ai nostri, in quel caso è produttivo considerarli ed analizzarli ugualmente.

♦ ANALISI DELLA LOCALIZZAZIONE DEI CONCORRENTI

Tenendo conto del posizionamento dei competitor, occorre effettuare un’analisi sulla loro geolocalizzazione. Va da sé che strutture a pochi metri dalla nostra che offrono servizi o che hanno caratteristiche simili alle nostre, sono i più pericolosi soprattutto durante i periodi di alta stagione, quando gli ospiti pur di pernottare in quella determinata area non porgono attenzione alla classe dell’hotel.

Nelle zone meno sature, invece, il raggio di analisi potrebbe essere più esteso e non interessare l’area in un piccolo chilometraggio.

♦ ANALISI DEI PRODOTTI – SERVIZI E PREZZI

I prodotti, i servizi e i prezzi dei concorrenti sono gli elementi da tenere monitorati costantemente. Sono gli elementi che hanno un ruolo chiave nella decisione di un ospite riguardo il soggiornare o meno in una struttura.

Molto spesso il trucco per essere scelti è avere una mente innovativa, distaccarsi dalla massa e studiare pacchetti e offerte personalizzate,  diverse da quelle offerte dagli altri. Differenziarsi rappresenta un rischio e una grande opportunità allo stesso tempo. Se non siamo innovativi, dobbiamo concentrarci sul fare meglio ciò che i nostri concorrenti fanno, per offrire qualcosa di simile ma qualitativamente migliore ai nostri ospiti.

Mappare i concorrenti non è mai facile, guardiamo chi fa peggio ma soprattutto chi fa meglio di noi..  La regola è : NON COPIARE MA PRENDERE ISPIRAZIONE PER NON FARE CIÓ CHE GLI ALTRI GIÀ FANNO.

I DIPENDENTI MOTIVATI ARRICCHISCONO LA STRUTTURA

I DIPENDENTI MOTIVATI ARRICCHISCONO LA STRUTTURA

Da cosa dipende il successo della tua struttura?

Domanda alla quale sembra semplice rispondere correttamente, ma non è così. Molti danno la risposta sbagliata, perché è facile credere che un albergo ha successo solo grazie ai servizi e i privilegi che offre ai suoi ospiti… tutto questo non basta.

Il successo del tuo albergo, sono i tuoi dipendenti e le persone che giorno e notte lavorano con te e per te.

Il tuo personale deve sentirsi come una pedina messa nel posto giusto, al momento giusto, autorizzato a crescere e migliorare il proprio ruolo ad ogni “scacco matto”.

Caricare, stimolare e motivare i tuoi dipendenti è indispensabile per portare produttività e redditività alla tua struttura, ecco pronti per te alcuni consigli utili al potenziamento del tuo team !

I DIPENDENTI MOTIVATI ARRICCHISCONO LA STRUTTURA

– ASCOLTA, COMPRENDI E DAI VOCE

Ricorda che il tuo personale, per arrivare dove è ora, ha superato una lunga serie di selezioni e prove ed è a tutti gli effetti un professionista nel suo settore. In quanto tale, se incoraggiato, potrebbe consigliarti idee e cambiamenti per accrescere il valore complessivo dell’ impresa. E’ fondamentale che il tuo team si senta libero di esprimere, con rispetto, i suoi pensieri e i suoi dubbi, e tu, da buon Manager devi sviluppare un ascolto attivo per cogliere ed apportare le modifiche opportune.

– STIMOLA LA CRESCITA DEI TUOI DIPENDENTI

Come ho già argomentato in un precedente articolo, la motivazione e la formazione costante dei tuoi dipendenti è fondamentale. Offri al tuo team la possibilità di crescere ed aumentare le proprie conoscenze. Spesso non vedere un margine di sviluppo davanti a sé, può portare i dipendenti a cercare un altro posto di lavoro mossi da una grande sensazione di infelicità e insoddisfazione.

– PERDONA LA DISTRAZIONE, I DIPENDENTI HANNO DIRITTO AD UNA SECONDA POSSIBILITÀ

Commettere errori è normale, capita a tutti, sicuramente anche a te. Soprattutto a causa di un ambiente pesante o teso, i dipendenti potrebbero distrarsi e perdere, per esempio, scadenze importanti o contatti degli ospiti; offrire loro comprensione può aiutare a distendere il clima lavorativo e a collaborare con sintonia. Punire drasticamente ogni svista, può ridurre al minimo l’entusiasmo dei dipendenti che continueranno a sbagliare. È utile ricordare che: “sbagliare è umano, perseverare è diabolico”, quindi se davanti a voi avete un personale che cade sempre nello stesso errore, il perdono non basta più.

– INVESTI SU UNA PIATTAFORMA HR

Un’innovativa piattaforma per la gestione delle risorse umane, può aiutarti, non solo a gestire, ma anche ad assumere e conservare con cura i talenti della tua struttura, che sono il tuo tesoro più grande. Corsi di formazione a premi o calcolo delle prestazioni per servizio sono alcuni dei fattori che potresti inserire per coinvolgere il tuo team.

In sintesi, mantenendo la giusta distanza, mettiti al loro livello; collabora e assorbi come una spugna le sfumature dei loro pensieri per trasformarle in opportunità di rendita per la struttura e di crescita per loro. Ricorda di festeggiare insieme i traguardi raggiunti e l’impegno per arrivarci.

28 novembre 2019 0 Commenti Articoli, Download

RECLAMI COME FORMA D’ARTE

RECLAMI IN TUTTE LE SALSE E PER TUTTI I GUSTI… A VOLTE RIUSCIRE A GESTIRLI È VERAMENTE UNA SFIDA!

Già, può sembrare  un’esagerazione ma io la gestione dei reclami la considero una vera e propria sfida. Nessun settore che offre servizi al pubblico è escluso da questa “divertente” attività. RECLAMI COME FORMA D'ARTE

Nel settore alberghiero i problemi e gli scontenti possono essere tanti, tantissimi, perché gli ospiti hanno alte aspettative per il loro soggiorno e quindi ogni cosa deve essere sempre al di sopra di come se la immaginano prima di partire da casa. I reclami possono essere infiniti e riguardare, a seconda del tipo di struttura e di clientela, i servizi, la pulizia delle camere, la formazione ed educazione del personale, il ristorante e una serie infinita di altri fattori.

Ho voluto racchiudere in questo articolo i principali reclami che gli ospiti fanno in tutto il mondo. Ti elencherò  i “5 problemi universali” e proverò a darti qualche spunto su come affrontare queste comuni situazioni.

1- PULIZIA DELLE CAMERE… NON BASTA MAI

Proprio così, non basta mai.Chi entra in una delle tue camere d’albergo si aspetta di trovare, giustamente, un paradiso fatto su misura per lui e una pulizia esemplare in ogni piccolo angolo della stanza e anche quando credi di aver fatto del tuo meglio, credimi, ci sarà sempre chi vorrà o richiederà qualcosa in più.

Sporcizia, camere disordinate o poco curate sono assolutamente da evitare, ma mi preme ammettere che molti ospiti vanno alla ricerca del famoso “ago nel pagliaio” anche solo per ricevere una riduzione del prezzo o qualche servizio in omaggio.

Sia nel caso in cui realmente ci sia bisogno di intervenire con una pulizia più approfondita, sia nel caso in cui ti rendi conto che l’ospite, magari anche in modo poco educato, vuole approfittare della situazione, cerca sempre la tua calma interiore, scusati per l’accaduto. Proponi un cambio stanza o semplicemente offri loro un trattamento spa gratuito per aspettare la pulizia della camera.

 2- WI FI GRATUITO… MA È LENTO O NON FUNZIONA

A causa della nostra dipendenza da Internet, una delle primissime cose valutate dai tuoi ospiti è proprio lei, la connessione wifi.

Molti avranno da lamentarsi perché lenta, molti altri perché non riescono ad accedervi e altri ancora perché la password è troppo complicata. Insomma in qualsiasi modo la metti avranno sempre qualcosa di cui discutere.

Sei a conoscenza di questo punto debole, perciò, corri ai ripari formando il tuo personale per saper dare tutti gli aiuti e i consigli richiesti dagli ospiti per l’attivazione del wifi, cerca di garantire una connessione veloce e pulita anche in base alla zona in cui sei ubicato e sostituisci i fogli con password scritta a mano con fogli stampati, più chiari e leggibili a tutti.

3- LA TEMPERATURA DELLA CAMERA… MAI COME LA DESIDERANO

Trovare e impostare la temperatura giusta nelle camere dei tuoi ospiti è impossibile, molto spesso non sanno nemmeno loro se sentono caldo o sentono freddo.Copia di RECLAMI COME FORMA D'ARTE

La temperatura è una parte vitale della comfort zone degli ospiti, non soddisfare questa comodità potrebbe costarti caro. Ascolta bene e mostra comprensione per questi reclami cercando di interpretare i bisogni dei tuoi ospiti. Offri supporto per dare informazioni sulle impostazioni del termostato automatico delle camere, così da renderli indipendenti.

Se renderli indipendenti non è la soluzione che vogliono, cambia strategia e renditi sempre reperibile e disponibile per cambiare direttamente tu la temperatura della stanza.

4- CAMERE INSONORIZZATE… SI, MA MAI ABBASTANZA

Quando le persone prenotano una stanza d’albergo, si aspettano di passare una o più notti isolati dal mondo, avvolti in un’aura di pace e silenzio. Molte volte questo desiderio è realizzabile, altre un po’ meno, perché non sempre dipende dalla struttura.

Il rumore può provenire dai corridoi o da altre stanze dell’albergo; è bene capire da dove proviene e cercare di fare abbassare i toni, se il problema persiste scusarsi con l’ospite e proporre un cambio stanza in un’area più tranquilla della struttura.

Il rumore può prevenire anche dall’estero, soprattutto quando le camere sono ai piani più bassi e vicine alla strada. La gestione di questi reclami è simile alla precedente, si prova a spostare gli ospiti su livelli superiori allontanandoli dalla strada. Se gli ospiti si rifiutano di abbandonare la loro camera, offrire gratuitamente tappi per le orecchie potrebbe essere un buon compromesso.

5- OFFRI TUTTI I SERVIZI… MA NON COME LORO VORREBBERO

Ti impegni ad organizzare la prestazione migliore per i tuoi ospiti, ma spesso non è quello che si aspettano. Tantissimi sono i reclami che interessano i servizi della struttura. Gli scontenti possono interessare i pasti del ristorante, un servizio in camera scadente o in ritardo rispetto alla prenotazione, la mancanza di personale per ordinare un trattamento benessere e molti altri. Che siano mancanze reali o meno.. il cliente ha sempre ragione.Ogni reclamo sul servizio deve essere gestito con cura, è sempre bene scusarsi e quando possibile offrire un’alternativa, anche fuori dalla propria struttura, ma che sei certo possa soddisfarli.

Questi sono solo 5 dei miliardi di reclami che ogni giorno potresti ricevere dai tuoi ospiti, preparare e formare il tuo personale a fronteggiare queste situazioni è molto importante e ne va della tua reputazione da albergatore.

21 novembre 2019 0 Commenti Articoli, Download

FESTIVITÀ IN ARRIVO, AUMENTIAMO I RICAVI!

FESTIVITÀ IN ARRIVO, AUMENTIAMO I RICAVI!

Pacchetti dedicati, offerte in struttura e promozioni lancio, sono solo alcune delle cose che possono aumentare le entrate alla tua struttura in prossimità delle feste. 

FESTIVITÀ IN ARRIVO, AUMENTIAMO LE ENTRATE

Con oggi mancano due settimane esatte al Black Friday, un giorno dove, specialmente online, negozi, agenzie e strutture concedono vasta gamma di sconti, offerte e promozioni ai più rapidi del web. Questa giornata, se pur non festiva, è ormai punto di riferimento per tutti coloro che si vogliono avvantaggiare per prenotare vacanze, esperienze o semplicemente per acquistare il miglior regalo di Natale ad un prezzo scontatissimo.

Siamo abituati a pensare che giornate come questa siano opportunità di guadagno solo per le attività commerciali del settore tecnologia/informatica o della moda, ma non è così. Il Black Friday è una incredibile opportunità per aumentare le entrate e l’occupazione della tua struttura alberghiera direttamente dal tuo sito web.

Ecco a te alcuni consigli da mettere in pratica subito per far fruttare a tuo favore le prossime festività!

1- ABBRACCIA LE FESTIVITÀ

Probabilmente anche tu, come me, starai realizzando ora che il Natale è alle porte, ma niente panico, siamo ancora in tempo per posizionarci in vantaggio rispetto ai competitor. Come già sai, la gente si appresta all’acquisto dei regali di natale, un paio di settimane prima del 25 Dicembre, perciò, è ora di agire!

Come ti anticipavo prima, molti amano approfittare di giornate come il Black Friday per fare acquisti convenienti, tra buoni regalo in strutture alberghiere, pacchetti vacanze e coupon, i picchi di vendita aumentano e perdere questa occasione sarebbe veramente un peccato. Cogli sempre il potenziale che c’è dietro ogni festività, gioca con temi appropriati, pulsanti e Call to Action divertenti e utili ad attirare traffico sul tuo sito. Fa in modo che i pulsanti invitino gli utenti a cliccare per fare azioni specifiche come ” La vacanza di Natale giusta per te“, pochi caratteri possono colpire un visitatore e trasformarlo in cliente pronto all’acquisto della vacanza.

2- GIOCA IN ANTICIPO

Tutto l’anno le festività non fanno che darsi il cambio, prima del termine di una, già è tutto pronto per quella dopo, e così via. Gioca d’anticipo anche tu e stuzzica i tuoi clienti con offerte dedicate al periodo in arrivo. Definisci gli obiettivi e pianifica una strategia aiutandoti con i social media, organizza eventi e fai sponsorizzazioni Facebook o Instagram per far conoscere a più persone possibile le tue iniziative. Rendi i tuoi profili social in linea con la festività al quale vai incontro, imposta banner o un conto alla rovescia per la fine dello sconto lancio. Fai in modo che nell’utente nasca la necessità di prenotare l’ultimo buono sconto per le sua vacanza.

Crea interazione con i tuoi clienti e testa la Gamification, per esempio, la creazione di giochi o concorsi interattivi che hanno come fine quello di offrire, a chi vi partecipa, premi in denaro o un’anteprima delle prossime offerte.

3- CONTROLLA LE TUE OFFERTE

Giocare in anticipo ti dà la possibilità di prepararti ad accogliere i clienti senza distruggere le loro aspettative. Non hai scuse e devi assolutamente concentrarti nel controllo di tutti i banner, i link e i pulsanti contenenti le offerte. Prendi in considerazione la creazione di Landing Page, pagine esterne al sito, contenenti tutte le offerte in programma per le prossime festività. Mettiti nei panni dei clienti e rendi il loro percorso di acquisto il più semplice, veloce e intuitivo possibile. FESTIVITÀ IN ARRIVO, AUMENTIAMO LE ENTRATE

4- INVESTI SUL VALORE AGGIUNTO

Ritornando all’esempio del Black Friday, non esagerare con sconti stravaganti. Ogni promozione deve essere misurata in relazione alla propria linea di fondo, non esagerare e non rischiare di rompere equilibri raggiunti dopo anni di lavoro e sacrificio.

Il mio consiglio è di creare offerte esclusive in termine di valore aggiunto. Pensa ad Upgrade gratuiti come la colazione inclusa nel prezzo, pacchetti di experience sul territorio, punti fedeltà, promo su soggiorni superiori alle 3 notti e così via. Pensa a ciò che può farti scegliere da un cliente senza intaccare le tue entrate.

Se il tuo bilancio ti permette di scontare una certa percentuale su camere o pacchetti, perfetto, fallo! Ma se il periodo è incerto, non illuderti che un’offerta in termini economici possa farti aumentare le entrate.

5- COINVOLGI CON IL POTERE DELLE E-MAIL

L’e-mail marketing, se fatto bene, è ancora oggi l’alleato perfetto per coinvolgere i tuoi clienti. Studia una campagna accattivante per far sentire speciali i tuoi clienti abituali e per corteggiare i potenziali clienti con attività di remarketing. Proponi layout su un tema specifico e rendi visibile il motivo per il quale hai mandato il messaggio: ” voglio fare uno sconto, proprio a te che stai leggendo”, crea un collegamento diretto al tuo sito web o alla landing page dedicata, per indirizzare i lettori direttamente alla prenotazione o all’acquisto dei tuoi servizi.

In conclusione posso consigliarti di fare promozioni lancio in occasione di festività in un breve periodo. Dalle 24 alle 72 ore, questo farà nascere nel cliente il bisogno di “prendere al volo” questa promo, senza farsela scappare.

14 novembre 2019 0 Commenti Articoli, Download

FORMAZIONE E MOTIVAZIONE DEL TUO PERSONALE

Come Manager o Direttore della tua struttura, hai mai dato importanza alla formazione e alla motivazione dei tuoi dipendenti?

formazione e motivazione del personale

Spesso trovare la risposta giusta è difficile, ogni azienda ha delle visioni diverse su formazione e motivazione del personale e io sono qui proprio per darti qualche spunto a riguardo. Ogni nucleo aziendale, compresa l’attività alberghiera, è formato da persone le quali hanno pensieri, situazioni e modi di agire totalmente differenti gli uni dagli altri.

Arrivare a riconoscere la tua azienda come un insieme di persone, non più oggetti, è un passo importante rispetto al passato ma non è del tutto sufficiente. Le persone per lavorare come tu ti aspetti hanno bisogno di attenzioni, di essere formati e costantemente motivati.

Sappiamo bene entrambi che l’assunzione di nuovo personale è destabilizzante, perché spesso potrebbe essere un investimento economico a rischio. Ogni nuova assunzione crea aspettative e preoccupazioni nel manager, nel suo team e allo stesso tempo, nella persona assunta nascono dubbi, ansie e paure per un presumibile fallimento.

Sono tanti i consigli e i suggerimenti che potrei darti nel campo della formazione, ma in questa occasione ti lascerò pochi ed importanti spunti.

Parla, Leggi e Dimostra

Molti formatori prediligono esclusivamente una di queste tre vie escludendo così una buona fetta di uditori. É necessario tenere a mente che non tutti apprendono alla stessa maniera; c’è chi sa ascoltare, chi sa solo leggere e chi è estremamente visivo ed ha quindi bisogno di vedere in modo concreto ciò di cui si discute. Assicurati che le informazioni passino per tutti e tre i canali attraverso procedure, PowerPoint o volantini cartacei dedicati. Fai in modo che possano mettere subito in atto le abilità acquisite.

Condividi le tue aspettative

Durante la ricerca di personale si commette spesso l’errore di condividere solo informazioni di base, senza entrare nei particolari ed evitare di abbattere i candidati prima del tempo. Questa pratica, molto in voga nel mondo del lavoro, è in realtà sbagliata. Delineare e specificare i requisiti richiesti per una posizione lavorativa, sia per esperienze passate che per formazione, è indispensabile ed è sinonimo di trasparenza e professionalità. Delineare un profilo tipo ti aiuterà a fare una prima scrematura dei candidati e agli stessi eviterà di perdere del tempo.

Gestisci e mantieni un orientamento gestibileformazione e motivazione del personale (2)

Studia un programma facilmente gestibile e coinvolgente che permetterà una formazione e motivazione molto più efficace. Crea un percorso di formazione breve ma intenso, inserisci tempi di pausa e alternali a momenti di azione e movimento dove il tuo team potrà mettere in pratica  le nozioni apprese. É una buona idea quella dell’orientamento a gruppi che permette al tuo nuovo team di incontrarsi prima e dopo il training e di legare prima del servizio.

MANAGER: ERRORI E CONSAPEVOLEZZA

Duro lavoro, sacrificio e tenacia ti hanno portato a questo punto: Sei finalmente un Manager.MANAGER: ERRORI E CONSAPEVOLEZZA

Magari a seguito dell’apertura della tua attività o per una promozione di ruolo , in entrambi i casi ora sei responsabile dell’intera organizzazione e soprattutto del tuo team.

Mi piace essere sincero e dirti sin da subito che come nuovo Manager commetterai innumerevoli errori e questa sarà la tua fortuna!

Commettere errori, oltre che umano, è anche il miglior modo per imparare a non inciampare di nuovo sugli stessi ed aumentare la tua consapevolezza. Come nella vita, anche in questo percorso troverai tante trappole e dovrai trovare il modo per liberarti, rimediare e uscire più forte di prima.

Le trappole meno visibili saranno quelle che più si faranno sentire.

Molti Manager con i quali ho avuto modo di lavorare, partono con obiettivi precisi, quali costruire relazioni solide con i propri dipendenti e collaboratori e migliorare le prestazioni organizzative. Purtroppo in tanti casi si raggiunge proprio il contrario di questi obiettivi.

Con questa breve guida voglio aiutarti a saper riconoscere le trappole, evitare errori e raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato all’inizio della tua carriera da Manager.

1- FINGI FINO A CHE NON PUOI FARNE A MENO

Molti nuovi Manager iniziano il loro percorso cercando di imitare i capi precedenti o sentendosi già arrivati, come se già sapessero fare tutto.

Quando c’è un cambio Manageriale, è facile che i dipendenti giudichino e facciano paragoni tra la nuova e la vecchia organizzazione. Il Manager che si sente perfetto, farà finta di nulla e non cercherà aiuto o consiglio dai suoi collaboratori per paura di sapere la verità o ancora peggio di rendersi vulnerabile. Mossa sbagliata!

Chiedere aiuto è importante perché ti dimostrerai onesto e autentico agli occhi dei dipendenti e potrai captare informazioni utili a migliorare il tuo lavoro.

2-MICROMANAGEMENT

Con questa etichetta è definito uno stile manageriale dove il Manager, solitamente caratterizzato da un ego smisurato, osserva, controlla e analizza ogni minimo movimento dei suoi dipendenti e collaboratori. É molto facile cadere in questa trappola quando nelle mani ti ritrovi un’autorità importante.

Con il Micromanagement si crea un ambiente scomodo per i tuoi dipendenti che non si sentiranno liberi di lavorare con la libertà che meritano; Si sentiranno come in una gabbia e questo può portarli a chiedere trasferimenti, licenziamenti o a lavorare contro voglia, in modo negativo e senza risultati.

Come Manager è giusto che tu ti prenda il tempo per comunicare loro obiettivi, visioni e aspettative, è corretto che tu sia presente come sostegno e spalla, per assicurarli sulla tua disponibilità ad aiutarli in caso di bisogno.

Saper gestire il tuo ego e “lasciar fare” ad ognuno dei tuoi dipendenti la sua parte creerà un forte legame di fiducia e di conseguenza risultati positivi.

3- ASCOLTARE E NON GUARDARE

Anche se al giorno d’oggi è risaputo che il linguaggio del corpo urla più di qualsiasi altra cosa la verità, molti Manager sono ancora fermi alla comunicazione prettamente verbale.

É molto facile cadere in questa trappola che però può portare a fare considerazioni e scelte sbagliate. Quando parli con un dipendente, o più in generale con qualsiasi persona, fai caso a come si muove, allo sguardo e alla postura, non ignorare mai atteggiamenti strani e cerca di porre domande più specifiche per chiarirti qualche dubbio.

4-DIVENTARE AMICO DI TUTTI

Molto spesso, per paura di non piacere, i nuovi Manager tendono a cercare un rapporto di amicizia con i propri dipendenti. Sbagliato!

Creare un contesto sereno è ben diverso da creare un legame di amicizia, morbido e permissivo che può portare i dipendenti a sentirsi in dovere di metterti i piedi in testa un giorno, o l’altro.

Accetta che non tutti possono piacere al primo colpo, fai fede ai tuoi valori e lavora con trasparenza, così i tuoi collaboratori impareranno ad apprezzarti e rispettarti e nessuno sarà contro di te.

5- NON SAPER PRENDERE DECISIONI

Molto spesso capita che all’inizio di una carriera Manageriale, non ci si senta pronti a prendere delle decisioni riguardo ad un contesto lavorativo che non conosciamo abbastanza. Capita anche di voler fare tutto perfetto e temporeggiare troppo per arrivare a prendere una decisione, quando ormai è troppo tardi.

Ricorda che il modo in cui prendi le decisioni dall’inizio diventerà un’abitudine per te e chi ti sta intorno.

Fidati del tuo intuito!

Non restare fermo settimane per prendere una decisione, perché nella maggior parte dei casi più aspetti, più si creano dubbi e più cadi in errore.

Ora che sei un Leader sei responsabile delle tue decisioni e delle tue azioni. Capiterà quasi sicuramente di prendere decisioni sbagliate, ma andrà comunque bene perché ti serviranno ad imparare.

Per concludere voglio darti dei consigli preziosi.MANAGER: ERRORI E CONSAPEVOLEZZA

Ricordati che l’azienda non sono i computer, i mobili o le pareti, l’azienda sono le persone che mettono anima e cuore in un progetto. Sono persone come te, con le loro ansie, paure , momenti si e momenti no. Cerca di prenderti sempre del tempo per capire, comprendere ed ascoltare, perché, se non sono d’accordo con te, c’è sempre un motivo e scoprirlo può aiutarti a migliorare.

Spero che tu prenda spunto da questa lista per fare del tuo meglio e ti auguro tanto successo nella tua carriera Manageriale!

Massimizzare il ROI salvaguardando la qualità del servizio

Nel settore dell’ospitalità le strategie aziendali sono molto complesse. Per massimizzare il ROI (Return on Investiment) spesso si potrebbe rovinare la qualità del servizio offerto.

Partiamo per gradi. Ogni dipartimento della tua struttura, opera con KPI (Key Performance Indicator) strutturati e inseriti nel controllo di gestione.

Ogni KPI, oltre che essere usato come strumento di controllo delle performance, può essere usato come strumento di pianificazione aiutando la programmazione di attività future, nell’ottica del miglioramento dell’ azienda.

La cosa di fondamentale importanza per la crescita dell’azienda,  è che tutti i dipartimenti cooperino per raggiungere gli stessi obiettivi.

Massimizzare il ROI salvaguardando la qualità del servizio

Ma, quali sono questi obiettivi e come posso individuarli?

Non è semplice definire gli obiettivi, soprattutto quando in gioco c’è l’andamento di un’azienda. Richiede uno studio concreto di tutte le variabili, perchè può bastare poco per far crollare il ROI.

Prima di tutto, hai bisogno di una strategia che ti aiuti a definire quali sono i tuoi obiettivi. Ti faccio un esempio.

Ipotizziamo che dopo una lunga fase decisionale i tuoi obiettivi fossero quelli di:

– Aumentare l’efficacia e la produttività della tua azienda;

-Incrementare la linea di fondo;

-Ottenere una cultura, un bagaglio di esperienze dei tuoi clienti soddisfatti.

Dal punto di vista operativo, il raggiungimento di questi obiettivi è possibile sulla base di tanti fattori ma nella maggior parte dei casi è il fattore tecnologia che fa si che tutto avvenga.

Con software, programmi e soluzioni studiate su misura per te è del tutto possibile ottimizzare tanti processi che hanno impatto sulla produttività della tua azienda.

Contribuendo alla linea di fondo e diminuendo tempi e risorse, è facile vedere come il raggiungimento degli obiettivi si avvicina, ma è qui che è più facile compromettere il fattore CX ( Customer Experience) con metodi e strategie imperfette.

Oltre al ROI è importante che tu sappia leggere e capire tutto il processo e la Customer Journey del tuo cliente, così potrai creare una pianificazione strategica mirata, con obiettivi concreti e raggiungibili.

Puntare tutto sul ROI può, molto spesso, portare ad una perdita se non si analizza bene tutto il contesto e contorno.

Parola Chiave : Approfondimento!

Approfondire diverse tematiche, come la Customer Journey dei propri clienti è fondamentale per aumentare i flussi di lavoro.

Facendo un passo indietro, ti invito a seguire questo ragionamento. Per massimizzare ROI e avere un’azienda che funziona, è fondamentale porsi dalla parte del cliente, analizzare dati, processi e i punti deboli che potrebbero influenzare in maniera negativa il suo percorso. Mettiamo il caso che un cliente voglia prenotare una stanza nella tua struttura, ma che per farlo non riesce:  ad aprire il sito web, il sito web è complesso e non sa come muoversi, non trova contatti telefonici, ci sono poche informazioni o non riesce a leggerlo da mobile, tutte cose che potrebbero portarlo dal tuo sito A al sito B di un tuo concorrente.

Approfondire su gusti, abitudini e desideri dei consumatori, ti farà essere sempre un passo avanti agli altri ed è questo che porta la CX in alto.

Miglioramenti del tuo sito, per esempio, aiutano CX e ROI contemporaneamente, questo perché vengono automatizzati processi semplici, che consentono ai tuoi clienti di cercare e trovare informazioni in modo del tutto smart, e anche a te di monitorare costantemente il tuo andamento senza dover richiedere o aspettare un bilancio di fine anno.Massimizzare il ROI salvaguardando la qualità del servizio

Massimizzare e automatizzare i processi migliora il flusso di lavoro all’interno della tua azienda, risparmiando tempo si ha influenza positiva sull’efficienza e la produttività del Contact center, cioè l’assistenza e l’attenzione al cliente e perciò migliora CX .

Ci tengo molto a sottolineare un concetto chiave sul quale molte aziende si perdono, e cioè che  tempo risparmiato = redditività per l’azienda,  sappiamo che non è proprio così!

Affinchè il ROI funzioni, ogni ottimizzazione deve essere progettata anche in base alle esigenze, alle richieste e aspettative del cliente, la sua esperienza complessiva deve lasciargli solo buoni ricordi.

Un metodo per ottimizzare costi e tempi per la tua struttura potrebbe essere, per esempio, una macchinetta Self-Service per il check-in, ma sei sicuro che potrebbe essere la scelta giusta anche per i tuoi clienti ?

Capire se e come gestire un cambiamento non è facile, ma ti assicuro che potrebbe cambiare il tuo modo di lavorare e far crescere i tuoi profitti. Imparare a leggere quali sono i bisogni dei clienti aiuta ad aumentare la loro CX, li fidelizza e offre a te azienda la possibilità di ottenere e produrre un ROI nel lungo termine, decisamente più vantaggioso di quello a breve termine.

Se il cliente è soddisfatto lo saranno anche i tuoi profitti!

Come sfruttare la potenza di Google MyBusiness

Quando due studenti universitari hanno sviluppato e progettato Google, non credo si aspettassero l’impattoCome sfruttare la potenza di Google mybusiness
raggiunto oggi, in questo periodo storico.

Google è stata fondata solo nel 1996 e ad oggi è la potenza digitale mondiale in assoluto, in tutti i settori economici e non.

Fa ormai parte della vita quotidiana di ognuno di noi ed è sempre presente per qualsiasi bisogno o necessità.

Con dispositivi sempre più Smart e tecnologici, quali per esempio Google Home o Google Nest, non abbiamo nemmeno più bisogno di scrivere, basta parlare e questi eseguono i  nostri ordini o rispondono alle nostre domande.

Come dicevo, Google opera in tutti i settori e questo non esclude in alcun modo quello turistico e alberghiero. Infatti, più dell’87% delle ricerche fatte dagli utenti, per iniziare a pianificare viaggi e vacanze, inizia proprio su Google.

Il panorama digitale odierno, ci “obbliga”, sempre di più, a gestire strumenti di comunicazione e marketing, come il sito web, il blog o la newsletter, e conseguentemente i vari Social Media.

In modo più diretto direi che, gestire una buona reputazione online, in particolare su Google, deve essere o diventare una priorità assoluta, se si vuole restare in piedi contro la tempesta.

Il modo per avere sempre tutto sotto controllo è creare, quindi,  un account Google MyBusiness.

In questo articolo ho raggruppato 5 modi per saper utilizzare e sfruttare al meglio Google MyBusiness.

1. Gestisci le informazioni sulla tua attività

Iniziamo da quella che potrebbe essere la parte più semplice e forse anche più noiosa, del tuo profilo Google My Business.

Per poter dare credibilità al tuo profilo, nonché alla tua attività, devi aggiungere per prima cosa, le informazioni indispensabili per gli utenti, quali:

•Orari di aperturaCome sfruttare la potenza di Google mybusiness

• Giorni di apertura, inclusi o esclusi festivi, periodi di ferie, ecc.

• Una descrizione breve, ma significativa, dei prodotti e servizi da te offerti. Ad esempio se il tuo hotel, oltre alle camere, offre servizio wellness o spa, inserisci gli orari e l’eventuale possibilità di usufruirne fuori dalla prenotazione della camera.

• Numero di telefono, cellulare o fisso. Indica quello ufficiale dove puoi assicurare una risposta celere.

• Indica i metodi di pagamento

• Data di prima apertura dell’azienda

• Cronologia rapida della tua azienda.

In breve, quindi, fornisci tutte le informazioni di base che le persone sperano di trovare sul tuo conto, così potrai incuriosirli e indirizzarli sul tuo sito Web. Assicurati di offrire loro ciò di cui hanno bisogno.

2.Gestisci le immagini della tua attività

Saper gestire la tua immagine, soprattutto su Google non è mai stato importante come in questo momento.

Utilizzando delle buone e significative immagini  puoi raccontare la storia del tuo progetto e della tua azienda. Il famoso e tanto chiacchierato Storytelling.

Tuttavia, molti sottovalutano che la presenza sui propri canali di belle immagini, possa realmente avere impatto sui risultati organici.

Crea contenuti in grado di raccontare la storia della tua attività a 360 gradi . Gli utenti molte volte scelgono una struttura, piuttosto che un’altra,  anche solo dalla bellezza di un’immagine. Una bella immagine viene condivisa dagli utenti e crea traffico.

Non avere foto sui propri canali o averne di scadenti o poco brillanti, può incoraggiare gli utenti a passare al tuo diretto concorrente, che al contrario di te è presente con foto o video che catturano la sua attenzione.

 3. Crea contenuti da inserire nel Google’s Knowledge Graph

Nell’ultimo periodo, Google ha sviluppato una nuova funzionalità, il “ Grafico della conoscenza“.

Questa funzione, dopo il successo ottenuto in America, è stata lanciata anche in Italia perché costituisce un’ ottimo modo per permettere alle aziende di postare i propri contenuti, e per gli utenti di trovare più informazioni possibili.

I contenuti di questo grafico appaiono agli utenti in una casella informativa accanto ai risultati della ricerca di Google.

Per avere un impatto positivo devi creare un messaggio contenente tra i 100 e i 300 caratteri,  inserire l’immagine che più ti rappresenta, per esempio, il tuo logo o il logo della tua attività ed aggiungere un link in uscita che reindirizzi gli utenti al tuo sito Web.

Con questo nuovo strumento fornito da Google, potrai vedere aumentare le visualizzazioni del tuo sito Web in accordo con quella che è la tua presenza online. Google vuole darti l’opportunità di aggiungere informazioni importanti sulla tua attività, approfittane!!

4. Geolocalizzati su Google Maps Come sfruttare la potenza di Google mybusiness

Google Maps è sicuramente la funzione di Google più utilizzata dagli utenti.

A differenza dei classici, e ormai antiquati GPS , questa funzione è molto più precisa e fornisce un’anteprima delle informazioni di base del luogo che vogliamo raggiungere .

É fondamentale che tu sia presente su questa mappa virtuale e che tu inserisca la posizione esatta della tua attività, per evitare di portare un tuo cliente da un’altra parte. Controlla sempre che il marcatore Google sia esattamente posizionato nel punto giusto e che l’account collegato a quella posizione abbia indicato lo stesso indirizzo.

5.Rispondi alle recensioni

Infine, ma sicuramente non perché meno importante, ti consiglio di imparare a gestire e rispondere a tutte le recensioni sul tuo conto, che queste siano positive o negative.

Ormai Google spinge sempre più i suoi utenti a rilasciare una recensione, un’ immagine o un video per dare il suo parere sull’esperienza vissuta. Per questa ragione i più esperti, indicano che ormai solo il 14% della popolazione fa affidamento sulle pubblicità tradizionali, mentre il restante 86% si affida completamente alle recensioni che perfetti sconosciuti forniscono sul Web.

In questo momento Google è molto vicina ad essere il primo sito di recensioni nel settore viaggi, superando anche Trip Advisor o Booking.com.

Gestire, rispondere e prendere in considerazione ciò che gli utenti esprimono sul tuo conto, può aiutarti a mantenere alta la tua reputazione ma anche a migliore in molti aspetti che fino a quel momento potresti aver tralasciato.

Come dico ogni volta che ti lascio una serie di consigli, non esiste un passaggio più importante di un’altro. Inizia subito a sfruttare delle funzionalità che possono migliorare la tua presenza su Google.

GESTIONE ALBERGHIERA PERFETTA? I 7 PASSI DA FARE

In realtà, credo non esista una gestione alberghiera perfetta per tutti, perché ognuno ha necessità, abitudini o visioni diverse su come fare fruttare il proprio business. Allo stesso tempo, credo che la combinazione di alcune regole o consigli di base possano di gran lunga migliorare le potenzialità della tua struttura.GESTIONE ALBERGHIERA PERFETTA? ECCO I 7 PASSI DA FARE

A differenza del passato, oggi viaggiare è diventata una vera e propria arte, oltre che una necessità. Complice l’aumento di lavoratori freelance, il costo più basso dei voli e la voglia di godersi esperienze e tempo di qualità, giovani e meno giovani sono sempre più spinti a viaggiare e tutto ciò è assolutamente positivo per te, perché la tua struttura può trarne tantissimi benefici!

Ovviamente, per saper gestire questi benefici e farli fruttare al meglio, sono necessari dei cambiamenti di gestione.

Devi essere creativo, aperto e disposto a seguire i trend del mercato che ti circonda.

 Credo che tu possa mettere subito in moto la tua creatività seguendo questi 7 passi che possono aiutarti, in modo semplice, a modificare la gestione del tuo hotel per aumentare la tua attività.

 1- Cura i tuoi spazi e rendili BELLI

Prima di ogni altro aspetto, oggi si valuta un luogo in base alla sua cura dei particolari nonché la sua bellezza.

Forse conosci già il detto: “ questo è un posto #instagrammabile “ , un gergo nuovo, giovanile e prettamente Social ma che sta ad indicare un posto talmente bello e particolare che deve essere immortalato.

Impegna creatività ed energie, nella nuova gestione, per creare spazi dove gli ospiti devono voler fare una foto da mostrare al mondo intero.

Segui uno stile per tutti gli spazi, anche in base all’area in cui ti trovi.

Per farti un esempio, se il tuo hotel si trova in centro città, cerca di crea un look moderno, sofisticato e ricercato, se ti trovi in montagna, crea ambienti rustici e sfrutta una bella vista, può sembrarti un investimento poco utile, ma fidati, non è così.

2. Segui le tendenze

Riuscire a seguire le tendenze è molto importante.

Personalizzando i tuoi spazi, devi saper stare al passo con i tempi, che corrono e cambiano sempre più velocemente.

Non è semplice e come tutti i cambiamenti richiede sforzi, non solo economici ma anche di creatività.

Seguendo le tendenze riuscirai ad offrire ai tuoi ospiti quello che vogliono e in alcuni casi anche ad anticipare le loro necessità e richieste.

Un paio di esempi: viviamo nell’era plastic-free, via a consumismo e inquinamento, BENE, adeguati con soluzioni che possano mettere in luce questo dettaglio di non poco conto, oppure, adegua la tua cucina alle mode di oggi, vegan food, healthy food e cucine basate su un’alimentazione meno tradizionale, cambia, modifica o aggiungi nel tuo menu piatti che rispondono alle necessità di oggi e fai leva su questi dettagli per attirare clienti. Da loro ciò che si aspettano, ma non dimenticarti di dare colore con il tuo tocco personale.

3.Lavora con le imprese locali

Connettiti con le imprese che ti circondano, non isolarti ma allarga il tuo business e la tua attività.

Crea legami con fattorie, ristoranti, fornai o altre imprese che, come te, offrono un’esperienza ai propri clienti, assicura ai tuoi ospiti, cibo di qualità, pasta e pane fresco o attività ricercate. Se l’unione fa la forza, perché non provarci!

Anche in questo caso, è importante una gestione impeccabile per studiare un’offerta che spinga gli altri a voler collaborare con te.

Cerca di entrare in contatto con wedding planner nella zona, questi contatti generano contatti ed un ritorno economico di non poco conto.

4.Ottimizza i tuoi spazi

Prima di cercare un contatto con le imprese a te vicine, assicurati di offrire uno spazio adeguato all’organizzazione di eventi, conferenze o matrimoni.

Non è  né semplice, né economico, ma può portarti a fare quel passo in più per conquistare una fascia di clienti ancora più ampia.

L’industria alberghiera ha bisogno di adattarsi alle esigenze che cambiano continuamente e se vuoi portare la tua struttura sulla via giusta, è fondamentale ampliare e ottimizzare gli spazi per offrire quel qualcosa in più, che non guasta mai.

5.Investi sulla formazione

Oltre ad avere un hotel bello, moderno e al passo con i tempi, devi investire sulla formazione dei tuoi collaboratori.

Tieni a mente che il vero biglietto da visita per il tuo hotel sono loro, le persone che ci lavorano e che hanno un contatto diretto con i tuoi ospiti.

Investi sui migliori corsi di formazione così saprai di avere al tuo fianco persone responsabili, professionali e attente nel superare sempre le aspettative degli ospiti.

6.Usa i Social MediaGESTIONE ALBERGHIERA PERFETTA? ECCO I 7 PASSI DA FARE

Sicuramente avrai già sentito parlare di Social Media, piattaforme dove è possibile con poco investimento far conoscere al mondo il proprio business. Si basano principalmente su immagini o video e girano nel web in maniera incredibile, tanto che possono far conoscere persone, negozi o attività da una parte del mondo all’altra.

Utilizzarli, nella tua nuova gestione, può essere solo positivo per i tuoi interessi.

Pensa un attimo alla tua struttura, hai creato ambienti che, come ti dicevo prima, sono #instagrammabili, belli da vedere e fotografare ed è proprio sull’estetica che si basano i Social quindi sei già a metà dell’opera!

I principali canali, Instagram, Pintarest o Facebook, per esempio, hanno una potenza promozionale molto rilevante, ed utilizzare questi mezzi può davvero portarti ad essere conosciuto da un grande pubblico.

Devi solo trovare quel particolare che ti fa essere vincente nei confronti dei tuoi social competitors, investi su belle foto professionali per far vedere al mondo cosa si perde, presenta il tuo staff per far conoscere anche la parte più intima e bella della tua struttura.

La gestione dei Social Media può essere svolta da te in prima persona, da una persona interna che si occupa solo di questa mansione o puoi scegliere di affidarti ad un’agenzia di comunicazione che saprà, in base alle tue richieste, consigliarti e cucirti addosso l’abito giusto.

7.Usa testimonial

La vera forza dei Social Media è che le persone credono nelle altre persone, o meglio, credono in quello che vedono e si sentono consigliare da persone come loro.

Utilizza il feedback di un tuo ospite per avvicinare nuovi utenti, condividi una foto con loro, invitali a condividere a loro volta una foto, video o qualsiasi cosa, sui loro canali social, taggando o loggando il tuo hotel. Così chi vedrà quella foto sarà interessato a sapere di più su quella esperienza e magari tentato di prenotare la prossima vacanza proprio da te.

Piano, piano potrai anche pensare di investire su partnership con vari influencer del web, ossia personaggi famosi su questi canali, che sono seguiti da migliaia o milioni di follower (utenti). Il lavoro di queste persone è proprio quello di far conoscere ai propri seguaci i posti dove mangiano, alloggiano, comprano e così via. Potranno aiutarti a fare conoscere anche te!

Come ogni settimana provo a darti qualche consiglio che puoi mettere in pratica sin da subito per veder crescere il tuo business, questi 7 passi, per modificare la gestione del tuo hotel, possono davvero aiutarti, fai un passo alla volta e vedrai che ne varrà la pena! Cosa aspetti? Inizia subito!! 

COME COMBATTERE LE OTA AD ARMI (QUASI) PARI…

Negli ultimi anni, i rapporti tra albergatori e OTA si sono fatti sempre più complicati, una relazione continuamente al limite tra Amore & Odio. Sono addirittura intervenuti governi.

Colossi mondiali quali, per esempio, Booking.com o Expedia, con i loro grandi numeri, riescono a raggiungere ed aprire mercati che, per  albergatori e gestori di hotel piccoli ed indipendenti, diventano irraggiungibili.

Le piccole strutture, in un mercato a forte concorrenza e che non hanno le spalle coperte da grandi brand di settore, pagano commissioni molto più elevate e non avendo grossi budget per fare azioni di marketing e pubblicità per la propria struttura, spingono tutto nelle mani delle OTA.

E’ tuttavia indiscutibile che la forza commerciale e di posizionamento delle OTA supera di gran lunga la vostra, ma anche “David ha vinto contro Golia”, con astuzia e caparbietà…

Se anche tu ami il tuo prodotto e ci credi, lo senti esclusivo e ti senti contro un esercito globale di OTA e non sai come gestire ed incrementare l’attività del tuo hotel… ascolta cosa di dico!!

Ho spesso analizzato i vari mercati di riferimento e con queste poche righe cercherò di segnalarti soluzioni e aiuto per gestire i tuoi canali di distribuzione. In poche righe proverò a darti qualche buon consiglio per combattere le OTA con la loro stessa moneta e riuscire ad essere competitivo al pubblico anche con una piccola struttura indipendente.

1). OFFRI SOLO IL MEGLIO DEL TUO PRODOTTO

Uno degli stereotipi più frequenti nei consumatori è che le OTA possono offrire pacchetti migliori e tariffe più convenienti  rispetto ai singoli siti degli hotel.  NIENTE DI PIÚ FALSO!! .

Il concetto fondamentale, il primo dei miei consigli per la tua strategia di distribuzione, è che devi offrire sul tuo proprio sito web le tariffe migliori, con termini e condizioni più convenienti, senza svenderti o regalarti , ma valorizzandoti. Offri qualcosa di intangibile, di unico, di esclusivo, che nessuna OTA potrà replicare. Tu, albergatore, devi affrontare le convinzioni dei consumatori e riprendere il controllo della tua attività. Questa è la base per aiutarti ad aumentare entrate e profitti.

Negli ultimi tempi, le principali catene alberghiere nel mondo hanno riconosciuto l’importanza di abbattere questa percezione e convinzione, ed hanno studiato ampie campagne di marketing che comunicassero agli utenti un umile e semplice messaggio:

“5 buoni motivi per prenotare sul nostro sito alla tariffa migliore”

Offrendo la percezione che da te otterranno il meglio, i tuoi clienti aumenteranno le prenotazione dirette in struttura, ma cosa più importante, guadagnerai la loro fiducia (e sai bene che, nel tempo, si trasforma in “fidelizzazione” o, meglio ancora, in “referenza attiva”!).

2). RACCONTA UNA STORIA, LA TUA!

Un altro cavallo su cui puntare per il tuo sito web è senza dubbio la tua storia. Da dove sei partito e dove stai andando…

Le OTA sono delle piattaforme di prenotazione estremamente rapide, permettono prenotazioni in pochissimi passaggi (Booking.com ne ha fatto il proprio baluardo, riducendo i click per avere una prenotazione confermata con pochi passi), ma sono estremamente piatte e impersonali. Aprendo 10 hotel diversi su Booking.com è scontato pensare : “Ma sono tutti uguali, cosa cambia ?!”

Ecco il secondo trucchetto, gioca con l’empatia (se hai letto i miei precedenti articoli, sapresti di cosa parlo…). Il tuo marchio e la tua storia sono solo tuoi e rappresentano un punto di forza.

È fondamentale conoscere la tua utenza (a chi ti rivolgi?) per poter catturare al 100% la loro attenzione quando aprono il sito web, devi studiare le loro mosse sul web e dove navigano per poi poterli coinvolgere.

Raccontando la tua storia (un’attenzione particolare ai testi delle varie sezioni), il sito web diventa una panoramica, crea l’aspettativa, genera un’estensione dell’esperienza che potrà vivere nella tua struttura e deve, perciò, essere il più possibile vicina alla realtà per evitare delusioni.

Devi andare oltre le didascalie banali,  anticipare le possibili richieste più assurde o quelle che nessun ospite ha nemmeno ancora pensato. Nessun sito OTA offre questo tipo di informazioni, il tuo sito DEVE FARLO!

3). PACCHETTI COMPLETI

Molti albergatori, a causa di accordi con le OTA, rimangono bloccati e incapaci di reagire di fronte a proposte allettanti di facili guadagni, e quindi incapaci di creare e offrire tariffe più convenienti ai clienti diretti. Per ovviare a questo problema basta solo offrire un piccolo valore aggiunto. Qualcosa di intangibile. Fai partire la fantasia… Un late check out, un piccolo regalino di benvenuto, la bottiglietta d’acqua complimentary prima di coricarsi…

Questo è il mio terzo consiglio: gli ospiti cercano una vera e propria esperienza quando prenotano in una struttura, partono con mille domande che si sono creati guardando il tuo sito (un sito accattivante genera “aspettativa”…), quindi perché non accontentarli?? In fin dei conti, vogliono solo un’esperienza…

È molto semplice: prova ad aggiungere piccoli valori aggiunti come la colazione continentale in camera, il wi-fi o fibra per navigare più veloce e non solo ad una velocità che, a malapena, puoi scaricare la posta o controllare Facebook, programmi o abbonamenti particolari per guardare partite o serie tv. Piccole cose che possono farti scegliere…

Tante sono le cose che possono aggiungere valore ad una semplice prenotazione: crea, per esempio, esperienze uniche che sono in grado di generare pubblicità e passa parola ( eventi in hotel, iniziative culturali, visite particolari, eventi organizzati nel circondario, ecc), Offri la possibilità di personalizzare e modificare la prenotazione,  termini e condizioni più favorevoli. (Ricordatevi che non vendete solo camere, ma anche tutta una serie di altri servizi…)

Inoltre, se il tuo albergo dispone di una diversa gamma di tipologie di stanze, considera la possibilità di tenerti per te quelle di categoria superiore e offrire alle OTA solo quelle meno convenienti. IL TUO ALBERGO È “ESCLUSIVO PER OSPITI ESCLUSIVI”.

4). INVESTI SUL TUO MARCHIO

Una delle cose più frustanti che può capitare al tuo sito web, è che venga dirottato in chissà quale pagina del motore di ricerca (se vieni sbattuto nella seconda pagina, hai poche chance di esser prenotato…). Scompare e diventa anonimo nel “mare magnum” dei siti della tua stessa località…

Le OTA investono continuamente su annunci a pagamento Pay-Per Click (PPC), per posizionarsi tra i primi siti del motore di ricerca e strappare via clienti pronti ad effettuare un acquisto. Come può mai aumentare la sua attività una piccola realtà alberghiera quando le OTA dominano i motori di ricerca?

Il mio quarto consiglio, poiché gli annunci a pagamento coprono quasi le prime 5 voci del motore di ricerca, devi essere pronto a fare il loro gioco e fare offerte sul tuo marchio con PPC.

Devi apparire quando l’utente ricerca nelle parole chiave, le stesse parole chiave da te indicate; la cosa positiva è che genera traffico di qualità, perché, l’utente che ti cerca direttamente è più propenso ad acquistarti. Con questo metodo il ROI è quasi garantito. Fai attenzione però, perché è un lavoro certosino di ricerca delle parole chiave che, come detto sopra, fanno parte della TUA IDENTITÀ.

Sebbene sia impossibile avere un potere di posizionamento di marketing come le principali OTA (investono svariati milioni di euro per essere “i primi”), gli hotel indipendenti possono aumentare la visibilità puntando sul proprio brand con conseguente aumento della visibilità stessa.

Le pubblicità PPC (Google Adwords e Facebook) possono dirottare gli utenti verso landing page con messaggi specifici e pagine “call to action” verso il tuo sito web, migliorando enormemente i tassi di conversione della navigazione verso le prenotazioni e aumentando conseguentemente i ricavi del tuo hotel.

5). INVESTI SULLA TECNOLOGIAcombattere le ota al loro stesso gioco

Ormai con il telefonino ci facciamo tutto. Con l’arrivo del web 3.0 infatti, gli utenti fanno quasi tutti gli acquisti e le prenotazioni direttamente dal cellulare, baypassando quasi del tutto anche i PC. Anche le OTA se ne sono accorte e  investono sulle migliori tecnologie. I siti web sono sempre più reattivi e “mobile responsive”.

Il mio quinto consiglio per te, siamo già nel futuro, per essere competitivo devi investire sulla tecnologia e creare siti mobile responsive. Il cellulare te lo porti in tasca, il PC è più scomodo…

Offrire un sito web reattivo, significa offrire un’esperienza migliore, con utenti più felici e tassi di conversione in prenotazioni più elevati.

Resta comunque una importante conclusione a favore delle OTA: ricordati di differenziare il tuo “market segment” perché affidarsi ad un solo segmento potrebbe essere veramente rischioso…

SE QUESTO ARTICOLO TI È SEMBRATO UTILE….  ASPETTA DI LEGGERE IL PROSSIMO!!

EMPATIA: LA FORZA VINCENTE PER LA TUA ATTIVITÀ

Non dovrebbe sorprendere il fatto che un servizio clienti basato su empatia e gentilezza, dia luogo ad interazioni più interessanti e coinvolgentiEMPATIA: LA FORZA VINCENTE PER LA TUA ATTIVITÀ che portano inevitabilmente a risultati positivi per la struttura e per l’esperienza vissuta dal cliente.

Ma come ci si arriva a questa modalità di lavoro? Quale è il set di competenze che puoi e dovresti sviluppare per rendere il servizio verso i clienti più empatico?

Nel quotidiano, come ti metti nei panni dei clienti ed offri loro soluzioni che anche tu vorresti vivere in quella stessa situazione?

Oggi ti parlerò proprio di questo, di come metterti nei panni della persona/cliente che hai davanti e sviluppare empatia.

Reattività Vs. Capacità di risposta

Una cosa importante è capire la differenza tra Reattività e Capacità di risposta.

Il primo step da fare per offrire un servizio clienti empatico, è fare un passo indietro rispetto al modo di reattività abituale, più emotiva e “di pancia” che con molte probabilità va a compromettere la capacità di rispondere alle situazioni in modo professionale, appropriato ed efficace. La reattività emotiva offusca il pensiero, è una risposta di lotta o fuga che solitamente tende ad intensificare il conflitto con l’interlocutore.

Mentre un cliente si avvicina con approccio di attacco o difesa nei nostri confronti è fondamentale non rimanere coinvolti da quel tipo di contatto e/o modo di relazionarsi.

La nostra capacità di risposta dipende da come, davanti a situazioni più diverse, riusciamo a rimanere neutrali e imparziali, tenendo un comportamento rilassato e razionale. Questo è il primo passo per offrire un servizio clienti basato sull’empatia.

Questo tipo di obiettività ti aiuterà a vedere le cose in modo più chiaro e soprattutto a rispondere in maniera più adeguata ed intelligente.

La strada Maestra per l’empatia

Mettere in atto il primo step, non significa che non ti sentirai mai arrabbiato, frustato, annoiato, deluso o triste, ma che troverai la strada giusta per non cadere in questi sentimenti dannosi per il tuo lavoro.

Puoi far fluire lungo il tuo corpo e la tua mente questi sentimenti, ma allontanarli per non esserne coinvolto.

Così potrai intraprendere la strada maestra della pazienza, dell’empatia e della compassione.

Invece di giocare ad un botta e risposta con il cliente, puoi provare a metterti nei suoi panni, immaginare una situazione simile a quella che sta vivendo e pensare a cosa e quali sarebbero i tuoi sentimenti al suo posto.

Così con un po’ di pratica, piano piano, crescerà dentro di te il seme dell’empatia, e riuscirai a trasformare queste situazioni in modo positivo.

Non prenderla sul personale

Un altro modo per sviluppare empatia con il cliente è non prendere sul personale l’atteggiamento del cliente, anche se questo è arrabbiato, offeso, triste o altro.

Dobbiamo capire che spesso il cliente, reagisce a circostanze difficili o non comprensibili, in modo ingiustificato ed inveisce sulla prima persona che capita davanti ai suoi occhi. Quindi non c’è niente di personale.

Questo tipo di incomprensioni e situazioni creano uno spazio tra te e il cliente ed il miglior modo per colmare questo vuoto per renderlo vantaggioso per entrambe le parti, è l’empatia!

É in questi momenti che puoi porre le basi necessarie per metterti nei panni del cliente, ascoltare ciò che ha necessità di dirti, metterti al suo posto e, magari, raccontargli una situazione simile che ti è capitata. Ciò creerà empatia tra le parti.

Mettiti nei panni del cliente

Il modo in cui potrai metterti nelle scarpe del cliente, dipenderà dal momento, dalla situazione e perciò non esiste una legge unica per creare empatia.

Però, posso fornirti esempi di scenari comuni del servizio clienti che possono tornarti utili per avere un idea più chiara di come un approccio di empatia può essere effettivamente applicato.

Essere un ospite della struttura

Iniziamo con uno scenario in cui l’ospite non è ancora arrivato in struttura, ci troviamo nel momento di preparare la sua camera. In questo caso, il servizio clienti non riguarda risoluzione di problemi o situazioni spiacevoli ma di anticipare le esigenze e le preferenze di un ospite.

Per metterti nei panni del tuo future ospite, devi immaginare di preparare la camera per un vecchio amico che non vedi da anni e non per uno sconosciuto. Così, preparando la stanza per un caro amico avrai sicuramente voglia di fargli trovare un ambiente confortevole e familiare con alcune piacevoli sorprese.

Una volta trasformata l’idea di “preparare la camera per un ospite sconosciuto” in “preparare la camera per un vecchio amico”,  sarà molto più facile metterti al suo posto, nelle sue scarpe.

Inizia a pensare a cosa ti fa sentire veramente bene quando stai in un hotel e procedi di conseguenza creando uno spazio dedicato e pensato per il tuo vecchio amico!

-Restituzione di un prodotto difettoso.

Consideriamo ora una situazione più impegnativa.

Sei faccia a faccia con un cliente che ti restituisce un prodotto difettoso, facciamo l’esempio con uno spremiagrumi di fascia alta. Il cliente è visibilmente arrabbiato, pretende da te di ricevere subito indietro i suoi soldi ed in più non ha con se lo scontrino.

Il primo passo, come ti accennavo all’inizio, è di non cadere nel suo gioco, ogni parola è dettata dal momento e dalla situazione, non prenderla sul personale. Mantieni calma e professionalità per vedere in modo chiaro la situazione. L’unica cosa che puoi fare è metterti nei panni del cliente e chiederti: “ come mi piacerebbe essere trattato al suo posto? Cosa mi farebbe sentire meglio? “

In questo momento la cosa migliore è dimostrarsi sinceramente dispiaciuti per l’accaduto. Scusarsi per il mal funzionamento dello spremiagrumi ed esprimere tutta la propria comprensione.

Dopo il primo approccio, puoi parlare apertamente con il cliente delle politiche di cambio e reso della tua attività, ringraziarlo per la comprensione e addolcire la notizia offrendo uno sconto sul prossimo acquisto.

-Essere messi in attesaEMPATIA: LA FORZA VINCENTE PER LA TUA ATTIVITÀ

Spesso le interazioni telefoniche sono le più intense, pericolose e talvolta anche verbalmente offensive, perché a distanza sia te che il cliente, potete perdere di vista l’umanità della persona che sta dall’altra parte della cornetta.

Prendiamo in esempio il caso in cui un cliente si lamenta per la lunga attesa o perché è stata passata la sua chiamata a più persone e nessuno è stato in grado di aiutarlo. Il cliente sarà sicuramente alterato, ma anche qui il primo passo è fare due respiri profondi, mettersi nei suoi panni e mantenere la calma.

Se si trova empatia con l’interlocutore, allora sarà più facile continuare la conversazione e raggiungere entrambi i propri interessi.

Evitare la compassione poco intelligente

La vera empatia è infusa di saggezza e chiarezza. Ciò significa che in alcune occasioni servono anche azioni e parole forti e decise. Può capitare che un cliente arrabbiato arriva a mettere in pericolo la vita di altre persone con gesti stupidi ed in questi casi, fortunatamente singolari, è importante prendere in mano la situazione.

Essere empatici e compassionevoli non significa essere uno zerbino!

Ovviamente questo tipo di situazioni sono molto rare, nella maggior parte dei casi chiarezza e gentilezza bastano sempre.

Un servizio clienti basato sull’empatia è vincente per tutti perché è radicato sull’umanità e sulla bontà di ognuno di noi. Quando ci prendiamo il tempo per riconoscerci in un’altra persona abbiamo vinto!

Strumenti per ottimizzare l’organizzazione giornaliera: La riunione del mattino

La riunione mattutina, Leadership finanziaria dell’ospitalità: La riunione del mattino rappresenta un incontro di routine fondamentale nella vita di tutte le strutture che operano nell’ospitalità, un pilastro fondamentale.

Manager, direttori e capi servizio dei reparti chiave della struttura, si radunano solitamente in qualche sala riunioni interna o nell’ufficio del GM, per discutere, risolvere e affrontare gli argomenti del giorno.

Questa riunione è fondamentale per distribuire le informazioni dell’ultimo minuto o importanti cambiamenti riguardanti le operazioni giornaliere.

Nonostante questo momento sia già parte della routine del tuo hotel, molte volte può capitare che alla riunione mattutina manchi la cosa veramente importante: capita di perdere di vista le informazioni fondamentali, di non vederle o di esporle in maniera diversa da quelle che sono.

Sono sicuro che starai pensando: “non è il mio caso!” Quindi ti invito a leggere questo articolo perché ho qualcosa da dirti!

Eccoti qui, in maniera sintetica e schematica le principali azioni che non possono mancare nella tua riunione mattutina:

  • Revisione di tariffe, revenue e occupazione del giorno precedente
  • Previsione di tariffe, revenue e occupazione per la fine della giornata in corso
  • Arrivi e partenze dei VIP
  • Rapporto sulla sicurezza del giorno precedente
  • Riepilogo outlet F&B in merito a coperti del giorno precedente e previsione del giorno
  • Aggiornamento sulla pulizia delle camere, revisione camere fuori servizio
  • Banchetti, analisi giornata precedente previsione della giornata, bisogni ed esigenze speciali
  • Rapporto sulla manutenzione, annotazioni per attività speciali e camere riconsegnate alla vendita
  • Monitoraggio su lamentele e complimenti ricevuti dagli ospiti
  • Rapporto della situazione camere del giorno precedente
  • Riepilogo del lavoro giornaliero di tutti i reparti e pianificazione dei cambiamenti da attuare
  • Aggiornamento sulle risorse umane, con meticolosa attenzione alla formazione

Queste sono utili, pertinenti e necessarie informazioni che accompagnano la vita dei manager e dei capi servizio giorno per giorno ma, tuttavia manca ancora qualcosa.  Ma Cosa?

Ciò che solitamente manca nella riunione mattutina, è una revisione costante della strategia aziendale e di come si sta reagendo a tale strategia. Manca l’organizzazione e la discussione di ciò che ogni capo servizio deve fare per aggiustare il tiro sulla strategia e per poter “riparare in tempo la rotta della Nave”.

Ogni capo servizio durante la riunione, deve spiegare i dati relativi al suo reparto e deve essere in grado di sapere se la “Nave” è sulla buona strada o meno, ma soprattutto sapere cosa deve fare affinché il flusso aziendale nel suo settore aumenti.

LA STRATEGIA “1.2.3.”

Tre sono i passaggi fondamentali della strategia per la gestione della tua Nave, tre passi che ogni membro del tuo team deve chiaramente comprendere e attuare nel proprio reparto.

1. Quali sono esattamente i volumi di attività mensili previsti.

Quale è il il revenue delle camere, le entrate F&B e tutte le altre entrate? Quale è l’obiettivo di produttività mensile del mio team nel reparto che gestisco? Quali sono i costi per il mio reparto?

Ovviamente non c’è da aspettarsi che ciascun capo servizio conosca la risposta a queste domande, ma ci si aspetta che sappia raccogliere queste informazioni che sono importanti tanto quanto è importante portare a termine un servizio.

Da ogni capo servizio, per il ruolo che occupa all’interno dell’organizzazione, ci si aspetta che conosca e gestisca questi dati fondamentali per la “Nave”. Ogni capo reparto deve conoscere i propri numeri e il primo step della strategia è mettere tutti i numeri di tutti i settori insieme durante la riunione.

2. Tutti devono conoscere l’ultimo risultato raggiunto.

Dove siamo esattamente con i nostri volumi di business? Riusciremo a raggiungere e superare le aspettative di budget?

Questo deve essere il livello di attenzione e concentrazione, questo richiede attenzione consapevolezza ed una mano ferma. In molte strutture è impressionante come sale il fatturato di mese in mese. Il risultato finale è determinato dal mese, dal meteo, dal mercato e da altri mille fattori. Ogni giorno il controllo di gestione deve sapere quali sono gli ultimi dati relativi alle camere, i servizi e le altre vendite. Dove siamo? Dove dobbiamo arrivare a fine mese?

Monitorare tutti questi fattori solo al 15 del mese è un’attività altamente pericolosa. È necessario essere attenti già dal primo giorno.

Nulla è più importante, per il fatturato della struttura, di avere manager e capi servizio che abbiano costantemente a portata di mano questi dati ogni giorno per tutti i giorni del mese.

3. Cosa fare quando la Nave ha bisogno di aiuto.

Questo è il punto dove il 90% degli albergatori si perde.

Quando il tasso di occupazione cala e le entrate per le mie camere sono più basse rispetto alle previsioni, quali sono le mosse che i miei manager devono fare per raddrizzare il tiro? Se la previsione delle mie entrate è negativa, quali costi posso contenere per influire positivamente sui risultati di fine mese?

La Nave può essere salvata, e torniamo ai punti 1 e 2 della strategia, i manager devono fare la loro parte.Leadership finanziaria dell’ospitalità: La riunione del mattino

Per fare la loro parte devono essere stati addestrati correttamente, saper leggere i dati e riconoscere i campanelli d’allarme. Un buon manager conosce e segue le linee guida con attenzione giorno per giorno, solo così può puntare ad avere la possibilità di aumentare la produttività della propria area.

Se ho un team di manager competenti, questi sapranno fermarsi al momento giusto, quando la Nave ha bisogno di essere riparata!

Non ti parlo di una scienza esatta, ma di attenzione ai piccoli, ma grandi, dettagli e all’importanza di ogni singolo marinaio che fa la sua parte per la Nave. Il tuo equipaggio deve conoscerla perfettamente, sapere dove e come soffia il vento, riconoscere una tempesta in arrivo e limitarne i danni.

Tutti devono fare la loro parte sulla tua Nave!

La riunione mattutina è necessaria per la strategia, è il momento in cui monitorare le previsioni del mese e ancora di più è la possibilità di cambiare la rotta in tempo prima della tempesta.

Con una buona gestione puoi davvero credere che non è mai troppo tardi per correre ai ripari!

Prova a mettere in atto La Strategia 1.2.3. nella tua struttura e osserva crescere le capacità collettive del tuo team di gestione!!

GLI SCONTI SONO PER I MANICHINI-PARTE 3 CRS

Questa è la terza ed ultima parte di questa serie di articoli che ho intitolato, in maniera sarcastica:GLI SCONTI SONO PER I MANICINI

Gli sconti sono per i manichini!

Abbiamo recentemente parlato della strategia degli sconti e di come aumentare le prenotazioni dirette in struttura e ti ho lasciato con un punto interrogativo per l’argomento di oggi,

L’ATTESA É FINITA!

Una delle cose peggiori e migliori, nel settore dell’ospitalità, è che la maggior parte degli hotel offre servizi molto simili tra loro. Questa similitudine aumenta la competitività alle stelle nel mercato di riferimento, non solo in modo diretto con gli albergatori, ma anche con le varie sistemazioni alternative offerte dalle OTA, e porta gli stessi albergatori ad iniziare una lotta al ribasso che comporta svantaggi al loro capitale redditizio.

Ma invece di pensare fuori dagli schemi, di trovare un modo alternativo per incrementare le prenotazioni dirette ed aumentare RevPar, la maggior parte degli albergatori continua a seguire le regole di un vecchio gioco, aspettando e sperando che sconti a destra e sconti a sinistra, possano ribaltare un giorno il risultato.

Questo modo di operare, rende ancora più complesso e competitivo il settore in tutta la sua interezza, settore che, con l’arrivo della nuova generazione di viaggiatori, i Millennials e le nuove tecnologie, è ancor di più in continua evoluzione.

Non sono da sottovalutare, però, tutte le cose positive e innovative che stanno interessando il mondo dell’ospitalità, finalmente le legislazioni stanno cambiando per aiutare gli albergatori a riconquistare le loro quote di mercato dalle OTA ed Airbnb ha iniziato a consentire agli albergatori di inserire sul sito le camere della struttura privata, offrendo un nuovo canale di vendita.

Oggi gli albergatori, hanno accesso ad un infinità di piattaforme tecnologiche che sono di supporto e aiuto per incrementare le prenotazioni dirette e RevPAR, senza muovere un dito. Ciò rappresenta una buonissima opportunità per le strutture di elaborare nuove ed innovative strategie, di rendere più competitiva ed unica l’offerta al pubblico, per aumentare il proprio valore aggiunto e diversificare la struttura dai migliaia di concorrenti diretti e indiretti.

Proprio questo sarà l’argomento del terzo ed ultimo articolo della serie Gli Sconti sono per i Manichini.

 Se sei rimasto indietro puoi tornare ai precedenti articoli Parte1 o alla Parte2.

Oggi esamineremo come l’automazione, usando le tecnologie che anche tu hai già a disposizione, può aiutare ad aumentare i profitti della tua attività, più nello specifico, voglio condividere con te trucchi e suggerimenti che aiuteranno la tua proprietà a sfruttare a pieno la potenza del tuo CRS per migliorare il tasso di conversione delle prenotazioni dirette ed aumentare RevPAR.

Che cosa è il CRS?

Un CRS, è un sistema che permette alle strutture ricettive di gestire in modo centralizzato tutte le prenotazioni ai GDS, ai portali OTA ed ovviamente anche al sito della tua struttura.

Un efficace CRS, ti consente per esempio, di accedere a tutti i tuoi canali di distribuzione attraverso una singola piattaforma, rendendo molto più semplice e veloce la gestione dei prezzi, dell’inventario, la gestione del sito web e delle prenotazioni.

Un buon CRS cresce in base alla tua attività.

Se la tua struttura riceve improvvisamente tante prenotazioni, a causa di un evento per esempio, affinché la struttura sia in grado di gestire tutto, il CRS deve essere in linea con i cambiamenti, aggiornare e rinnovare le sue performance per garantire la sua produttività.

Il tuo CRS può rendere più semplice la gestione di prenotazione complesse evitando disguidi e complicazioni.

Inoltre,  con un CRS sofisticato, integrato e completo, la tua struttura può aumentare i tassi di conversione delle prenotazioni dirette.

Quindi, iniziamo a vedere le funzioni che ti consiglio di iniziare a sfruttare già da ora!

– IL POP-UP ED IL CONFRONTO CON LE OTA

Le nuove generazioni di viaggiatori, denominati Millennials, sono sempre più alla ricerca di una grande esperienza di viaggio, che generi valore, anche perché viaggiano spesso, per periodi più lunghi rispetto alle generazioni passate.

Sfortunatamente, molti di questi nuovi consumatori, credono che i prezzi che trovano con le OTA sono molto più bassi rispetto a quelli offerte dai siti web delle proprietà, perciò, con molte probabilità, prenotano sempre tramite canali alternativi senza fare un controllo su entrambe le piattaforme.

Il tuo CRS può abilitare sul tuo sito web un pop-up per comparare i prezzi con le altre OTA, così i potenziali clienti possono vedere in tempo reale a quale prezzo possono trovare la stessa camera su altri motori di ricerca. I clienti si sentiranno confortati del fatto che l’offerta che hanno tra le mani è già la migliore e saranno ancora più stimolati nel prenotare direttamente sul sito.

-MESSAGGI E TAG PERSUASIVI

Durante lo shopping online, ti sarà sicuramente capitato di vedere dei messaggi ai lati dello schermo che ti invitano all’acquisto con testi quali: “corri, sei ancora in tempo per aggiudicarti l’ultimo pezzo di questo articolo!!”

Se sei come la maggior parte delle persone, avrai cliccato il tasto:  Acquista!gli sconti sono per i manichini crs

Questo perché il semplice fatto che questo ultimo pezzo sia li ad aspettare proprio te lo rende assolutamente indispensabile.

La funzione dei messaggi e dei tag persuasivi, è quella, appunto, di persuadere il futuro cliente.

I futuri ospiti mentre stanno guardando o prenotando la loro sistemazione vengono attratti da una frase o un tag che fa capire loro quanto sia richiesta quella stessa camera e perciò quanto devono affrettarsi per accaparrarsela.La combinazione di questi fattori psicologici è potente e vincente ed anche qui il tuo CRS può aiutarti ad incrementare le prenotazioni dirette.

Questa strategia è specialmente efficace quando si ha a che fare con i Millennials.

Sperimentare con la nuova generazione la Fomo (fear of missing out) cioè la paura social di perdere qualcosa di grande e rimanere fuori, ci fa capire che davanti a questi fattori psicologici come l’ultima chance di acquistare quell’ultimo servizio a quel prezzo scontato, si dice si a tutto.

-LE TARIFFE SEGRETEGLI SCONTI SONO PER I MANICHINI CRS

Questa funzione aiuta le strutture ad innescare il gioco psicologico della reciprocità, in cui la proprietà offre al potenziale ospite qualcosa di speciale, come un accesso a tariffe inferiori, in cambio del proprio indirizzo e-mail e il permesso di inserire lo stesso alla lista di email marketing.

Queste tariffe preferenziali fanno sentire i potenziali ospiti come dei VIP e saranno così stimolati a prenotare direttamente in struttura.Oltre all’aumento di prenotazioni dirette, con il mail- marketing aumenterà anche il traffico al sito web.

-RECUPERO DEL CARRELLO ABBANDONATO

Come nel settore del commercio al dettaglio, il recupero del carrello abbandonato incoraggia gli ospiti che sono lì,lì per abbandonare il sito ad acquistare e prenotare, i clienti sono colpiti da un semplice ma efficace messaggio personalizzato.

 -ANALISI FATTURATO DEI CONCORRENTI 

Sei sempre in competizione con uno o più competitors della tua zona, giusto? Ti piacerebbe comparare le loro tariffe e i loro fatturati senza cercare manualmente ogni sito web? La tua risposta sarà sicuramente  SI!

La funzione Rate Checker del tuo CRS è proprio adatta per risolvere questi problemi e trovare un modo rapido per essere sempre un passo avanti agli altri. 

-METASEARCH MARKETING 

La metaricerca è molto utilizzata dagli utenti per paragonare le offerte. Avere uno strumento di gestione di metaricerca integrato nel CRS consente al team di gestione della proprietà di gestire, monitorare e connettersi con i migliori motori di metaricerca da un’unica piattaforma.Le tariffe e la disponibilità vengono prelevate dal motore di prenotazione e inviate alla piattaforma di metaricerca, con tutti i clic diretti al motore di prenotazione sul sito web della struttura e non sui canali OTA.

-OFFERTE ALTERNATIVE

Molti albergatori si concentrano su due opportunità, durante il ciclo di prenotazione dei consumatori, quando effettuano la prenotazione nella scelta della camera e nel momento del check –in, con la possibilità di vendere servizi aggiuntivi e/o bevande e cibi.

Pochi pensano all’opportunità di fare upselling.

Fare upselling ( vendere quel qualcosa in più al prodotto già scelto dal cliente) porta ad un enorme aumento del fatturale annuo, le funzioni integrate del tuo CRS saranno in grado di automatizzare questa funzione per tutti i clienti che passeranno da cercare a prenotare sul tuo sito web.

Invece di offrire solo una camera più bella, la funzione Offerte alternative del tuo CRS potrà suggerire delle offerte speciali se per esempio i clienti aumentano il giorno delle notti, oppure offrire dei pacchetti completi con la prenotazione della camera.

-CALENDARIO FLESSIBILE

L’idea di avere un calendario flessibile, in cui gli ospiti sono liberi di vedere sul tuo sito i periodi e le date più convenienti per loro, è senza dubbio utile e necessaria!

A differenza del passato, la nuova generazione spesso non ha date prestabilite per viaggiare e questo modo permette loro di prenotare in qualsiasi momento dell’anno, che sarà ovviamente il più conveniente!

Con un integrazione del CRS potrai fare anche questo.. e so già che non potrai più farne a meno!

So che è stata lunga arrivare fino a questo punto, e ti ringrazio di aver letto tutto con attenzione!

Sono certo che correrai a sfruttare tutte le funzionalità del tuo CRS per automatizzare tante delle attività che ti ho accennato .. e molte di più !

GLI SCONTI SONO PER I MANICHINI- PARTE 2

Ricordi che la scorsa settimana ti ho ho parlato degli sconti?  Di quanto sia sbagliato utilizzarli nel mondo dell’ospitalità e  di come ti ho consigliato di urlare a gran voce che gli sconti sono solo per i manichini?!

Gli sconti sono per i manichini

Se la tua risposta è NO prima di continuare ti consiglio di dare un’occhiata al primo articolo della serie cliccando → qui! ←

Oggi sono pronto a condividere con te la seconda parte dell’articolo, che si concentra su un tassello importante per il mondo dell’ospitalità,

ossia come poter aumentare il tasso di occupazione della tua struttura tramite la prenotazione diretta e soprattutto come evitare di fare sconti compromettendo il risultato finale.

Pronto? …Via!

Chiudi gli occhi per un attimo, e pensa all’ ultima volta che ti sei sentito più che soddisfatto in un’esperienza di ospitalità, che sia stata in un hotel o in un ristorante.

Cosa ti ha fatto vivere in modo così positivo quella esperienza?

Sicuramente, come la maggior parte delle persone, il fatto che in quella esperienza ti sei sentito importante, non un semplice numero in una lunga serie di prenotazioni anonime.

In quell’ hotel o in quel ristorante, si sono personalmente presi cura di te, mostrando interesse per i tuoi interessi e per la tua attività, ed è proprio questo che ti ha fatto ricordare di loro in maniera così positiva.

Questa è la sensazione che tutti gli ospiti vogliono provare quando lasciano l’hotel che hanno scelto per il loro soggiorno.

In tantissimi casi, gli ospiti, non cercano la stanza più economica, il più lussuoso dei servizi o ciò che va di moda in quel momento, ricercano solo di essere considerate persone di valore nella tua struttura, non numeri, e di ricevere attenzioni che mai dimenticheranno parlando della loro esperienza nel tuo hotel.esperienza positiva

Il modo migliore per offrire ciò, è proporre agli ospiti dei servizi dedicati a loro, se prenotano direttamente in struttura, così avrai modo di fare apprezzamenti sui loro interessi e/o sul loro lavoro (per esempio), potrai fidelizzarli ed aumentare le prenotazioni dirette.

Questa non è una nuova strategia, ma ecco la svolta!!

Molti albergatori, per aumentare traffico diretto in struttura, offrono dei servizi, come per esempio, transfer da e per aeroporto o la colazione compresa nel prezzo e mentre gli ospiti, contenti e soddisfatti di questo valore aggiunto alla loro prenotazione, decidono di riservare la loro camera direttamente in hotel, per la struttura aumenta il tasso di occupazione diretta, ma rimane comunque un fondo di sofferenza.

Ti spiego perchè : 

Offrendo il transfer per l’aeroporto, la proprietà dovrà comunque pagare un autobus o un furgoncino che trasporti i passeggeri, pagare il conducente ed il carburante necessario per poter viaggiare.

Offrendo la colazione, la proprietà dovrà comunque investire nell’ acquisto degli ingredienti e pagare lo staff che cucinerà e servirà la colazione agli ospiti.

Fortunatamente c’è una linea di mezzo, dove gli hotel possono incentivare i loro ospiti a prenotare direttamente senza compromettere la loro linea di fondo, offrendo servizi e valore aggiunto apprezzati dai futuri clienti, senza costi aggiuntivi per la struttura e senza fare sconti!

Perciò, invece di offrire sconti sulle camere, trasferimenti o colazioni gratis, puoi offrire ai tuoi ospiti un upgrade gratuito della camera, oppure il check-in in anticipo o il check-out tardivo gratuito, entrambi a costo zero per te ma, che per molti rappresenta un valore più alto rispetto ad una colazione continentale gratuita.

Ti spiego meglio con un esempio:

Molti hotel, caricano un supplemento di circa €25 per un check in in anticipo o un check out in ritardo, offrendo gratuitamente questo servizio, molti ospiti saranno incoraggiati dal prenotare direttamente in struttura, così da godere di qualche ora in più di sonno.

Lo stesso principio è applicabile su un upgrade gratuito della camera.

Tutti gli ospiti sanno che le camere più grandi, più belle o con una visuale più suggestiva, costano di più rispetto a quelle standard, offrendo quindi la possibilità di avere una camera più bella allo stesso prezzo, gli ospiti non solo prenoteranno direttamente in hotel, ma lo percepiranno come un vero valore aggiunto.

Questo upgrade, non ha costi aggiuntivi per la struttura, perché la camera più bella e più grande sarebbe comunque rimasta pronta e vuota, ma il servizio offerto avrà  un impatto sicuramente positivo per la conversione delle prenotazioni dirette.

Per quanto riguarda la soddisfazione del cliente, questo esempio ti mostra come la percezione è davvero la realtà.

Questo tipo di valore aggiunto, fidelizza il cliente, che sentendosi speciale potrà pensare di ritornare nella tua struttura anche per il prossimo viaggio!

Questa strategia sicuramente non abbasserà i tuoi profitti!

È importante che tutti gli hotel guidino le prenotazioni dirette, senza costi aggiuntivi per la struttura e senza ballare sulla propria linea di fondo.

In questo modo sarà possibile, anche per te,  mandare un forte messaggio agli amici delle OTA, del tipo :” ti voglio bene, ma sono  qui per riprendermi la mia quota di mercato, senza costi aggiuntivi e con intelligenza!

Eccoti qui un piccolo riassunto dei concetti chiave che devi portare con te per il primo e per il secondo articolo della serie:

  1. Utilizzare gli sconti è una strategia stupida, perciò non utilizzarla!

2Offri servizi e valore aggiunto in modo intelligente, senza costi aggiuntivi per la tua struttura, ma di grande valore percepito per i tuoi potenziali ospiti, che si sentiranno apprezzati e di conseguenza propensi a prenotare direttamente da te e consigliare la tua struttura a parenti ed amici.  https://www.piergiorgiomosconi.it/gli-sconti-sono-per-i-manichini/

 3. Quale sarà il prossimo concetto chiave ??

Per scoprirlo ti aspetto la prossima settimana, per la terza ed ultima parte di questa serie di articoli, dove ti parlerò di come la scelta di utilizzare la tecnologia del CRS, può avere un impatto significativo sui tassi di conversione delle prenotazioni dirette per la tua struttura e più in generale dell’impatto su RevPar.

Inoltre, ti fornirò specifici step che potrai utilizzare sin da subito per vedere il tuo profitto spiccare il volo !

Ti aspetto, NON MANCARE!!

GLI SCONTI SONO PER I MANICHINI! PARTE 1

Se sei capitato su questo articolo, sicuramente è perchè anche tu come albergatore, sei stato attratto da questo buffo titolo e sei curioso di sapere fino a che punto la tecnica degli sconti rappresenta un vero e proprio fattore positivo per la tua struttura.

gli sconti sono per i manichini

Per molti anni, gli albergatori hanno buttato via potenziale reddito a destra e a sinistra, offrendo generosi sconti con l’intento di attirare prenotazioni anticipate tramite OTA, ed altri canali utili per la prenotazione di alloggi, per puntare ad occupare tutte le camere, a tutti i costi.

Oggi sono qui per dirti qualcosa di importante, che tutti dovrebbero sapere e comprendere, effettuare sconti puntando all’occupazione della struttura, è il metodo migliore per far si che il tuo hotel passi da proficui costi elevati di acquisizione, ad una struttura ad alta occupazione con un basso costo di acquisto che probabilmente è a malapena in grado di permettersi di rimanere in attività.

So per certo starai protestando a gran voce, dicendo : <<Non è vero, io utilizzo sempre sconti e questo produce risultati positivi per la mia attività. Ecco perché continuo a farlo!>>

Ed io non posso fare altro che rispondere a questa tua affermazione dicendo che, è vero, utilizzando gli sconti, aumenta l’occupazione delle camere, tramite I canali OTA o I canali diretti degli albergatori, ma solo nel breve periodo, infatti analizzando l’attività nel lungo termine, la struttura potrà, con grandi probabilità, andare incontro a gravi sottoquotazioni dei profitti.

RICORDA!! Il tasso di occupazione è importante, ma non è ciò che ci permette di pagare le bollette e di avere il conto in banca sempre in positivo alla fine del mese, i dati che rendono possibile ciò, e che devono sempre essere considerati sono l’ ADR e il RevPAR.

Se leggere queste righe ti rende incredulo lascia che ti mostri un esempio per cui effettuare sconti non è mai una buona strategia, nemmeno per brevi periodi non ha importanza il tipo di hotel, se segnalato o indipendente, nè la sua dimensione o posizione geografica.

 Generalmente, il Direttore della struttura, o chi per lui,decide di offrire solo per brevi periodi di tempo dei piccoli sconti, così da non andare a ridurre drasticamente ADR o RevPAR ed abbassare il valore del brand della struttura.

Fino a qui sembra una buona idea, sicuramente l’occupazione della struttura aumenterà per quel breve periodo, fino a quando, complice anche il successo della zona turistica, i competitors abbasseranno il costo delle loro camere.

A questo punto il Direttore, piuttosto che perdere le prenotazioni per pochi euro, si sentirà obbligato ad abbassare i prezzi delle camere ancora una volta per tornare in cima ai motori di ricerca, dando il via ad un fenomeno che possiamo chiamare corsa al ribasso, perchè le altre strutture, a questo punto, riabbasseranno ulteriormente i prezzi, costringendo il direttore a ribassare ancora e ancora fino a che non arriverà a riempire ed occupare tutta la struttura.

La triste verità è che dopo questa lunga corsa al ribasso, gli utili saranno talmente bassi da non riuscire a coprire i costi.

Sicuramente conoscerai il famoso show televisivo “ Ok il prezzo è giusto”dove i concorrenti giocano e scommettono sempre 1€ al di sotto del prezzo più basso andando, nella maggior parte delle volte, a vincere.

gli sconti sono per i manichini

Questa strategia è sicuramente buona per questo tipo di show, ma secondo te potrebbe diventare il nuovo modus operandi anche negli affari quotidiani ?

La mia risposta è , esclusivamente perché, lo sconto è la versione di questa strategia per gli albergatori, ma come ho detto prima, non è la strada giusta per aumentare profitti, prenotazioni dirette e occupazione in questo settore continuamente altalenante ed in evoluzione.

Utilizzando la strategia del ribasso, il tuo hotel dovrà continuare a scontare il prezzo delle camere già scontate per rimanere sempre competitivo, creando nel lungo termine il fenomeno della corsa al ribasso (già citato prima) che porterà un crollo finanziario non solo alla singola struttura, ma più in grande a tutte le strutture in termini di settore.

Con tutti questi sconti e la disperata corsa all’occupazione mediante qualsiasi mezzo, tu sei li a dare via le tue camere mentre le OTA tra cui, per esempio, Booking.com, per citarne una e la più famosa, sono sedute a guardare come ti svaluti sul mercato e con quale rapidità perdi l’abilità di saper gestire le prenotazioni dirette mantenendo la redditività della tua struttura.

Ci tengo a ribadire il concetto per cui, con la sfrenata ricerca di eludere il “Sacro Graal” degli albergatori, ossia le prenotazioni dirette in struttura, stai aiutando le OTA a mantenere ed aumentare la loro quota di mercato, il tutto combinato ai loro enormi budget di marketing che portano la loro forza ai massimi livelli, dirigendo invece le strutture ad una situazione sempre peggiore.

Perciò, una volta per tutte esci fuori da questo limbo e urla a gran voce che GLI SCONTI SONO PER I MANICHINI!

Ti piacerebbe conoscere la strategia adatta a te e che ti può aiutare a incrementare le prenotazioni dirette senza sconti?

Se la risposta è SI,  ti aspetto la prossima settimana con la seconda parte di questo articolo, dove ti parlerò di come incrementare le prenotazioni dirette alla tua struttura, come diminuire i costi di acquisizione senza impattare negativamente il risultato finale.

Fidati di me e sono sicuro sarai contento di averlo fatto!

Dall’albergo stagionale all’apertura annuale

Sulla Riviera di Rimini non c’è più la stagione, c’è invece un’offerta turistica che vive tutto l’anno. L’affermazione può sembrare paradossale all’inizio di un manuale che intende dare suggerimenti agli operatori per passare dall’albergo stagionale all’albergo annuale. Se ci sono ancora alberghi stagionali, si può giustamente obiettare, significa che il movimento turistico ha un andamento stagionale.

Diciamo allora, con un gioco di parole, che è finita la stagione in cui si discute di stagione e di destagionalizzazione. Quest’ultima è stata la grande parola d’ordine degli ultimi due decenni: ne parlavano ad ogni convegno amministratori, operatori, esperti di marketing. Era giusto: c’era l’esigenza che le imprese alberghiere aperte tutto l’anno avessero margini di redditività maggiori. Ma la destagionalizzazione non è rimasta una parola d’ordine, è diventata un fatto che è sotto gli occhi di tutti.

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Imparare dai migliori

Ci informano gli esperti che il benchmarking è un processo continuo di misurazione di prodotti, servizi e prassi aziendali mediante il confronto con i concorrenti più forti.

Questo processo è quanto mai necessario per le aziende che intendono stare su un mercato come quello turistico che è diventato globale ed è in evoluzione continua, per le strutture ricettive della Riviera che vogliono caratterizzarsi per innovazione e dinamicità.
Si potrebbe osservare che i nostri operatori il benchmarking lo hanno sempre praticato, anche se magari non conoscevano la parola. Lo spirito d’imitazione, unito alla volontà di vincere la concorrenza, ha portato gli albergatori e gli altri operatori turistici ad introdurre nelle proprie imprese molti elementi di novità visti altrove o introdotti dall’hotel vicino.

C’è stato anche chi, nei decenni scorsi, ha preso l’aereo per andare a vedere come funzionava il turismo in destinazioni emergenti che cominciavano a dare fastidio a Riviera di Rimini.

Anche oggi questo spirito d’osservazione non è venuto meno. Ciò che, in linea con questo manuale, anch’io mi sento di suggerire è guardiamo al meglio, manteniamo il confronto su un livello alto, solo così riusciremo a rispondere alle sempre più esigenti richieste del mercato.

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Dal cameriere al restaurant manager

In questo volume c’è una notizia curiosa. Nei 120 giorni della stagione estiva, gli alberghi di Riviera di Rimini servono a tavola qualcosa come 90 milioni di pasti.

All’apparenza sembra di essere davanti a una gigantesca cucina industriale, ad un fast food di proporzioni gigantesche. Ma è solo apparenza. A fare i grandi numeri è la somma delle centinaia di alberghi che compongono l’offerta ricettiva della Riviera. A cucinare i 90 milioni di pasti sono i tanti chef di questo o quell’albergo o le mitiche arzdore che con passione e antica sapienza ancora propongono agli ospiti i sapori tipici di questa terra. Sono grandi numeri dietro i quali ci sono 2.400 diverse cucine impegnate a preparare i pasti per gli ospiti di ogni singolo albergo.

Agli alberghi vanno poi aggiunti i ristoranti, le pizzerie, le tavole calde, i pub. Niente di industriale, solo artigianato diffuso. Diciamolo pure senza falsi pudori: sulla Riviera di Rimini siamo stati capaci, da sempre, a prendere gli ospiti per la gola. Della celebrata tradizione di ospitalità e accoglienza ha sempre fatto parte il piacere di mettere l’ospite a tavola, di farlo mangiare bene, di farlo alzare sazio e soddisfatto. Spesso con una cucina semplice, espressione della tradizione gastronomica del territorio; a volte con un servizio essenziale, ma non per questo disattento alle esigenze della persona.

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Turismo eccellente

Nella storia del turismo italiano, Riviera di Rimini può rivendicare il merito di aver inventato le vacanze per tutti.

La cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità che caratterizza la nostra terra è il bene più prezioso che ci vantiamo di offrire ai nostri ospiti. Riviera di Rimini non poteva quindi restare estranea al tema del turismo accessibile per le persone con bisogni speciali. L’Assessorato al Turismo della Provincia ne ha fatto una scelta strategica sulla base di motivazioni culturali ed economiche.

Le motivazioni culturali sono, come abbiamo osservato, nello stesso Dna di Riviera di Rimini: questo è un luogo aperto a tutti, dove tutti possono sentirsi a casa propria, dove tutti possono godersi in piena libertà le proprie vacanze. Piena libertà significa che istituzioni e operatori privati sono impegnati a rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono a questa libera fruizione della Riviera da parte di tutti.

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Il centro benessere in albergo

Non è azzardato affermare che la cultura del benessere sia da sempre presente nel Dna di Riviera di Rimini. Fin dall’inaugurazione del primo stabilimento balneare, nel lontano 1843, i bagni di mare erano consigliati per i loro benefici effetti terapeutici.

Alcune colonie marine sono sorte sulla nostra Riviera per iniziativa e consiglio di medici che indicavano nell’aria e nell’acqua di mare il rimedio per talune malattie infantili. I meno giovani ricorderanno sicuramente, nel dopoguerra fino agli anni Sessanta, la stagione delle “sabbiature”, a cui ci si sottoponeva per curare reumatismi e altri acciacchi. Qui è nato e si è sviluppato il maggiore festival internazionale
dedicato al fitness e al Wellness. Sono solo alcuni esempi tratti dalla ricca storia della Riviera per sottolineare che il matrimonio fra la vacanza al mare e la cura della propria persona non è un’invenzione di marketing degli ultimi anni.

Certo i tempi sono cambiati ed oggi il tema del turismo del benessere si pone con accenti, modalità e sottolineature diverse.

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Privacy e marketing

Dando il via alla pubblicazione di questa collana di “manuali operativi per le imprese turistiche”, l’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini ha inteso fornire agli operatori degli strumenti da utilizzare nella gestione quotidiana.

Non saggi teorici sul marketing o sull’innovazione di prodotto che lasciano inevasa la domanda “in concreto cosa debbo fare?”, ma veri e propri manuali per accompagnare l’operatore a capire cosa può o deve fare e come concretamente può e deve agire.

A queste caratteristiche corrisponde pienamente il volume “Privacy e marketing. Manuale per la tutela dei dati personali nel marketing alberghiero” che contiene suggerimenti, indicazioni pratiche, esempi, moduli utilizzabili. Vuole essere insomma un prezioso ed efficace aiuto all’albergatore che è tenuto a rispettare nell’azienda i vincoli posti dalla legge sulla privacy e nello stesso tempo non intende rinunciare ai database di nomi e indirizzi per compiere le necessarie azioni di marketing.

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Club di prodotto

Nello scenario della competizione globale il nostro Paese deve decidere su quali settori strategici scommettere. Il turismo va scelto.

Nell’Europa dei 600 milioni di abitanti, nelle relazioni internazionali e nella sfida con i colossi che si affacciano Cina e India per non parlare di Stati Uniti e altre affermate economie, il nostro Paese col turismo ha buone chances per riuscire.

Ciò presuppone un salto culturale. Nella testa dei processi decisionali del Paese il turismo non è ancora considerato un’industria, tanto meno strategica. La sfida è quella di elaborare un pensiero turistico forte, una “politica industriale” per un’industria strategica del Paese. Serve un pensiero turistico forte per qualificare il prodotto e la promo-commercializzazione. Occorrono strumenti e risorse sia per ridisegnare brani e pezzi di territorio nel segno della sostenibilità e della bellezza, sia per innovare le imprese turistiche a partire dalle strutture ricettive.

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Marketing di nicchia

Il destino delle località turistiche “storiche” e consolidate è quello di essere sempre in movimento verso l’innovazione, di prodotto e l’immagine, per competere efficacemente sul mercato.

Questo è anche il destino delle nostre località della Riviera di Rimini sempre in cerca di nuovi spazi di mercato e di nuova clientela.

La differenziazione del prodotto turistico, accentuata in questi ultimi anni, ha generato nuove occasioni di vacanza per nuovi turisti e la nuova sfida sta tanto nel consolidamento del core business del nostro turismo, il balneare, quanto nella individuazione di nuove nicchie di mercato.

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Gestire le relazioni nel turismo

La Provincia di Rimini offre al palcoscenico del turismo italiano ed internazionale alcune destinazioni conosciute e consolidate dell’immaginario collettivo come “marche” turistiche di primo piano.

l ruolo che esse debbono giocare si confronta sempre di più con una realtà complessa che richiede organizzazione e efficienza in chiave di Destination management che comprenda tutti gli aspetti sensibili dell’offerta turistica.

In questo contesto, uno degli elementi di successo della destinazione turistica deriva dalla capacità di stabilire relazioni e renderle durature nel tempo. A tutti i livelli, con i turisti, con gli operatori del turismo, con gli organi di informazione, con gli opinion leader del sistema, ecc.

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L’albergo eco-sensibile

Il passaggio tra cultura ambientale ed azioni concrete, le buone pratiche, passa attraverso un’opera costante e tenace di sensibilizzazione che può assumere varie forme.

Una di queste è data dal manuale che presentiamo proposto dalla Provincia di Rimini come strumento che suggerisce agli operatori soluzioni praticabili per realizzare un’ospitalità attenta all’ambiente.

L’attenzione ai fattori di sostenibilità da parte degli operatori privati, così come degli Enti locali, rappresenta oggigiorno non più una mera sensibilità personale di carattere culturale ma piuttosto una nuova opportunità per la maggiore competitività delle nostre imprese. Continua a leggere →

Organizzare l’albergo per il mercato d’affari

Da oltre 20 anni la provincia di Rimini è tra le principali località italiane per fiere e congressi nazionali ed europei. Grazie alla presenza di importanti contenitori, quali il Palacongressi, il nuovo Quartiere fieristico di Rimini e il Palazzo dei Congressi di Bellaria (a cui presto si aggiungerà il Palacongressi di Riccione), Rimini si è trasformata da località esclusivamente balneare a destinazione congressuale e fieristica.

Naturalmente nel costruire l’offerta di prodotti e servizi rivolti alla clientela fieristico-congressuale un peso considerevole è stato determinato dalla presenza sul territorio riminese di un numero sempre più consistente di alberghi che si sono specializzati e riconvertiti per offrire non solo un’ospitalità annuale ma anche qualitativamente accettabile e a prezzi competitivi per la clientela fieristico-congressuale e, più in generale, per quella clientela che viaggia per motivazioni d’affari.

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Il marketing passaparola nel turismo

È sufficiente scorrere brevemente la storia dello sviluppo turistico dell’area riminese per accorgersi che per decenni l’intero sistema si è basato su una clientela prevalentemente individuale, fidelizzata, ed il passaparola è stato lo strumento di comunicazione principale, spesso l’unico, degli operatori privati.
Lo strumento del passaparola era però prevalentemente avviato o stimolato secondo modalità spontaneistiche, se non addirittura improvvisate, e forse proprio per questo si è finiti dapprima con il sottovalutarne l’efficacia e successivamente con il trascurarlo e, in qualche
caso, abbandonarlo completamente.
L’attenzione dell’autore è dedicata alle modalità di avvio e di gestione del passaparola positivo. Gli esempi a corredo sono numerosi, e molti sono anche i suggerimenti e le ipotesi pensate per la realtà dell’offerta turistica provinciale. Il merito di questa pubblicazione è di ridare dignità anche culturale al passaparola, facendolo rientrare con i dovuti accorgimenti, a pieno titolo negli strumenti moderni del marketing
applicato al turismo.

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I sistemi di gestione ambientale per gli alberghi

Questo volume è il terzo, ed ultimo, della trilogia “ambientale” ed il sesto della serie di manuali operativi per le imprese turistiche. Si chiude, quindi, il ciclo di riflessioni sulla sostenibilità del nostro modello di sviluppo turistico con l’analisi dei sistemi di gestione ambientale.

Il manuale offre infatti degli spunti operativi, estremamente concreti, sulle possibilità di riduzione dell’impatto ambientale delle attività turistiche e, allo stesso tempo, suggerisce all’impresa l’opportunità di agganciare una rinnovata sensibilità del mercato verso gli aspetti della
tutela ambientale che vengono sempre di più percepiti dai turisti come fattori importanti per la qualità della vita e, in definitiva, decisivi ai fini della qualità della vacanza.

La tutela dell’ambiente concorre quindi a formare l’offerta turistica di un operatore, di una destinazione e rientra [oggi e non ieri, grazie ad una maggiore sensibilità del turista] tra le motivazioni di scelta di una località. Certo, non si tratta della prima motivazione ma appare comunque significativo il dato di tendenza che ci indica una sempre maggiore attenzione del turista verso l’ambiente.

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L’Ecolabel Europeo per il servizio di ricettività turistica

Questo volume, il quinto della serie di manuali operativi per le imprese turistiche editi dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini, rappresenta il secondo di una trilogia sul turismo sostenibile cominciata con il tema degli acquisti ecologici per gli alberghi [T04] e che proseguirà con un ultimo volume sui sistemi di gestione ambientale semplificati per gli alberghi.

La traccia di lavoro ed il contesto in cui si inseriscono i tre volumi sono quelli del Progetto LIFE Ambiente proposto dalla Provincia di Rimini insieme a Federalberghi ed alla Municipalità di Calvià [isole Baleari] e Ambiente Italia, che ha concorso direttamente alla redazione del manuale.

Questo progetto, nel suo complesso, ha ottenuto di recente un importante premio europeo, il “Carmen Díez de Rivera”, consegnato dal Ministro spagnolo del Turismo, quale progetto pubblico di maggiore rilevanza per il 2003 sul fronte dello sviluppo sostenibile del turismo,
concorrendo con altre 60 iniziative in tutta l’Unione Europea.

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Acquisti ecologici per gli alberghi

“Lo sviluppo turistico sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni d’accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi.”

Agenda 21 per il settore dei viaggi e del turismo, World Tourism & Travel Council/
Organizzazione Mondiale del Turismo / Consiglio della Terra, 1996

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Turismo e web

Più un essere è interconnesso all’interno, più vasto è il suo campo d’iterazione, più ricca è la sua esperienza, insomma, più è capace di imparare [cioè di ampliare il suo mondo] più è collegato all’esterno. [P. Levy]

Il turismo, e il Distretto riminese che di esso principalmente vive, è per definizione proiettato all’esterno e di conseguenza forte è il bisogno di essere connessi.
L’uso della rete è sempre più comune da parte di larghe fasce di popolazione, in Italia ed all’estero.
Il turismo è tema di ricerca di informazione e servizi da parte degli utenti in rete più di altri settori. C’è certamente una domanda specifica sul turismo ed una capacità d’uso dello strumento da parte degli utenti che crescono.

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Ospitare i cicloturisti

Un sistema turistico maturo, complesso e articolato come quello della Provincia di Rimini si deve porre due obiettivi di fondo per vincere la sfida della competizione con altri sistemi: la destagionalizzazione e la crescita del mercato estero.
Risulta subito evidente come il nuovo e promettente mercato rappresentato dai turisti appassionati di bicicletta sia congruo con questi obiettivi di fondo.

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Tecnologie delle produzioni pulite per l’efficienza ambientale dell’attività alberghiera

Gli analisti del Turismo indicano in questo settore il volano dell’economia mondiale del secolo appena cominciato. Lo sviluppo economico di un territorio come il nostro fortemente caratterizzato da un’economia turistica deve essere governato e orientato verso scelte che ne assicurino la durata e che permettano di consegnare alle generazioni future uguali opportunità di sviluppo e lavoro.
L’impegno verso la sostenibilità dello sviluppo sarà analogo tanto per il settore pubblico quanto per l’imprenditoria privata, così come integrati dovranno essere i processi di crescita e gestione del territorio…

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